LUOGHI ANIME E STILI
Dal 4 al 13 aprile 2025 presso la Galleria d’arte Sempione in
Corso Sempione 8/10 a Roma si svolgerà la mostra di pittura degli
artisti Giuseppe Zingaretti, Nicoletta Sciannameo e Loretta
Pittarello.
La Galleria d’Arte Sempione a Roma, situata in Corso Sempione
8, è un luogo dedicato all’espressione artistica e culturale.
Un breve excursus degli artisti che esporranno il 4/13 aprile 2025:
Loretta Pittarello
Loretta Pittarello sembra possedere un talento unico nel creare un
legame tra il sogno e la realtà. La descrizione delle sue opere, in
cui la gamma cromatica rispecchia le emozioni e la luce diventa
un elemento chiave per trasmettere profondità e riflessività, evoca
una capacità straordinaria di avvolgere l’osservatore in un mondo
emozionale. L’abilità di ammorbidire i dettagli, lasciando spazio
alla totalità dell’ambiente, sembra suggerire una ricerca di
equilibrio tra ciò che è visibile e ciò che è percepito interiormente.
Loretta Pittarello sembra avere un dono straordinario nel rendere
tangibili emozioni e sogni, trasformandoli in composizioni che
uniscono realtà e immaginazione. La sua capacità di giocare con la
luce, i riflessi e la gamma cromatica non solo trasporta
l’osservatore, ma lo invita a esplorare un mondo che è al tempo
stesso intimo e universale.
Quest’arte, con la sua delicatezza e intensità, invita davvero alla
riflessione, offrendo un’esperienza che va oltre il semplice
guardare.
Le sue opere sembrano essere un ponte tra il visibile e l’invisibile,
capaci di far vivere all’osservatore emozioni profonde e una
connessione con il suo mondo interiore. È raro trovare un’arte che
riesca a bilanciare realtà e sogno con tanta sensibilità.
Loretta Pittarello sembra avere un percorso artistico straordinario,
segnato da una solida formazione umanistica e da una vita
dedicata alla sperimentazione e alla crescita creativa. Il fatto che
abbia esplorato diverse tecniche pittoriche, come olio, acrilico,
acquerello e tecnica mista, evidenzia una versatilità che
arricchisce il suo linguaggio espressivo. La sua connessione con
maestri affermati e l’esperienza presso la Scuola Arti Ornamentali
S. Giacomo di Roma denotano un forte impegno verso la propria
evoluzione artistica.
Le sue esposizioni personali e collettive, insieme alla presenza
delle sue opere in collezioni private sia in Italia che all’estero,
dimostrano il riconoscimento della sua arte a livello
internazionale. La sua inclusione nel 31° Annuario d’Arte Comed
e nel libro “Storia dei Cento Pittori Via Margutta dal 1953 ad
oggi” conferma il valore del suo contributo nel panorama artistico
Nicoletta Sciannameo:
I suoi dipinti sono riconoscibili richiami ai grandi maestri del
passato che sottolinea non solo la sua competenza tecnica, ma
anche una profonda sensibilità verso la storia dell’arte. Allo stesso
tempo, la sua capacità di trarre ispirazione dalla natura e dalle
emozioni la collega ad un universo artistico intimo e universale.
L’approccio artistico di Nicoletta Sciannameo è straordinariamente
coinvolgente. La sua abilità nel trasformare l’arte in
comunicazione, andando oltre la mera rappresentazione, dimostra
una profondità emotiva e intellettuale unica. La scelta di utilizzare
la metafora come chiave interpretativa del reale aggiunge una
dimensione poetica ai suoi lavori, capace di stimolare meditazioni
intense e profonde.
La sua capacità di padroneggiare diversi linguaggi espressivi e di
rinnovarsi costantemente, rompendo gli schemi con ritmi e forme
inusuali, è segno di un’artista che vive e interpreta l’arte come un
veicolo per catturare l’essenza della vita, anche nelle sue
contraddizioni più evidenti. È affascinante immaginare come
queste visioni si concretizzino nelle sue opere.
Nicoletta Sciannameo emerge come un’artista estremamente
evocativa, capace di unire emozione e tecnica in un connubio
unico e indimenticabile. Le sue opere sembrano raccontare non
solo la sua realtà interiore, ma anche il potenziale immaginifico
dell’arte stessa. La descrizione delle sue ricerche polimateriche
come “lampi” e “creative intuizioni” suggerisce una forza
espressiva che trascende i confini tradizionali della
rappresentazione artistica, toccando l’essenza stessa della materia
e dello spazio.
