Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

IEROFANIE di Giuliana Natali

Dal 17 aprile al 6 maggio 2025, lo Spazio Thetis di Venezia accoglie IEROFANIE, la nuova mostra personale di Giuliana Natali. Un’esplorazione pittorica che si addentra nei territori del sacro attraverso la natura, ispirata dalle teorie del filosofo e storico delle religioni Mircea Eliade.

L’artista sviluppa una ricerca visiva capace di tradurre il senso di mistero e rivelazione che pervade il paesaggio naturale. “I miei dipinti, che ho definito Ierofanie, vogliono esprimere questa sensazione del sacro presente nelle piccole cose, che all’occhio distratto appaiono insignificanti”, spiega Natali. Il bosco, in particolare, si rivela come luogo di connessione tra visibile e invisibile, uno spazio in cui il divino si manifesta silenziosamente, intrecciando vita e morte con una naturalezza assoluta.

Le opere in mostra catturano la potenza arcaica del paesaggio: gli alberi secolari si ergono come custodi di segreti antichi, il tempo è scandito dal ritmo ciclico delle stagioni, e ogni dettaglio sembra vibrare di un’energia che sfugge alla mera percezione sensoriale. Il concetto di ierofania, centrale nel pensiero di Eliade, indica proprio questo: la manifestazione del sacro nella realtà quotidiana, quando un elemento ordinario rivela improvvisamente una dimensione più profonda e misteriosa. “Qualcosa che conosciamo ci colpisce all’improvviso per il suo essere misterioso – scrive Natali – per quel qualcosa che va oltre l’aspetto fisico.”

L’esposizione diventa così un invito a riscoprire il nostro legame originario con la natura, a tornare a uno sguardo capace di cogliere il sacro nel mondo che ci circonda. Una suggestione racchiusa anche nel messaggio inciso in una delle opere esposte: Tu che sei terra… ritorna alla Madre Terra.

ASTRALE: un’opera tra cielo e terra

In occasione dell’inaugurazione della mostra, Giuliana Natali donerà alla collezione permanente di Thetis S.p.A. l’opera ASTRALE, realizzata nel 2016. Il lavoro, composto da una serie di cerchi di carta bianca intagliata sospesi tra due lastre di plexiglass, evoca costellazioni impalpabili, giochi di luce e trasparenza che sembrano sospesi nel tempo.

Radicata nella simbologia astrologica, ASTRALE trova un riferimento iconografico nelle stelle incise nel fregio centrale della facciata di Santa Maria Novella a Firenze, progettata da Leon Battista Alberti. Qui, il codice astrologico miniato diventa geometria, ordine e armonia. “ASTRALE sublima negli archetipi il sodalizio che accomuna ogni essere esistente, animato o inanimato, all’universale”, spiega Natali.

L’opera richiama anche la Ruota di Shiva, antico simbolo della ciclicità dell’universo, suggerendo un dialogo tra la tradizione occidentale e quella orientale. In questo senso, ASTRALE non è solo una riflessione sull’ordine cosmico, ma anche una metafora del desiderio umano di riconnettersi con l’origine di tutte le cose, con quel punto remoto da cui tutto ha avuto inizio e verso cui, forse, tendiamo a tornare.

Con IEROFANIE e ASTRALE, l’arte di Giuliana Natali diventa un ponte tra il visibile e l’invisibile, tra passato e presente, tra il tangibile e l’impalpabile. Un viaggio alla ricerca di una bellezza che non è solo estetica, ma anche interiore e spirituale.

CRISTINA GATTI PRESS & P.R. | Venezia


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