Il maestro Igor Boza Borozan per le Giornate Europee del Patrimonio 2015 presenta “seme in camicia” 19/20 settembre 2015 presso Feltrinelli Point Terni
“Noi siamo ciò che mangiamo”, “mangia come parli” bene esprimono il ruolo del cibo come metafora di integrazione e trasformazione, in quanto risorsa indispensabile per la vita. “L’alimentazione e la storia dell’Europa”: identità culturali e alimentari alle radici dell’Europa, questo il tema cardine delle prossime Giornate Europee del Patrimonio 2015.
La storia dell’alimentazione rappresenta una delle chiavi di lettura dell’identità di una nazione, delle sue evoluzioni culturali, anche quale conseguenza di relazioni con altre popolazioni.
Anche per queste ragioni un evento per definizione globalizzante come Expo Milano 2015, Nutrire il Pianeta, Energia per la vita (che per la terza volta dal 1851 torna ad essere ospitato in Italia, 104 anni dopo l’edizione torinese del 1911) ha scelto ambiziosamente di confrontarsi “sulla storia del’Uomo e sulla produzione di cibo, nella sua doppia accezione di valorizzazione delle tradizioni culturali e di ricerca dì nuove applicazioni tecnologiche”.
E proprio in questo contesto si inserisce l’opera del maestro Borozan che per il dodicesimo anno rinnova la sua adesione alle GEP presentando “Seme in camicia”, un’installazione interamente dedicata all’Expo di Milano che sarà esposta presso La Feltrinelli Point di Terni con orario continuato sabato 19 dalle ore 9 alle ore 20 e domenica 20 dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20.
Un omaggio cromatico che si fa tridimensionale dove la camicia è contenitore e contenuto “seme in camicia” e “camicia in seme”, una germinazione tra arte, cibo e mediterraneo.
Colori bruciati, caldi, intensi si mescolano, fragranze antiche che si fondono dando vita ad una performance dai toni carichi di energia. L’energia generata dalla terra, grembo caldo e fecondo del seme. Una gigantesca “natura morta” che riporta la memoria alla famosa canestra di frutta di Caravaggio. Dove il realismo è soltanto apparente, poiché sono rappresentati insieme frutti di stagioni diverse e, nell’installazione di Borozan, di Paesi diversi. La frutta diventa la protagonista del quadro e acquista un significato ambiguo: all’apparenza fresca e fragrante ma, facendo attenzione, comincia in realtà a marcire, a rinsecchirsi.
Ma l’opera è sia contenitore che contenuto “seme in camicia” e “camicia in seme”, una germinazione tra arte, cibo e mediterraneo.
Contestualmente presso gli atelier dell’Accademia di Belle Arti di Terni sarà visibile la mostra “400 acquerelli di Azul” una carrellata di colore, opere di piccolo e medio formato contenute nell’ultimo libro d’arte del maestro Borozan.
Ingresso libero prenotazione obbligatoria.
Libreria Feltrinelli
Viale Cesare Battisti, 9
Tf. 0744 401036
Accademia di Belle Arti di Terni
Via XI Febbraio, 43
Tf.0744 402436