La bambina danzante
Mostra personale di arte contemporanea in ricordo di SADAKO SASAKI a Ottanta anni dalla Bomba di Hiroshima con la presentazione del quadro “La BAMBINA DANZANTE” 2025 di Gerardo Marazzi.
Attraverso i SIMBOLI di Resilienza Giapponesi: Gru, Aquiloni e Libellule.
Il Progetto no-profit, in ricordo di SADAKO SASAKI ad Ottanta anni dalla Bomba di Hiroshima “La BAMBINA DANZANTE” è la Mostra personale di arte contemporanea associata al quadro realizzato nell’aprile 2025 di Gerardo Marazzi.
Promossa attualmente dall’Artista, stesso, autofinanziata presso La Galleria ARTE SEMPIONE, Corso Sempione 8, 00141 Roma. MOSTRA PERSONALE DI PITTURA, dal 25 al 31 Luglio 2025.
Opera sarà DONATA ad Associazioni, Enti, Società pubblici o privati che ne faranno richiesta con una pur minima attività divulgativa e pubblicitaria.
Premessa:
A ottant’anni dal 6 AGOSTO 1945 ho realizzato un quadro in onore e memoria di Sadako Sasaki, bambina di Hiroshima sopravvissuta alla bomba ma poi deceduta, dieci anni dopo, a causa della leucemia acuta, malattia dovuta dalle radiazioni nucleari.
Quella bambina è diventata un simbolo di resilienza e un mirabile esempio di vera speranza, ricordata per le sue gru di carta ma anche per tutte quelle cose che un bambino deve simboleggiare: il futuro, la gioia, la vita!
Il quadro, dal titolo BAMBINA DANZANTE, sarà DONATO a chi ne farà esplicita richiesta, dando all’evento ampia pubblicità.
Un evento in grado dunque, di trasformare cosi i valori e l’immagine in un’esperienza concreta, vissuta emotivamente dai suoi partecipanti, per spingere poi gli spettatori in attori in prima persona, a sostenere il recupero e la riqualificazione ambientale e del proprio territorio.
Il ricordo della prima bomba atomica si esprime nel percorso visivo della mostra e dell’esperienza reale dell’artista al cenotafio di Hiroshima.
Tutto nasce dalle foto che scattai il 23 Agosto del 2016.Ritraevano una bambina che danzava davanti al memoriale della bomba di Hiroshima.
Si avvicinano gli ottanta anni da quel 6 agosto del 1945.
Ottant’anni nei quali i testimoni, quelli che c’erano e che possono davvero ricordare e raccontare, son diventati sempre meno numerosi; il 2025 sarà dunque una data significativa.
Quel luogo, quella bambina danzante, quello spirito candito come un simbolo di rinascita comunque di VITA, una immagine su tutte quella di SADAKO SASAKI.
Lei luminosa oltre quel sole artificiale, oltre il cenotafio del memoriale della Pace, che come un Torii Moderno, un arco come un abbraccio, la protegge in eterno. Lei sarà LUCE, con i simboli della fanciullezza ma anche della Resilienza, Lei che ha liberato il suo AQUILONE “KOINOBORI”, Lei che è come la LIBELLULA “TONBO”, Lei che infine ha fatto della SPERANZA MATERIA, nella GRU di CARTA, “ORIZURU”, Lei BAMBINA DANZANTE, Lei ETERNA.
Sede: Galleria Arte Sempione, di Roma, è idonea in termini di capienza e accessibilità, e rispetta tutte le norme di sicurezza. È dotata di infrastrutture e servizi pubblici oltre che ad essere coerente con il tema della manifestazione, adatta a spazio, per musica, conferenze, esposizioni di libri.
Bacino di attrazione: è direttamente correlato alla manifestazione, che può interessare un target sia mondiale e turistico, quanto nazionale, regionale e cittadino. La capacità di attrazione all’evento, sarà affidato sia alla comunicazione ai media, di cui si occuperà la Galleria e dalla comunicazione affidata sia all’artista, ed agli organizzatori, nonché ad eventuali sostenitori delle Onlus di settore che sono invitati eventualmente a sostenere il Progetto.
Interattività: il visitatore e fruitore, non sarà più un ricettore passivo degli stimoli ma, ricevendo messaggi e significati, deciderà di rispondere e trasformarsi in emittente di idee e contenuti a sua volta volti alla sensibilizzazione. In quest’ottica, l’interattività permetterà di creare partecipazione attiva e scambio di competenze.
Principali fonti di risorse finanziarie: Totalmente autogestito, ed autofinanziato.
Organizzazione: Teresa Petrillo.
L’artista: Gerardo Marazzi, Architetto ed Artista, Roma 1958.