Contemporary Art Magazine
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n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Isabella D’ortona – Tra corpo e anima

Alla galleria d’arte contemporanea Studio C di via Campesio 39 si inaugura sabato 28 febbraio, alle ore18, la mostra personale di Isabella D’Ortona dal titolo “Tra corpo e anima”.
Nata a Cremona, attiva per lunghi anni a Roma e attualmente residente a Piacenza, Isabella D’Ortona è un’artista dal lungo curriculum e dall’intensa attività, con mostre prestigiose tenute in spazi pubblici e privati di tutta Italia e di molte capitali d’Europa.
Numerose anche le sue opere entrate a far parte di importanti collezioni ed Enti Istituzionali: tra queste è senza dubbio da segnalare una grande “Deposizione” collocata a Montecitorio, sede del Parlamento Italiano.
Di tutto riguardo anche il suo bagaglio critico con nomi di rilevanza nazionale: Elda Fezzi, Mario Monteverdi, Giorgio Mascherpa e poi l’indimenticabile Mario Ghilardi, il mio più stretto collaboratore degli anni settanta e ottanta. Nomi che hanno lasciato una traccia indelebile e che, con le loro critiche e i loro saggi, hanno profondamente inciso sul percorso dell’arte moderna e contemporanea.
Artista di grande coerenza, mai succube del mercato e delle mode, ormai da diversi anni Isabella porta avanti, con tenacia e costanza, la sua ricerca scavando nel profondo dell’animo umano, dentro le avversità della vita, nelle grandi ingiustizie e contraddizioni dei nostri giorni.
Isabella D’Ortona ha senza dubbio sentito il fascino e l’attrazione dell’Espressionismo tedesco, di nomi come Schiele, Munch, Ensor, Nolde, ma anche del nostro Realismo Esistenziale e di artisti come Ferroni, Banchieri, Romagnoni, Cappelli, Zigaina.
Da tutto ciò, da questi importanti e fondamentali agganci culturali di respiro nazionale ed europeo , nasce e si sviluppa la pittura di questa bravissima artista.
Ma nella vasta produzione di Isabella D’Ortona, non mancano tuttavia anche attimi e momenti di grande serenità e contemplazione, di felice abbandono alle bellezze della natura, agli umori del tempo o al trascorrere lento delle stagioni. Ecco allora che la nostra artista, rifacendosi a memorie e ricordi vissuti nella bella Sardegna, si concentra sul volo elegante e sinuoso dei gabbiani, ne studia posture e movimenti, li coglie quando il biancore immacolato delle loro piume si staglia netto e deciso contro l’azzurro profondo e pulito del cielo. Momenti di pausa dopo il dramma esistenziale o attimo di poetica sospensione dalle problematiche quotidiane? Forse l’uno e l’altro insieme. Certo è che da quando Isabella ha lasciato il caos della grande città per trasferirsi qui a Piacenza questi felici attimi poetici si sono intensificati e non di rado dal suo pennello escono delicati paesaggi ispirati alla nostra campagna, visioni periferiche immerse nel silenzio, prati e boschi coperti di fiori.
In questa mostra piacentina i due momenti convivono insieme e sono l’uno il proseguimento logico e naturale dell’altro.
La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, chiuderà il 19 marzo.

lucianocarini


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Nello stato solido i costituenti della materia sono legati da forze molto intense che consentono soltanto moti di vibrazione attorno a posizioni di equilibrio; Dalle avanguardie del novecento ad oggi il pensiero creativo ha trasformato la materia in un elemento magico,, talvolta disturbante, ma sempre adatto per una visione sensibile del mondo, che sia reale o immaginario.

15 Settembre 2022

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