Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

“Sulle tracce del Mito. La Sicilia nel percorso artistico di Salvatore Caputo”

Sabato 8 agosto alle ore 18.30 presso la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella di Capo d’Orlando verrà inaugurata la mostra “Sulle tracce del Mito. La Sicilia nel percorso artistico di Salvatore Caputo”.
La mostra è promossa dalla Fondazione Prof. Aurelio Rigoli – CIE di Palermo e dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella di Capo d’Orlando, e ospitata presso i locali di quest’ultima.
La Sicilia di Salvatore Caputo ha diverse anime: c’è quella delle coste tirreniche ricche di reperti greci, il cui orizzonte è costellato di isole; quella, aspra e assolata, dell’area che fu punica; ci sono le palme e, a volte, i ruderi di un tempo diverso, pietre inermi rese vive da rampicanti che, avvolgendole, a un tempo le nascondono e svelano; ci sono i boschi, notturni e silenziosi, che ricordano la fitta vegetazione dei Nebrodi. Eppure il paesaggio isolano quale dato meramente “geografico” è solo uno degli elementi del lavoro di questo artista. Nelle rarefatte atmosfere delle opere di Caputo, infatti, la Sicilia c’è, eppure non c’è. Ed è appunto questo costante gioco di specchi e di rimandi – amplificato dal continuo dialogo fra le “nature dipinte” e quelle reali offerte dal giardino e dai panorami di Villa Piccolo – il tema dominante della mostra che, attraverso una ventina di lavori recenti, indaga la paziente e sfaccettata rilettura dei paesaggi isolani e del Mito classico operata da Caputo.

Ingresso libero

La mostra resterà aperta fino al 31 agosto 2015.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al +393806488015
Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, Via Nazionale Palermo, Km. 109 (Strada Statale 113), 98071 Capo d’Orlando

Salvatore Caputo

Salvatore Caputo è nato nel 1947 a Castell’Umberto (Messina), fra il verde dei monti Nebrodi e l’azzurro carico del Tirreno orientale, ricco delle tracce dell’antichità classica. La ricerca espressiva è un continuum nella vita di questo poliedrico artista, la cui ricca produzione include grafica, medaglistica, scultura e pittura. Nel 1964, ancora giovanissimo, inaugura la sua prima personale. Lasciata la Sicilia orientale alla volta di Palermo per completare i suoi studi e dopo aver conseguito la laurea in Architettura nel 1974, Caputo diventa protagonista emergente del panorama artistico nazionale. Si intensifica l'attività espositiva grazie agli inviti a partecipare a qualificate rassegne d'arte e grazie alle numerose personali allestite in prestigiose gallerie e spazi pubblici, sia in Italia che all'estero. Parallelamente all'importante attività pittorica, l'Autore sviluppa un fecondo interesse verso differenti linguaggi espressivi, quali la calcografia, la litografia e la serigrafia. Superata la metà degli anni ’70, i suggestivi toni scuri lasciano spazio a un rinnovato uso dei colori e all'irrompere della luce, segno del riaffiorare dei ricordi dell'infanzia. Caputo matura perciò i temi che accompagnano la sua cultura formativa e sviluppa il concetto di mediterraneità, calandosi sempre più nella suggestione del mito. Gli anni '90 sono caratterizzati dalla ricca produzione di oggetti d’arte, punto d’unione fra pittura e scultura. Allo stesso tempo, accanto alla sensualità delle opere “profane”, riaffiora l'interesse caputiano per i soggetti sacri, che porta alla realizzazione di diversi importanti lavori per la committenza ecclesiale e all'allestimento di diverse mostre, fra cui le tre tenutesi alla Cattedrale di Palermo, che apriva per la prima volta le sue porte a delle esposizioni d’arte contemporanea. Le opere più recenti testimoniano una continua rielaborazione dei temi della classicità mediterranea, della luce e del colore, che si alternano a una prepotente presenza di notturni sognanti in cui riaffiorano i timbri e le tonalità della prima produzione. Nel 2014, il Pittore festeggia i suoi 50 anni di attività artistica.


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