Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Leonardo Savini – The Planet, tra cielo e terra

Galleria d’Arte Conteporanea
“STUDIO C”
via Giovanni Campesio, 39
29121 Piacenza
cell: 348-8703060
Email: studio.c.immagine@gmail.com

MOSTRA PERSONALE DI LEONARDO SAVINI

THE PLANET, TRA CIELO E TERRA

17 – 29 SETTEMBRE 2022

Alla Galleria d’Arte Contemporanea “STUDIO C” di Piacenza, in via Giovanni Campesio 39, si inaugura sabato 17 settembre, alle ore 18, la mostra personale di Leonardo Savini dal titolo “The Planet, tra cielo e terra”. Nato a Bazzano di Valsamoggia, in provincia di Bologna, dove anche oggi vive e lavora, Leonardo Savini è un artista di lunga esperienza che vanta la partecipazione a mostre e rassegne di livello nazionale e internazionale. Interessante, e degno perciò di essere sottolineato, anche il suo percorso espressivo perchè non accademico, ma libero e personale, fatto di studio e ricerca, di visite a musei, gallerie e pinacoteche. Biker Dakariano (ha partecipato a ben tre Parigi-Dakar) innamorato del deserto, della natura e dei grandi spazi, è riuscito a portare, anche nella sua espressione pittorica, quel profondo e sentito desiderio di vita e libertà che è parte integrante della sua esistenza. Leonardo Savini, infatti, ha un rapporto straordinario e davvero speciale con il colore, lo sente come parte di sé, lo plasma, lo scalda, lo mischia e quindi lo lascia liberamente fluire sul supporto. Poi ne segue il percorso, le traiettorie, lo controlla e lo dirige fino al raggiungimento dell’obiettivo stabilito (dripping). Come è facile intuire, dunque, la strada scelta da Leonardo Savini per esprimere tutto questo non è affatto quella figurativa, bensì quella della sintesi estrema dell’immagine dove tutto è forma, colore, luce e materia. Un’espressione, quella del nostro artista, che, pur partendo dal reale, destruttura e ricostruisce, cancella e sostituisce, attingendo dal ricordo e dalla memoria, caricando il vissuto di sensazioni ed emozioni. Una mostra, dunque, che si preannuncia come un vero e proprio viaggio interiore, oltre il visibile e la naturale percezione dei fenomeni naturali e un’espressione pittorica capace di indagare emozioni e sensazioni e spingersi in profondità, dentro l’anima e la coscienza.
In questa mostra piacentina l’artista presenta diverse opere, alcune anche di grandi dimensioni, che rendono appieno tutta quanta la sua forza espressiva, la particolare sensibilità cromatica e il gusto compositivo elegante e raffinato: elementi, questi, che riescono a trasformare tutto ciò che è vero e reale, concreto e tangibile in emozione pura, in contemplazione ed estasi poetica. Quasi sempre, nei suoi lavori, compare la forma circolare, forma non casuale ma fortemente legata al rapporto ancestrale e primigenio dell’uomo con la natura. A livello simbolico, infatti, il cerchio rappresenta la perfezione, l’omogeneità ed è espressione di continuità ed armonia. Inoltre la forma circolare è quella che meglio si presta a simboleggiare la ciclicità del tempo e della vita, del loro inarrestabile divenire.
Quella di Leonardo Savini è dunque un’espressione intensa perché non concentrata solo ed esclusivamente sul dato oggettivo, ma anche e soprattutto sull’effetto interiore, su ciò che la verità visiva o retinica suggerisce e rimanda.
Pittura che segue sempre il percorso della sedimentazione cronologica e che lascia liberamente fluire le immagini assorbendo da esse solo le emozioni più profonde: una specie di memoria o “flash back” capace di produrre in contemporanea una molteplicità di visioni o meglio, una serie di fotogrammi sovrapposti di cui l’ultimo, quello cioè che emerge, è sempre il più potente e decisivo.
Nasce in questo modo un’espressione dove forma, segno e colore, in perfetta sincronia e mutualistica simbiosi, raccontano di attimi, percorsi, riflessioni e situazioni esistenziali senza descriverli e/o rappresentarli, ma facendoli invece vivere dall’interno, suggerendo atmosfere intime e raccolte. Leonardo Savini, quasi senza accorgersene, compone così vere e proprie sequenze interiori, traccia percorsi spirituali, evoca e recupera frammenti di vita e momenti intensamente vissuti sublimandoli con la riflessione e la poesia. C’è ancora, in questo nostro artista, un senso innato del colore e un timbro cromatico che, pur attingendo dalla grande e storica tradizione dell’Astratto e dell’Informale, riesce tuttavia a farsi moderno e contemporaneo per le felici intuizioni tecniche, per la personalissima interpretazione e l’uso libero e spontaneo della materia pittorica.
La rassegna, che sarà introdotta dal gallerista e critico d’arte Luciano Carini, chiuderà il 29 settembre.
ORARI: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30
Lunedì, giorno di chiusura

lucianocarini


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