Corpologie VII
Artisti: Antonella Albani, Katarzyna Bak, Maryna Chaika, Greta Isabella Conte, Werther Germondari, Gulia Lusikova, Mikio Saito, Ambra Scali, Oona Taper.
Settima mostra sul tema del corpo, all’interno delle (S)exhibitions, analizzato ancora una volta nelle sue infinite possibilità di interazione sociali, psicologiche e naturalmente estetiche, attraverso le opere di nove artisti internazionali, provenienti come sempre dalla Collezione OGA.
Antonella Albani (Roma, 1972). Dopo il diploma d’Arte Applicata con specializzazione in “Fotografia Artistica” e “Grafica Pubblicitaria”, si laurea con lode in “Storia dell’Arte Moderna” all’Università La Sapienza, con una Tesi sull’eredità di Raffaello nella pittura Occidentale. Le sue opere raccontano l’attesa di qualcosa che mai accadrà. L’agire dei suoi personaggi si muove intorno a una sospensione, questi ultimi sono spesso immobili, cristallizzati. È una fotografia venata di metafisica e a tratti ironica surrealtà, che spesso denuncia una solitudine, in particolare della figura femminile.
Katarzyna Bak (Włoszczowa, Polonia, 1974) ha studiato presso la Facoltà di Educazione Artistica di Czestochowa in Polonia, specializzandosi in litografia. Dopo la laurea si è trasferita in Italia, dove lavora come artista e art designer. Dal 1996 ha esposto le sue opere in varie mostre personali e collettive in Polonia, Belgio, Inghilterra, Ucraina, Germania e Italia. La questione identitaria, accompagnata da una costante riflessione sul rapporto tra la nostra anima, il nostro corpo e il mondo che ci circonda, appare centrale in diversi cicli di opere realizzate negli ultimi anni.
Maryna Chaika (Dnipropetrovska, Ucraina, 1999). “Il corpo umano non è solo una forma materiale della mente o dello spirito. Attraverso la corporeità, viviamo l’esperienza soggettiva in modo diverso. Indipendentemente da noi, il corpo è in grado di sentire e reagire. Nel mio progetto cerco di trasmettere la capacità di una persona di essere flessibile, adattabile e, allo stesso tempo, trasformabile. L’estetica della geometria è pensata per rendere il corpo un oggetto d’arte, per concentrare l’attenzione sulla sua costruzione armoniosa. (M.C.)
Greta Isabella Conte (Colonia, Germania, 1990) è una giovane fotografa. direttrice della fotografia e regista. A 23 anni si è trasferita ad Amburgo dove ha lavorato come assistente alla macchina da presa e ha iniziato la sua carriera da cameraman. Dal 2016 vive a Berlino dove studia cinematografia presso la rinomata Filmuniversity Babelsberg Konrad Wolf. Lavora nel settore cinematografico (nel 2017 ha realizzato da regista un cortometraggio erotico prodotto da Erika Lust), e contemporaneamente prosegue la sua ricerca nella fotografia di nudo.
Werther Germondari (Rimini, 1963) Artista visivo, performer e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge dai primi anni ottanta una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali internazionali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.
Gulia Lusikova (Minsk, Bielorussia, 1967) è diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Minsk. Dopo un’intensa attviità artistica nell’ex Unione Sovietica, dove Gulia fa parte del gruppo d’avanguardia BLO di Minsk ed espone più volte alla galleria di San Pietroburgo Pushkinskaja 10. Partecipa poi ad esposizioni in Francia e in Germania. Si trasferisce a Roma nel 1993 e comincia a collaborare con le Gallerie Pio Monti, Nuova Pesa, Matteo Boetti e con vari critici. In connubio con sua figlia Karolina ha partecipato alla XIV Quadriennale di Roma.
Mikio Saito (Sapporo, Giappone, 1978) è un artista visivo. Laureato presso l’Università di Waseda, Tokyo, Giappone (2000) e Städelschule, Francoforte, Germania (2007) e ha un Master in Fine Arts. Il suo interesse nel fare arte è quello di esplorare alcune idee comuni / simili in diverse culture. Le idee locali sono spesso correlate a una certa parte di universale, allo stesso tempo. È interessato ad evidenziare il contrasto o la poca differenza, e ciò che hanno in comune le diverse tradizioni.
Ambra Scali (Bordighera, 1994) vive e lavora a Bordighera. Il tema principale del suo lavoro è la relazione tra società e ambiente naturale, con l’utilizzo di materiali e tecniche diverse. Predilige la scultura di creta o ceramica, la pittura con acrilico e olio, l’installazione multimediale. Lavora anche nel mondo dello spettacolo come scenografa e costumista. Laureata in Arti Visive Pittura (Sanremo, 2017) e in Scenografia per il Teatro (Accademia Albertina di Torino, 2020), si specializza in ceramica e grafica digitale all’École Pavillon Bosio di Montecarlo.
Oona Taper (Bozeman, USA, 1993) è un artista multimediale e un’animatrice sperimentale con una pratica artistica che comprende opere bidimensionali, video ed installazioni Il suo stile è sia ‘capriccioso’ che caotico, utilizzando figure distorte ma riconoscibili, un forte uso del suono e un approccio misto ai media per affrontare i temi dell’intimità, della tecnologia, dello spazio fisico e delle esperienze soggettive. I suoi cortometraggi sono stati proiettati in molti festival internazionali e le sue installazioni video e le sue opere su carta sono state esposte nelle gallerie di Boston e Filadelfia.