Disegni Dipinti
Piccoli paesaggi spaziali, descrizioni abbozzate, macchinari di alchimia. Nel disegno il cervello è collegato alla mano, la guida e la spinge verso quella parte di sé che non conosce ma prova a immaginare. «Com’era?» chiede la mano, «così!» risponde «o forse così?». In questo modo nasce un dialogo, un cammino dentro la pagina che solo il disegno sa scrivere. Prima della pittura e del timbro, prima della forma e della descrizione c’è questo annaspare. Provare e riprovare a sbagliare, a interpretare quello che il cervello dice alla mano. In questo dire la mano stessa cresce diventa il disegno che ancora non capisce ma vede, diviene la traccia da seguire. La mano si educa e dichiara l’obbedienza dello strumento verso il suo ideatore.
Michelangelo Coviello