Contemporary Art Magazine
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n.630/99 del 24 Dicembre 1999

FEMINA. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2015) // Fratelli Broche a cura di Silvia Mei

Venerdì 20 marzo alle ore 19 Adiacenze inaugura “Femina. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014)”, mostra personale dei Fratelli Broche a cura di Silvia Mei per la rassegna transdisciplinare Fuori Formato.
L’evento sarà accompagnato da due azioni performative alle ore 20 e alle ore 21 (visti i posti limitati la prenotazione è obbligatoria al 333 5463796).

“Femina. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014)” è una ricostruzione degli ambienti e del guardaroba di una donna immaginaria, attraverso i quali raccontare le inquietudini, i desideri e le ambizioni del genere femminile lungo il secolo scorso.
L’installazione è concepita appositamente per gli spazi di Adiacenze come episodio di POSTALMARKET A CASA BROCHE, un progetto che indaga la resistenza degli oggetti alla personalità di chi li ha posseduti per sopravvivere alla loro scomparsa.
Nella società del consumo odierna il possesso di un oggetto permette di acquisire uno status sociale e riconoscibilità di gruppo, tanto da reclamare una propria autonomia oppure al contrario da degradarsi e disperdersi nella facile sostituzione consumistica. E se invece non l’oggetto di per se stesso ma un sistema organico di oggetti non riuscisse a travalicare il racconto di una singola esistenza estinguendo il suo valore intrinseco o simbolico? Probabilmente allora avremo a che fare con dei fantasmi, con le ombre di quegli stessi oggetti ben rappresentata dalla sospensione metafisica della pittura di Giorgio Morandi.
“Femina. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014)” organizza un percorso in cui personalità individuale, storia sociale, costume e deriva degli oggetti si confronta col tema dell’oblio per verificare la dimensione cadaverica di ciò che resta oltre l’umano e di come sopravvive oltre se stesso.

“Femina. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014)” della performing factory FRATELLI BROCHE, è il secondo di tre eventi della rassegna Fuori Formato a cura di Silvia Mei. Fuori Formato organizza una serie di attività, opere ed eventi live percorrendo gli interstizi della galleria nel suo palinsesto annuale. Nel tempo di sospensione delle attività espositive ordinarie, vengono realizzate installazioni, site specific e creazioni modulari, pensate appositamente per gli spazi di Adiacenze, a partire da progetti scenici, materiali di lavoro o singole creazioni di compagnie e artisti di teatro dalla forte vocazione installativa e dalla spiccata propensione alle arti visive. I tre appuntamenti in programma (di cui il primo realizzato lo scorso settembre con la compagnia faentina In_Ocula) allestiscono differenti tipologie di esposizioni nel solco delle iniziative curatoriali legate al performing the exibition, dove però sono, in questo caso, artisti di teatro a declinare propaggini di creazioni o progetti scenici in formato espositivo. E per rimarcare l’imprinting performativo dei materiali esposti i diversi percorsi allestiti sono accompagnati da azioni e happening.

Con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna

ADIACENZE

Adiacenze è un centro espositivo non profit nato dalla passione di ragazzi che vivono a Bologna nutrendosi di arte. È una vetrina per artisti emergenti; è un luogo di promozione culturale, di discussione, di ricerca e di incontro; un luogo in cui il primo principio da rispettare è quello della creatività. Tutto è iniziato dall’idea di creare nella location di Via San Procolo 7, vicino alle gallerie storiche nel pieno centro di Bologna, uno spazio fatto per i giovani, in cui allestire mostre di artisti talentuosi che non trovano spazio molto facilmente. Da due anni portano avanti gli stessi intenti nella nuova location in Piazza San Martino 4/f, sempre in centro a Bologna, a due passi dalle due Torri. Amerigo Mariotti e Daniela Tozzi, assieme alle idee e all’appoggio di giovani artisti, curatori e appassionati del settore, mettono a frutto la propria esperienza nel campo artistico fornendo una location per mostre con progetti site specifics ed eventi culturali in genere, nella più grande convinzione di poter dare una sferzata di novità a Bologna e ad un ambiente artistico italiano che ormai si è sedimentato troppo sul mercato, con l’intento principale di fare rivivere l’arte pura e la cultura. La volontà fondante dell’Associazione è espressa direttamente dal suo stesso nome il quale riflette l’intento di non assumere la forma di galleria tradizionale ma di rimanervi adiacente, così da preservare una libertà scevra da quelle regole di mercato che spesso inibiscono l’espressione più genuina di ogni singola volontà creativa.


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