Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Fernando Mangone -Sulle orme del tempo

IL GALLERISTA E CRITICO D’ARTE LUCIANO CARINI A PIETRASANTA PER PRESENTARE LA GRANDE MOSTRA DI FERNANDO MANGONE

Sabato, 25 giugno, alle ore 10, a Pietrasanta, presso i prestigiosi spazi dei “Giardini della Versilia”, il gallerista e critico d’arte Luciano Carini, alla presenza del Sindaco e di un folto e qualificato pubblico ha presentato la mostra di Fernando Mangone dal titolo “Sulle orme del tempo”.
Personaggio di rilievo e presente anche alla 59a Biennale di Venezia, Alfonso Mangone vanta la partecipazione a rassegne di altissimo livello, la collaborazione e la frequentazione di importanti e qualificati personaggi della cultura internazionale nonché un’intensa attività espositiva fatta di mostre prestigiose tenute in spazi pubblici e privati di tutta Italia e nelle principali capitali d’Europa. Da sottolineare poi la sua collaborazione con Enti ed Istituzioni di rilievo internazionale come “Green Peace”, “Amnesty International”, “Stade-Kunst” e la multinazionale “heineken-Italia”. Nato ad Altavilla Silentina, in provincia di Salerno, è stato per lungo tempo artista giramondo, metropolitano e nomade per scelta, per conoscere altri mondi e altre culture, per ampliare i suoi orizzonti artistici e culturali, per fare nuove conoscenze e arricchire la sua già feconda e predisposta interiorità. Nel corso di questo lungo periodo di nomadismo è stato a Berlino, Rotterdam, Parigi e Londra, ha vissuto i periodi e i luoghi dei più grandi maestri del Rock e del Punk immortalandoli in giganteschi cartelloni che, per lungo tempo, hanno fatto da sfondo a paesaggi e scorci di famose città e metropoli.
Ma il viaggio di Fernando Mangone non è stato solo e soltanto un viaggio “geografico”, all’interno di capitali e metropoli, di città e Paesi. E’ stato anche, e continua ad esserlo, un viaggio lungo e affascinante dentro il “mito”, la “storia”e “l’arte”, un viaggio lungo e affascinante dentro il tempo, le vicende e gli avvenimenti che sono alla base delle nostre millenarie origini. Sono veramente pochi gli artisti contemporanei che possiedono queste conoscenze e Mangone è certamente tra questi pochi eletti. Nè poteva essere altrimenti visto che proviene da un paese che si trova a due passi da Paestum, a pochi chilometri da Pompei ed Ercolano, da Buccino, Velia Grumentum ed altri ancora.
Mangone conosce perfettamente questi luoghi, i preziosi reperti, i vasi, le pitture, i templi. Conosce alla perfezione i grandi “miti” dell’antichità: i miti greci e romani, la Cosmogonia e la Teogonia e poi conosce come pochi la “storia dell’arte”. Prima l’Accademia di Belle Arti di Napoli, poi quella di Catanzaro e infine quella di Firenze: studi e approfondimenti arricchiti sempre dalla sua innata curiosità, dal desiderio di apprendere e dalla sua profonda passione per il passato e i grandi capolavori. Così i luminosi spazi dell’immensa architettura si arricchiscono delle opere e delle tematiche di Fernando Mangone creando intense e suggestive atmosfere capaci di unire, in un solo ed unico abbraccio, il passato con il presente, la tradizione con la modernità, i miti di ieri con i miti di oggi, le visioni della storia con la nostra contemporaneità. Si parte dunque dalla forza evocativa del mito, colto nella sua verità e rappresentazione ma re-interpretato in chiave moderna e contemporanea: quello dei Greci e dei Romani, dei Lucani e degli Etruschi per arrivare fino agli antichi e preziosi reperti: vasi, monili e sculture che, con gradualità, calano l’attento osservatore in dimensioni rarefatte e sospese, al di fuori del tempo e dello spazio dove si incontrano templi, colonne, archi e transetti, memorie incancellabili del nostro passato. Più avanti, in grandi e scenografiche composizioni, incontriamo i famosi ritratti di Fernando Mangone. Si parte da lontano, dagli albori del secondo millennio (1200, 1300, 1400) e si entra poi in pieno Rinascimento, nel periodo delle Signorie e del “mecenatismo” quando l’arte era la più efficace e diffusa strategia per manifestare la propria potenza e il proprio prestigio.
