Contemporary Art Magazine
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n.630/99 del 24 Dicembre 1999

GIORGIO MELZI: ROADS Un ponte sospeso nel tempo

Strade che dividono e che uniscono, che dal passato portano al futuro: senza rimpianti ma nel rispetto dei ricordi, con l’ovvia ma fondamentale consapevolezza che il tempo trascorso non potrà tornare. E’ questo il senso di Roads, il progetto dell’artista Giorgio Melzi per Expo 2015, in anteprima a Milano dal 13 al 17 aprile.
A parere di Giorgio Melzi, “tutti nasciamo dall’Africa. I primi uomini hanno intrapreso un viaggio alla scoperta del cibo, della conoscenza, della curiosità, creando i primi sentieri testimoni del loro passaggio. Hanno intrapreso un viaggio per arrivare forse alla foce del Nilo, poi le strade si sono presumibilmente divise: alcuni verso l’Asia, altri hanno percorso i Balcani, altri ancora più a Nord, adattandosi al territorio per cultura e per colore della pelle. Ma tutti, indistintamente, hanno camminato a lungo: ecco perché ancora oggi è giusto guardare al passato, non per rimpiangerlo ma per gettare un ponte verso un futuro migliore”.
Un passato che per Melzi è anche quello della ‘sua’ Milano: “quella attuale è bellissima, ma io ricordo la Milano del fermento artistico, la cultura era nei volti, nelle dita di uno scrittore, nella fantasia di un designer e tanto altro ancora. Quella Milano mi manca: mi manca il suo colore blu, perché io la vedevo e la vedo così, il colore della mia città è blu, non il ‘grigio’ che tanti credono di vedere. Perché Milano va sentita con il cuore, ma va vista blu; forse è per questo che nelle mie tele primeggia questo colore con tutta la sua gamma, dal ceruleo al cobalto. L’idea di presentare un’anteprima di opere non in vendita, tratte dalla personale ROADS programmata durante il periodo di Expo2015, è venuta bevendo un caffè da Valerio alla storica Trattoria Riva. La mia ‘strada’ mi aveva riportato ai ricordi del mio studio di Via Marco Polo, dove ho vissuto per 18 anni prima di trasferire la mia residenza artistica in Via S. Marco, al fianco del Tumbun de San Marc, e della mia ‘seconda casa’, quella storica trattoria di Via Vespucci: quante cene e condivisioni, frammenti di memoria in cui collezionisti, critici, galleristi erano seduti alla mia tavola”.

A due settimane dall’inizio di Expo e in coincidenza con la Settimana del Mobile, per allestire l’anteprima di ROADS, in cui esporrà una ventina dei suoi lavori, Giorgio Melzi ha dunque scelto questa location particolare. Una location che oggi fa parte di quella Milano ‘globale’ pronta a rappresentare l’immagine dell’Italia nei sei mesi dell’Esposizione Universale… ma che conserva quel fascino, quella suggestione, quel ‘sapore’ meneghino che nessuna globalizzazione potrà mai cancellare dalla memoria.

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