Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Sonja Quarone. Catalysis

Fabbrica Eos Gallery di Milano (Viale Pasubio, angolo via Bonnet) presenta, dal 20 aprile al 20 maggio 2023, la mostra personale di Sonja Quarone, artista che indaga da anni la trasformazione, alludendo alla natura instabile di tutte le cose e alla loro intrinseca adattabilità al cambiamento.
Attraverso la resina, suo materiale d’elezione, Quarone realizza sculture e installazioni caratterizzate da una sorta di tensione motoria, come se fossero fatte di materia viva e vibrante. Dalla fascinazione per un’iconografia classica alla rilettura in chiave pop, attraverso un percorso che “fotografa”, in senso lato, il processo di mutamento che è proprio di tutte le forme vitali.
Curata da Ivan Quaroni, l’esposizione Catalysis sarà inaugurata giovedì 20 aprile a partire dalle ore 18.30, alla presenza dell’artista. Il percorso espositivo comprende una quindicina di opere inedite di recente produzione.
«Della resina – spiega Ivan Quaroni – Sonja Quarone conosce ogni aspetto, ogni sfumatura, ogni applicazione, dagli usi comuni nel campo dell’architettura e dell’arredamento a quelli, più personali e sperimentali dell’arte. Su questa conoscenza, su questa téchne che è una forma di perizia insieme manuale e intellettuale, si fonda tutta la sua recente indagine artistica, una ricerca che coinvolge non solo gli aspetti plastici e cromatici della resina, ma anche quelli dinamici. La resina è un materiale viscoso capace d’indurirsi a caldo o a freddo, ed è proprio nella fase di transizione dallo stato fluido a quello solido, che sta il segreto dell’opera dell’artista».
Partendo da un oggetto, che solitamente corrisponde alla riproduzione in scala di una statua antica, come ad esempio la Nike di Samotracia, il Laocoonte vaticano, la Venere di Milo o il colossale Piede di Costantino dei Musei Capitolini, l’artista opera una trasfigurazione aerodinamica, secondo una procedura per certi versi mutuata dalla tradizione dadaista e surrealista, ma che approda poi a esiti quasi futuristi. Come in una galleria del vento, le sue figure sono riplasmate per effetto della velocità, della pressione e della temperatura di una forza fluidificante che si esplica in un dripping tridimensionale, mai casuale, esito di un lungo percorso di studio e ricerca.
L’esposizione, realizzata con il sostegno di Gobbetto, è accompagnata da un catalogo (progetto grafico e stampa RMT) con un testo critico di Ivan Quaroni e un ricco apparato iconografico. La mostra è visitabile da martedì a venerdì con orario 11.00-13.00 e 15.30-18.30, sabato su appuntamento. Ingresso libero. Per informazioni: T. +39 02 6596532, info@fabbricaeos.it, www.fabbricaeos.it.
In contemporanea, la sede storica di Fabbrica Eos, in Piazzale A. Baiamonti n. 2, ospita la mostra personale di Francesco Tricarico, Don’t stop the paint, visitabile fino al 29 aprile 2023.

Gobbetto
Da sempre a sostegno della cultura e delle sue diverse forme espressive, la resina Gobbetto trova voce anche applicata all’arte, accendendo ora le sculture di Sonja Quarone. Da oltre 60 anni al servizio dell’architettura, dell’arte e del design, Gobbetto dialoga negli anni con artisti e designer di rilievo internazionale, mettendo la propria esperienza nella lavorazione e nell’applicazione delle resine custom, con una varietà di palette colori, tonalità e texture che soddisfano qualsiasi estro creativo: segno dell’estrema originalità e duttilità delle resine Gobbetto. Per informazioni: www.gobbetto.com.

Sonja Quarone
Sonja Quarone è nata a Vigevano nel 1972. Dopo la maturità ottenuta presso il Liceo Artistico, prosegue gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera. Il corpo è il soggetto che ispira i suoi lavori e attesta i processi del cambiamento evolutivo nel percorso di crescita artistica, mentre l’esperienza di molti viaggi verso mondi lontani stimolano fortemente la sua fantasia creativa. Il suo materiale d’elezione è la resina; la studia, la conosce alla perfezione e la utilizza nelle sue opere d’arte. Un felice incontro concettuale e materico, che racchiude in sé il sapore rassicurante dell’antico e l’aspetto fresco e vivace del presente. Negli ultimi anni la ricerca costante di tecniche artistiche innovative la incoraggia a sconfinare nei territori dell’architettura e del design; è assidua la collaborazione con prestigiose aziende vicine al design ed alla decorazione da cui è chiamata a personalizzare con la sua arte sempre più raffinata, spazi interni ed esterni, integrando il suo lavoro a quello degli architetti e dei designers. Recentemente ha condotto alcuni workshop su tecnica e applicazione di nuovi materiali in arte e in architettura presso l’Accademia di Brera e il Politecnico di Milano.

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