Contemporary Art Magazine
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n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Michelangelo Galliani. Vertigo

All’interno del Castello di Caprese (AR), prima dimora di Michelangelo Buonarroti, dal 22 agosto al 26 settembre 2021 sarà allestita la mostra personale dello scultore Michelangelo Galliani, “Vertigo”, accompagnata da un testo critico del professor Pasquale Lettieri.
Promossa dal Comune di Caprese Michelangelo e dal Museo Casa Natale Michelangelo Buonarroti con la collaborazione di Cris Contini Contemporary e Galleria delle Arti, l’esposizione si sviluppa negli spazi racchiusi dentro l’antica cinta muraria: Palazzo Clusini, la Corte Alta e l’antica piazza d’armi, ora giardino per le sculture, un terrazzo che si apre sull’alta valle del Tevere, “la Valle Museo”, terra patria di Piero della Francesca, vissuta dal giovane Raffaello.
Il percorso espositivo comprende una quindicina di opere che testimoniano la produzione dell’artista dai primi anni Duemila ad oggi, con l’aggiunta di alcuni inediti, tra cui “Vertigo”, scultura in marmo nero marquinia e acciaio inox che dà il titolo al progetto. Lavori di piccolo e medio formato saranno inseriti nelle teche di vetro e acciaio presenti all’interno di Palazzo Clusini, in dialogo con le sculture di Emilio Greco, Vincenzo Gemito, Medardo Rosso e Antonio Canova, mentre nella Corte Alta (sede di una corposa gipsoteca di opere di Michelangelo Buonarroti) e nel giardino saranno presentate le sculture di grande formato come “Lassù” (2016) e “Vergine degli inganni” (2014).
«L’artista – scrive il critico d’arte Pasquale Lettieri – si è proiettato in un luogo, la Casa Natale di Michelangelo Buonarroti, dove le sue opere esplorano ogni elemento di cultura materiale e lo verificano, esprimendo uno spessore paragonabile ai nomi mitici della storia dell’arte e pochi sono i continuatori che permettono di transitare tale potente forma espressiva nelle trame di questa tremolante attualità, rispondenti ai nomi di Nunzio, Antonio Trotta, Ivan Theimer, Igor Mitoraj, riaffermando la forza di queste opere nei contesti della vita collettiva, tanto che oggi sono considerate in tutto e per tutto, indispensabili. Michelangelo Galliani si colloca tra il classico e l’estrema sperimentazione, attraverso cui guardare le cose del mondo, con spirito aperto, ma anche con una grande opinione della propria individualità, che è la carta vincente, perché rende protagonisti, di lungo respiro. […] Un’enigmatica presenza quella delle opere di Michelangelo Galliani, trattate in modo da ottenere una visione fantasmatica, in grado di inquietare, come evocanti immagini misteriose ed impenetrabili, poste di fronte al peso della storia, che diventa la vera quinta scenica di apparizioni scultoree, di gestualità espressionistica, messa lì, a celebrare un contrappasso tra inconsistenza materica dell’evento plastico, quasi imprevedibile e questa evidenza scultorea di gusto classico».
La personale sarà visitabile fino al 26 settembre 2021, tutti i giorni con orario 9.30-13.00, 15.00-18.30 (la biglietteria chiude 30 minuti prima). È consigliata la prenotazione: www.casanatalemichelangelo.it/prenotazione-della-visita. Il finissage si terrà giovedì 23 settembre alle ore 18.00. Per informazioni: T. +39 0575 793776, info@casanatalemichelangelo.it, www.casanatalemichelangelo.it.
Michelangelo Galliani è nato nel 1975 a Montecchio Emilia, Reggio Emilia. Inizia a lavorare come scultore molto giovane. Frequenta prima l’Istituto d’Arte Paolo Toschi di Parma con indirizzo Scenotecnica, si specializza poi all’Istituto per l’Arte e il Restauro di Palazzo Spinelli a Firenze e si diploma infine all’Accademia di Belle Arti di Carrara con indirizzo Scultura. Dal 1996, ha preso parte a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero. Tra le recenti mostre si segnalano: “Le Latitudini dell’Arte” (Ungheria e Italia, Vigadò Galéria, Budapest, 2017), “Wondertime” (GAM, Catania, 2018), “Skulptur, trifft Figur” (Einladung, Austria, 2018), “Sensitive Surfaces” (Cris Contini Contemporary, Londra, 2019), “Ad integrum. 4 opere di Michelangelo Galliani alla Basilica di San Celso” (Basilica di San Celso, Milano, 2020). Ha partecipato, inoltre, al progetto “Art&Design”, promosso da Andrea Castrignano in occasione di “Milano Design City 2020”. Nel 2021 si segnalano le seguenti mostre: “In fragmenta” (Cris Contini Contemporary, Porto Montenegro, fino al 15 ottobre 2021), “Nebula” (Vôtre spazi contemporanei, Carrara, 24 luglio – 15 settembre 2021), “Vertigo” (Museo Casa Natale di Michelangelo Buonarroti, Caprese Michelangelo, Arezzo, 22 agosto – 26 settembre 2021). È stato insignito del “Franco Cuomo International Award per l’Arte” con cerimonia di premiazione nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma. Attualmente, oltre al suo lavoro di scultore, è titolare della cattedra di “Tecniche del Marmo e delle Pietre dure” presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Lavora con la galleria Cris Contini Contemporary con sede a Londra e Porto Montenegro.
Il Castello di Caprese, arroccato tra il verde dell’Appennino in Toscana, è il luogo di nascita di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, Michelangelo Buonarroti, che qui nacque il 6 marzo 1475. Il sito conserva buona parte delle fortificazioni e alcuni edifici interni. Il nucleo originario del museo, fondato nel 1875, ruota intorno al Palazzo del Podestà, la casa dove nacque Michelangelo, edificio della prima metà del Quattrocento che fu residenza dei podestà fiorentini che qui si avvicendarono con carica annuale. Tra questi podestà vi fu, nel 1474-1475, Ludovico di Leonardo Buonarroti, padre di Michelangelo: un documento di Ludovico, rinvenuto nel 1875 presso l’Archivio della Casa Buonarroti a Firenze, attesta la nascita del figlio Michelangelo a Caprese il 6 marzo 1475 (1474 secondo l’antico uso fiorentino) e ne testimonia anche il battesimo avvenuto due giorni dopo presso la vicina chiesa di San Giovanni Battista. La Casa Natale di Michelangelo Buonarroti è costituita poi da altri due edifici: la Corte Alta, corposa gipsoteca di opere di Michelangelo e Palazzo Clusini che conserva opere di personalità della scultura come Emilio Greco, Vincenzo Gemito, Medardo Rosso, Canova.

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