Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

PAOLO ROMANI – AK YOL

Romberg Arte Contemporanea apre l’anno nuovo con la personale del fotografo Paolo Romani, curata da Italo Bergantini e Gaia Conti. L’esposizione AK YOL, arricchita da uno scritto inedito di Riccardo Di Noia, inaugura domenica 26 gennaio 2025 e si inserisce nel ciclo “I Racconti della domenica” – sette mostre in cui le opere dialogano con altrettanti racconti.
Alle pareti si snoda un percorso in quattro progetti fotografici – Via della Seta, Syriana, RomAltrimenti e Michikusa – attraverso scorci, visioni oniriche e frammenti del quotidiano.
L’allestimento non si limita a cadenzare lo spazio, ma si fonde col racconto, contribuendo a definirne il significato. Ciascuna serie è racchiusa in una grande cornice colorata, che enfatizza il contenuto delle immagini, creando un legame profondo tra opera e messaggio.
AK YOL, termine turco che significa “strada bianca”, è il filo conduttore che Romani intreccia con paesaggi e storie, combinando istinto documentaristico a una ricerca poetica più intima. La “strada” diviene così una potente metafora di incontro, transito e introspezione. Non solo un percorso fisico, ma anche una via di connessione tra culture e memorie, spazio antropologico, simbolo di scoperta e trasformazione interiore.
Lungo il cammino si susseguono spazi di transito che ricordano i “non-luoghi” descritti dall’antropologo Marc Augé, sospensione dei tempi, attesa e passaggio. Aree liminali, definite non tanto da ciò che mostrano, ma dal vuoto, dal silenzio che evocano.
Ogni sosta apre uno sguardo unico: Via della Seta ripercorre antiche rotte, trasformandole in frammenti di archeologia emotiva; Syriana indaga un mondo sospeso tra luce e memoria; RomAltrimenti reinterpreta la capitale in chiave onirica e misteriosa attraverso l’obiettivo della Holga; Michikusa, infine, celebra l’impermanenza, ispirandosi alla poesia visiva degli haiku.
Paolo Romani esplora tracciati millenari e celebra la bellezza delle piccole cose, modellando le sue immagini con una cura compositiva che oscilla tra rigore geometrico e spontaneità. Un attraversamento fisico ed estetico che attinge a una profonda sensibilità artistica e a una notevole introspezione, trasformando l’ordinario in straordinario e l’effimero in una visione scultorea.
Ciascuna tappa, incorniciata con cura, regala una prospettiva distintiva rendendo ogni serie fotografica un luogo da abitare, anche solo per un istante.
EN
Romberg Arte Contemporanea opens the new year with a solo exhibition by photographer Paolo Romani, curated by Italo Bergantini and Gaia Conti. The AK YOL exhibition, enriched by an unpublished story by Riccardo Di Noia, opens on Sunday, January 26, 2025 and forms part of the “Stories told on a Sunday” cycle – seven exhibitions in which the works create a dialogue with as many stories.
Along the walls unfolds a journey through four photographic projects —Via della Seta, Syriana, RomAltrimenti and Michikusa— offering glimpses, dreamlike visions, and fragments of everyday life.
The installation does not merely punctuate the space but interacts with the story, adding depth and meaning. Each series is enclosed in a large colorful frame, emphasizes the content of the images and forging a profound connection between the visual works and their underlying themes.
AK YOL, a Turkish term meaning “white road”, serves as the common thread weaving together Paolo Romani’s landscapes and narratives. It blends a documentary sensibility with a poetic, introspective lens, transforming the concept of the road into a rich metaphor. This “path” represents more than a physical movement—it becomes a bridge between cultures and memories, a symbolic space for exploration, self-reflection, and transformation.
Along the way, we encounter transitional spaces—echoing the “non-places” described by anthropologist Marc Augé—where time feels suspended, defined by waiting and passage. These liminal environments communicate not through their presence but through the emptiness and silence they.
Each project offers a distinct lens: Via della Seta retraces ancient routes as fragments of emotional archaeology; Syriana investigates a world caught between light and memory; RomAltrimenti captures Rome in a surreal and mysterious way through the lens of a Holga camera; Michikusa, in the end, celebrates the fleeting beauty of impermanence, inspired by the visual poetry of haiku.
Paolo Romani reimagines timeless paths and elevates the beauty of fleeting details. His images balance meticulous and architectural composition with spontaneity. His journey—both physical and artistic—is deeply rooted in sensitivity and introspection, turning the ordinary into the something extraordinary and capturing the ephemeral as if it were a tangible, sculptural form.
Each stop is a moment to pause, framed with intention, offering a distinctive perspective making each photographic series a place to inhabit, even if only for an instant.

romberglt

Romberg Arte Contemporanea nasce negli anni Ottanta a Latina, dove ancora mancavano riferimenti culturali per la divulgazione dell’arte contemporanea. Un cammino legato da sempre alla promozione di giovani artisti attraverso esposizioni personali e collettive, la partecipazione a fiere nazionali e internazionali, l'organizzazione e il supporto di mostre in spazi pubblici e museali. Diretta da Italo Bergantini, ogni anno, Romberg presenta regolarmente in media cinque esposizioni di artisti italiani e stranieri. La galleria attualmente dispone di uno spazio al piano terra del grattacielo Baccari. Attiva nell'editoria Romberg ha cristallizzato attraverso la pubblicazione di libri e cataloghi lo scambio di energie con importanti critici e giovani curatori.


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