Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Alberta Piazza – Uno solo non basta (installazione precaria)

“A tutti coloro che sono costretti a lasciare la propria casa per guerra, fame, ingiustizie. A tutti quelli che rischiano la vita per tentare di trovare un’altra vita “, così si apre l’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, edizione Terra Nuova.
Partendo da questa riflessione sul tema dell’immigrazione, sul dramma dei rifugiati, sui concetti di perdita e di evocazione, Alberta Piazza presenta nello spazio MESIA l’installazione site-specific “Uno solo non basta”: un grande nido realizzato con metallo, ceramica, gomma, componenti vegetali e carta, accompagnato da un sipario di stoffa e legni, corredata da foto, che l’artista associa metaforicamente alla casa. La casa è il luogo che forse più ci ha rappresentato negli ultimi anni a causa della pandemia, il posto che consideriamo più stabile e protetto nel quale rifugiarci ma, per una parte dell’umanità, ormai un posto pericoloso da cui scappare. La genesi ed esecuzione del nido hanno coinciso con il continuo protrarsi delle emergenze e il nido sfasciato vuole essere significante del periodo storico che stiamo vivendo. Il nido ormai è abbandonato e in altri luoghi si tenterà di ricrearne altri per metterci affetti e legami. La prassi esecutiva di Piazza ormai da alcuni anni, prevede uno stretto rapporto con il territorio e con i contesti nei quali si trova ad agire: una ricerca che dialoga direttamente con la terra, i suoi semi e fiori, vegetali, animali e minerali, dai quali trae ispirazioni e cromie.
Alberta Piazza, veneziana, completa la sua formazione professionale a Milano, frequentando l’Accademia delle Belle Arti di Brera, lavorando poi a stretto contatto con esponenti del mondo culturale. Per molti anni art director nel settore pubblicitario a Milano e a Roma. Ha partecipato a numerose mostre in ambito nazionale e internazionale. Vive e lavora tra Roma e l’Umbria.
Il suo lavoro si sviluppa attraverso la centralità attribuita al rapporto tra segno, colore/natura, memoria/rappresentazione. Le suggestioni e i riferimenti iniziali delle sue analisi sono spesso i motivi del frammento naturale, radici d’albero, intrecci di rami. Lavora con e su diversi materiali, fotografie digitali, installazioni sia permanenti che temporanee, che come filo conduttore hanno insita la precarietà e l’impermanenza di tutte le specie viventi.

Tra le principali esposizioni e residenze:

2021 1° premio Nuove Proposte – Premio Adrenalina 6.0 / SEMI VUOI BENE, doppia personale, ex
Cartiera Latina – Roma
2020 Human Perceptions, CoGalleries- Berlino
2019 Paper Art International, Berna (Svizzera) / SEMIDEI Doppia Personale, galleria II Laboratorio – Roma e Orto Botanico della Tuscia- Viterbo / Rospigliosi Art Prize – Zagarolo Roma
2018 RAW Rome Art Week
2017 Riarteco Cosenza, Roma, Pesare, Siena, Genova, Milano / TINY Biennale – Temple University Roma
2016 RAW Rome Art Week / ABSTRACTA villa Comunale di Frosinone / ART Expo Genova – Palazzo Stella
2015 Lembi aperture e profanazioni – SET – Roma / Pigneto Città Aperta – TUBA- Roma Atelier Aperti Pigneto – Roma
2013 Residenza a Metaponto – Pisticci (Matera) /Affordable Art Fair – Macro “La Pelanda” Roma
2012 Premio Nocivelli – Brescia
2011 Selezione “Mostra Nuova Percezione Visiva” – Palermo / Collettiva Arte Moderna – Firenze / Arte Moderna Centro Culturale Franco Italiano Espace Cosmopolis – Nantes (Francia)
2010 1° premio di pittura Lions Club per l’Arte Contemporanea / Finalista Rassegna di Arte Contemporanea “La nave e il mare” – Satura Art Gallery – Genova / Prima mostra sulla “Micronarrazione e Libro d’Artista” – INART -Roma / Extempore – Castello Orsini Bomarzo – Viterbo
2008 Nuove tendenze dell’Arte – Monaco di Baviera / “Visione #00” – INART – Roma

www.albertapiazza.com
al.berta-a@libero.it

MESIA SPACE - Arte Contemporanea


Numero Corrente

Materia Solida

Nello stato solido i costituenti della materia sono legati da forze molto intense che consentono soltanto moti di vibrazione attorno a posizioni di equilibrio; Dalle avanguardie del novecento ad oggi il pensiero creativo ha trasformato la materia in un elemento magico,, talvolta disturbante, ma sempre adatto per una visione sensibile del mondo, che sia reale o immaginario.

15 Settembre 2022

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