Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

CASALTROVE – IN LUCE

CasAltrove è un libero collettivo di artisti che opera ormai da anni attorno ai temi dell’arte contemporanea.
I progetti di CasAltrove indagano sull’essenza dei luoghi, sulla rivelazione del genius loci attuata attraverso i diversi linguaggi dei singoli componenti accomunati da poetiche affini, capaci di confrontarsi e relazionarsi armonicamente.
Risponde a queste istanze anche il progetto elaborato per “Ai Molini”, che oltre ad essere Galleria d’arte contemporanea, è luogo centrale e iconico per la cittadina di Portogruaro.
A differenza di altre situazioni espositive, in questa occasione, CasAltrove ha voluto misurarsi con la possibilità di elaborare una soluzione installativa corale, ove i perimetri di ogni singolo artista non sono riconoscibili, sottolineando in questo modo, la piena interazione tra i membri del gruppo.

CasAltrove è composto da Ba Abat, Francesco Comello, Paolo Ferrari, Paolo Furlanis, Alfonso Firmani, Maria Elisabetta Novello, Massimo Poldelmengo, Anna Pontel, Carlo Vidoni.

Il progetto espositivo di Casaltrove per la Galleria Comunale D’arte Contemporanea titola “IN LUCE”.
Questo intervento installativo è ispirato totalmente dal luogo e cerca di operare una riflessione e una rivelazione del suo genius loci.
La galleria “Ai molini”, composta da una coppia di edifici gemelli, antica sede dei mulini della città di Portogruaro, è posta tra due spazi d’acqua aventi identità diametralmente opposte; la prima, con un bacino d’acqua di raccolta, la seconda, quella definita dal salto di quota e dallo sprigionamento dell’energia che veniva sfruttata anticamente dai mulini.
Stasi ed energia. Questi aspetti sono sensorialmente marcati e segnano indiscutibilmente l’identità del luogo.
L’installazione rivela l’azione performativa dell’aver setacciato le due acque, attraverso l’esposizione dei reperti appoggiati su una serie di piastre illuminate da lampade sospese. L’interno dei due spazi espositivi viene riletto prospetticamente, centrando il punto di fuga sulle due porte finestre che si affacciano sul fiume.
Nell’edificio di sinistra, sui piani delle lastre bianche, sono esposti i reperti relativi all’acqua del bacino di raccolta; in quello di destra, su piastre nere, quelli setacciati dal fiume dopo la cascata. Una ulteriore riflessione viene attivata e rivelata – portata “IN LUCE”- relativa all’atto del “cercare” che sottintende anche il segreto desiderio di trovare.
Ricerca e desiderio.
Doppi che dialogano segretamente, gli edifici, le acque, la ricerca e il desiderio.

pab


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1 Marzo 2024

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