Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Laura Vecchi Ford – Materie prime e altri racconti

Galleria d’Arte Contemporanea
“STUDIO C”
Via Giovanni Campesio, 39
29121 Piacenza
Tel: 348-8703060
E mail: studio.c.immagine@gmail.com

MOSTRA PERSONALE DI LAURA VECCHI FORD

MATERIE PRIME ED ALTRI RACCONTI

22 FEBBRAIO – 6 MARZO 2025

Alla Galleria d’Arte Contemporanea “Studio C” di Piacenza, in via Giovanni Campesio 39, si inaugura sabato 22 febbraio, alle ore 18, la mostra personale di Laura Vecchi Ford dal titolo “Materie prime ed altri racconti”. Nata a Tortona, attualmente vive e lavora tra Galway in Irlanda, San fedele d’Intelvi (CO) e la stessa Tortona, sua terra d’origine. Intenso e variegato il suo curriculum artistico iniziato con l’Accademia di Brera, proseguito poi con corsi di specializzazione sulle tecniche incisorie e subito dopo con le prime mostre tenute in svariate città italiane. All’età di ventisette anni Laura vive però un cambio radicale della sua esistenza: lascia la famiglia in Italia e si trasferisce in Irlanda. Qui diventa docente di letteratura, storia dell’arte e lingua italiana alla National University of Irland di Galway e vi insegna, per oltre trent’anni. Tutto ciò senza mai dimenticare la pittura, sua grande, innata passione insieme alla poesia e alla letteratura. Artista a tutto tondo, dunque, carica di vitalità ed energia e ancora oggi incessantemente impegnata a creare e produrre in un vero e proprio vortice multidisciplinare dove i vari ambiti (pittura, letteratura e poesia) si fanno “vasi comunicanti” dialogando tra loro, dando vita ad un’unica, grande vena espressiva. Ad oggi, Laura Vecchi Ford è ormai un nome affermato del panorama artistico nazionale e vanta dunque un percorso critico-espositivo articolato e complesso fatto di mostre prestigiose tenute in spazi pubblici e privati di tutta Italia e di partecipazioni a rassegne di livello internazionale.
Nello scorrere dei dipinti, che sulle luminose pareti della galleria si susseguono in magica sequenza, è dunque possibile rivedere come in un flash back tutto il percorso estetico dell’arista: un percorso autonomo, libero e personale, che certamente affonda le radici nella buona e saggia pittura della nostra migliore tradizione novecentista, ma che si distingue e si affranca per personalità, scatto inventivo, gusto cromatico. Una pittura, quella della nostra artista, percorsa sempre da un intimo sentimento, da una specie di meditazione interiore che, partendo dal dato reale, gradualmente si modifica e trasfigura elevando il tutto ad intima visione, a poesia pura, a spirituale sensazione. Così i suoi paesaggi, immediati e sintetici, luminosi e puliti, pur nella loro naturale e realistica descrizione, acquistano la leggerezza del pensiero, sembrano sfiorati da una delicata atmosfera metafisica e da una spinta tutta interiore capace di dare vita e movimento. Certe opere di Laura Vecchi Ford, i lunghi orizzonti dei paesaggi di pianura, le magiche visioni di montagne e colline lontane e poi le sue libere interpretazioni naturalistiche ispirate al mare e alla sua immensità, trasmettono all’osservatore attento e sensibile una specie di raccoglimento pensoso, un senso di religioso silenzio e ci invitano ad entrare delicatamente in noi stessi, a ricordare attimi e momenti perduti, a ricercare origini, scopi e identità del nostro “essere” e del nostro “esistere”.
Osservando questi lavori e seguendo gradualmente l’iter espositivo della rassegna, si resta immediatamente colpiti dalla “vis” cromatica delle opere esposte e dall’esecuzione libera e decisa che quasi mai si avvale di alcun disegno o bozzetto preparatorio. L’artista traccia direttamente con il pennello impressioni e suggestioni lasciando poi al colore, spontaneo e fluente, il compito di riempire gli spazi e completare il tutto. Una pittura tutta basata sull’emozione dunque, eseguita in presa diretta, lasciando fluire le forme a seconda del momento o dello stato d’animo e che, per certe caratteristiche, sembra ricollegarsi all’Espressionismo lirico non solo per la particolare gestualità che anima le opere, per il movimento che agita le forme e dilata gli spazi, per i volumi delle masse cromatiche stese di getto, subito con il “colore dipinto”, ma anche e soprattutto per quel modo così particolare di sentire e rendere la luce: una luce diffusa e persistente che proviene dalla materia stessa e si irradia poi a tutto il dipinto, luce che quasi trasfigura la realtà liberandola da pesi e strutture per giungere ad una visione tutta interiore del mondo e delle cose. Laura sente in modo particolare la luce, o meglio, sente il colore in funzione della luce, come magico sentimento tonale e tutta la sua pittura non è altro che una straordinaria opera di re-interpretazione della realtà vista con occhi puliti, con l’incanto della poesia e il fiato leggero dello spirito. Espressione intensa e sentita, questa, capace di superare la semplice visione per rivestirsi di significati alti e profondi, di valori simbolici legati alla memoria e al ricordo, allo scorrere lento e inesorabile del tempo. Così le sue opere, riescono a portare l’osservatore verso una dimensione ideale e ponderata dove, in perfetta armonia, lo spazio fisico si unisce a quello mentale, la realtà al sogno e alla poesia, il libero pensiero alla riflessione e al mistero esistenziale.
La rassegna, che sarà illustrata dal gallerista e critico d’arte Luciano Carini, chiuderà il 6 marzo.

ORARI: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30
Lunedì giorno di chiusura.

lucianocarini


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