Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Oneiroi

Nella mitologia greca gli Oniri (i sogni), sono divinità figlie della notte: Morfeo, Fabetore, Fantaso. I messaggeri delle visioni che ci permettono di sognare, i custodi del mistero del sonno e della creatività.
Sotto l’egida ideale di queste entità ancestrali, Sergio Angeli mette insieme una personale che raccoglie recentissimi lavori, scaturiti dalle sue visioni notturne, dalle sensazioni legate ai sogni e all’inconscio.
L’artista negli anni, elaborando i suoi cicli pittorici, si è sempre affidato al visionario, ma il tempo difficile della pandemia gli ha consentito di scendere in profondità, attraversando un’emotività inedita e dandole forma tramite il suo sguardo pittorico.
Il risultato, come evidente anche dalla recente mostra al museo Mastroianni di Marino, è il distacco da un espressionismo inorganico per intraprendere una ricerca sulle tracce di un mondo post-umano che, in questo caso, sembra situarsi fuori dall’orizzonte storico, nell’ucronia di un mondo onirico sospeso tra sogno e ipotesi metafisica.

Nella suggestiva location della Biblioteca Vaccheria Nardi espone circa quindici opere di dimensioni ridotte, comunque entro il metro, frutto della sua esperienza artistica aggiornata ai tempi che stiamo vivendo, pandemia, inquinamento globale etc…
Il tutto scaturito rigorosamente dai sogni dell’artista che mette insieme le sensazioni su diversi materiali di supporto (stoffa, legno, cartoncino) e da forma a quelle che sono ormai le scene di un mondo percepito e fantasioso, divenuto negli anni la sua cifra stilistica riconoscibile.

Fabio Benincasa – Duquesne University

Sergio Angeli

Sergio Angeli, nato a Roma il 13 gennaio 1972, è un artista che si occupa di pittura, installazioni e videoarte Nel 1999 espone a Palazzo Barberini di Roma A Ottobre 2011 espone al Museo di Villa Vecchia di Villa Dora Phamphilj a Roma. Nel 2013 partecipa alla mostra “Incendium” artisti per città della scienza, presso il PAN di Napoli. Nel 2015 lavora al progetto “La materia dell'assenza” curato da Lorenzo Canova, esposto al Museo Umberto Mastroianni di Marino e all'Aratro di Campobasso Nel 2016 espone alla mostra collettiva Tattoo Forever Vanitas vanitatum presso il Macro Testaccio di Roma, a cura di Ilaria Bandini. Nel 2017 lavora al progetto “Lastlife” che prevede diverse tappe tra cui il Maam, Officinenove e il Macro. Dal 2018 insieme a Monica Pirone crea 4Hands, linguaggio a quattro mani, esposto in Italia e all'estero. Nel 2020 e 2021 realizza il progetto Return to the innocence, installato nella Riserva naturale dell'Aniene.


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