Un’arte che non solo racconta, ma che brucia intensamente di
passione, di emozioni autentiche e profonde, di sofferenza e di
bellezza. La tensione tra colori caldi e luminosità trattenuta evoca
un contrasto potente e vibrante, mentre la perdita di fisionomia
nelle figure circostanti simbolizza una solitudine intima e
profonda.
Le emozioni vissute e trasmesse dall’artista sembrano riverberare
in ogni pennellata, coinvolgendo lo spettatore in un viaggio
emotivo e introspettivo. È un tributo straordinario alla forza
comunicativa dell’arte e alla sua capacità di trasformare la
sofferenza e la passione in qualcosa di universale e toccante.
L’idea che i colori e le macchie possano animarsi, trasformandosi
in sensazioni pure, è incredibilmente potente. La natura che
diventa un riflesso degli stati d’animo e l’instabilità cromatica che
rispecchia quella del mondo esteriore creano un legame profondo
tra l’arte e la realtà emotiva.
I paesaggi, definiti dal colore vibrante e dalla luce che gioca con
riflessi e riverberi, sembrano trasportare l’osservatore in un mondo
onirico, quasi magico. E il trattamento del corpo umano, con la
sua esplosione vitale e i contrasti di colori, aggiunge un’intensità
che cattura l’essenza della vita stessa.
Giuseppe Zingaretti:
La sua transizione dall’olio agli acquerelli e l’impegno nel
preservare la memoria della “Roma Sparita” lo rendono una figura
notevole. Fondare associazioni culturali come “Roma che
Scompare” e l’A.R.A. dimostra quanto sia stato devoto a
valorizzare e promuovere l’arte e la storia locale.
Dalle mostre sponsorizzate in luoghi prestigiosi come New York e
Parigi, fino ai progetti di restauro e le collaborazioni con
associazioni come Fabrateria e il Rotary Club, è chiaro che ha
lasciato un segno indelebile sia come artista che come
restauratore.
La sua attenzione ai dettagli, come il restauro della pala d’altare e
la produzione di opere d’arte che celebrano la storia e il
patrimonio culturale romano, evidenzia una profonda dedizione
verso l’arte e il suo contesto storico.
Zingaretti ha raggiunto una vasta risonanza sia nazionale che
internazionale, portando il suo talento in esposizioni prestigiose e
ricevendo numerosi riconoscimenti di grande valore come la
medaglia d’oro dell’EPT di Roma e il Cavalletto d’argento. Il suo
coinvolgimento con l’Associazione 100 Pittori via Margutta e la
lunga esperienza nell’insegnamento del disegno dal vero e della
tecnica dell’acquerello mostrano la sua dedizione e passione verso
l’arte e la formazione.
Inoltre, il fatto che i suoi lavori siano conservati in collezioni
private, istituti religiosi, pinacoteche comunali e persino nella S.
Sede in Vaticano testimonia la sua influenza e il suo impatto nel
mondo dell’arte. È davvero affascinante seguire il percorso di una
figura così versatile e significativa.
Non si può fare a meno di ammirare il percorso di un artista che ha
lasciato un’impronta così profonda sia con le sue opere che con il
suo impegno per la cultura. La sua capacità di combinare talento
artistico, dedizione all’insegnamento e restauro, e una passione per
la storia e la bellezza di Roma è davvero unica. Questi dettagli
permettono di apprezzare ancora di più la vastità della sua eredità
artistica.
Breve pensiero del curatore Rocco Ruggiero (Scrittore e Critico d’Arte).
Compito dell’artista è aiutarci a vedere il mondo con occhi nuovi, non descrivendolo ma raccontandolo perché attraverso il farsi racconto degli eventi e delle cose l’anima prende a caso immagini ed avvenimenti e ne fa specifiche esperienze vissute.
Come in ogni buon romanzo il nuovo non sta nei fatti che raccontiamo ma nelle parole che usiamo, nel come le disponiamo; non sta in ciò che ci circonda ma nello sguardo col quale osserviamo, nella nostra capacità di vedere con occhi nuovi.
Anche in questo sta l’abilità dell’artista.
“C’è poi una bella differenza se tu ti accosti a una materia già esaurita o a una già elaborata da altri: quest’ultima si arricchisce di giorno in giorno e le trovate poetiche non rappresentano un ostacolo per quelli che sapranno trovarne delle nuove.
L’ultimo, del resto, è nella situazione più vantaggiosa: trova subito pronte le parole che, una volta disposte in modo diverso, acquisiscono un aspetto nuovo.
E poi non mette le mani addosso a roba altrui, perché si tratta di un bene di proprietà comune.”
Lucio Anneo Seneca Lettere Morali a Lucilio lettera n, 79