Poi l’attenzione di Fernando Mangone si sposta gradualmente ai secoli successivi: al Seicento, al settecento e all’ottocento per arrivare fino al Novecento, al periodo che anticipa l’arte contemporanea, i nostri complessi e travagliati giorni. Allora, con forte e sentita partecipazione, il nostro artista offre allo sguardo degli sbigottiti spettatori le bellissime immagini di Balla e Boccioni, di Lucio Fontana, Marcel Duchamp, Savinio e Andy Warhol in un turbinio di luci, colori e movimento che vuole essere richiamo alla vita, atteso e giustificato annuncio del nuovo che avanza, urgente richiesta di novità e cambiamento. Si entra poi nel “Paesaggio urbano”, nelle grandi capitali europee dominate dal caos metropolitano e dalla geometria delle moderne architetture per giungere fino alle stupende città italiane: Roma, Milano, Venezia, Firenze ecc. E proprio su Firenze e sulla meravigliosa Toscana, Fernando Mangone ferma la sua attenzione: sentito omaggio ad una terra che ama e che ha sempre amato perchè qui ha completato la sua formazione artistica, qui ha mosso i suoi primi passi in campo artistico, qui ha vissuto e coltivato amicizie e collaborazioni. Allora nella vasta preview di Mangone non possono certamente mancare le immagini di Piazza della Signoria, degli Uffizi, di Palazzo Vecchio e poi Pisa con la famosa Piazza dei Miracoli, Siena, Arezzo, Livorno e Pietrasanta, la città che lo ospita. Ma non mancano neppure immagini dei caratteristici e silenziosi borghi medioevali dell’entroterra toscano pieni di fascino e di bellezze naturali e artistiche. Infine, è bene ricordarlo, la natura e gli animali, insieme al mito e alla storia, sono stati e continuano ad esserlo, la forza trainante di ogni sua opera, la principale fonte d’ispirazione per raccontare la vita e il territorio. In questa importante preview Fernando Mangone richiama allora la grande tematica ambientale con un sentito omaggio agli animali. Si parte dall’orso polare, fiero e combattente animale che oggi vive in condizioni di forte disagio a causa del surriscaldamento climatico e lo scioglimento dei ghiacciai e si prosegue poi con il cinghiale e il lupo per arrivare fino al gufo e alla civetta, signori del silenzio e della notte, e poi il volo maestoso dell’aquila, la volpe, il tasso e il silenzioso e inafferrabile ramarro.
Grande e importante mostra, dicevo all’inizio, una preziosa occasione per ammirare dal vero le opere di Fernando Mangone, per tornare a riflettere, ancora una volta, sull’importanza dell’arte e della storia, sullo scorrere lento e inesorabile del tempo, sulle grandi bellezze che la vita mette a nostra disposizione.
La Rassegna chiuderà il 27 settembre
ORARI: feriali e festivi dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19.
“Giardini della Versilia” via Aurelia sud, 107

lucianocarini


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Materia Solida

Nello stato solido i costituenti della materia sono legati da forze molto intense che consentono soltanto moti di vibrazione attorno a posizioni di equilibrio; Dalle avanguardie del novecento ad oggi il pensiero creativo ha trasformato la materia in un elemento magico,, talvolta disturbante, ma sempre adatto per una visione sensibile del mondo, che sia reale o immaginario.

15 Settembre 2022

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