Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Bruno Beccaro – La terra e il cielo

Galleria d’Arte Contemporanea
STUDIO C
via G. Campesio, 39
29121 Piacenza
cell: 348-8703060
e-mail: studio.c.immagine@gmail.com

MOSTRA PERSONALE DI BRUNO BECCARO

LA TERRA E IL CIELO

15 APRILE – 4 MAGGIO 2023

Alla Galleria d’arte contemporanea “Studio C” di via Giovanni Campesio 39 si inaugura oggi, alle ore 18, la mostra personale di Bruno Beccaro dal titolo “La Terra e il Cielo ”.
Ritorna dunque a Piacenza Bruno Beccaro, dopo la fugace ma significativa apparizione nella rassegna “Incontro con la 59a Biennale di Venezia” dove le sue opere avevano profondamente colpito e interessato critici d’arte, esperti e collezionisti.
Vi ritorna, questa volta, con un’intera mostra personale ponendo sul tappeto nuove domande, nuovi input, nuovi e avvincenti interrogativi su vita, arte, natura, cultura e poesia. Nato a Biella, dove anche oggi vive e lavora, Bruno Beccaro è un artista di lunga esperienza che vanta la partecipazione a mostre e rassegne di livello nazionale e internazionale. Pittore, scrittore e filosofo, ha trovato nella natura e nella complessa realtà che ci circonda, gli elementi fondanti di tutta la sua espressione, gli argomenti e le tematiche da affrontare e sviluppare. Arte intensa e sentita, quella dell’artista piemomtese, quasi un prolungamento della sua stessa vita, fatta di cultura, passione e sentimento. Natura, mente e spirito sono infatti i punti cardine di ogni sua creazione, il filo conduttore della sua filosofia artistica quasi a voler rimarcare l’indissolubile complessità umana, l’alto valore dello spirito, il prezioso equilibrio della mente. Artista a tutto tondo, dunque, carico di vitalità ed energia e ancora oggi incessantemente impegnato a creare e produrre in un vero e proprio vortice multidisciplinare dove i vari ambiti (pittura, letteratura e poesia) si fanno “vasi comunicanti” dialogando tra loro, dando vita ad un’unica, grande vena espressiva. “La Terra e il Cielo” è il titolo che l’artista ha scelto per questa mostra piacentina. Un titolo semplice e conciso, ma ricco di significati e foriero di nuove e preziose riflessioni come scrive lo stesso Bruno Beccaro: “ Due realtà si intersecano, la Terra e il Cielo. L’una conoscibile, l’altra inaccessibile. Ai limiti della Terra, incomincia l’Eternità. Ma la Terra, pur essendo la nostra casa, quanti pozzi di misteri ci riserva! E solo accostandoci al bordo delle ferite, intravediamo la faccia dell’abisso.
Il Cielo è al di là. Come dire il mondo interiore e il fuori, il conosciuto e l’inconoscibile, la coscienza che noi mettiamo al di sopra di ogni cosa e l’inconscio, che ci appare come angoscia, tale che non si riesce a nominare”. E così, in perfetta sintonia con questi pensieri, sulle luminose pareti della galleria sfilano le opere di Bruno Beccaro e sono opere intense, cariche di partecipazione e sentimento, tutte ispirate ai grandi nomi della letteratura internazionale (T.S. Eliot, J. Prevert, C. Dickens, ecc). Preziosa occasione per tornare a riflettere sui grandi misteri della vita e dell’esistenza, sul fluire lento e inesorabile del tempo, sul destino dei nostri travagliati giorni.
Appassionato del suo lavoro, Beccaro ha sempre proceduto con metodo e rigore quasi scientifici affrontando varie tematiche, analizzando argomenti, entrando direttamente, con coraggio e intelligenza, nelle più svariate problematiche del nostro tempo. Ha sempre proceduto per cicli, il nostro artista, (Parole e Immagine, la Natura, il volto e lo sguardo, il viaggio, ecc) seguendo sempre il suo stile, il suo linguaggio, il suo modo di intendere e concepire la comunicazione artistica, un insieme di Figurativo, Astratto e Informale di straordinario gusto estetico, ma con caratteristiche e risultati del tutto personali perchè fortemente giocati sull’stinto e le emozioni, sulla lettura e l’interpretazione dell’interiorità, sulla magica e straordinaria forza del sentire poetico. Una ricerca prolungata e continua del segno, del colore e del gesto che, nel tempo, è giunta ad una maturità piena e che si manifesta chiaramente nella potenza della scala cromatica, nella leggerezza e delicatezza dei tracciati, nell’eleganza delle forme adottate. Dai dipinti di Bruno Beccaro si dipartono vere e proprie esplosioni di colore, improvvise aperture e squarci di profondità che aprono a mondi sconfinati e sconosciuti che diventano simbolo e metafora dell’ignoto e dell’inconscio. Sono paesaggi interiori, visioni dell’anima, emozioni intense e sentite espresse con rapidità e immediatezza seguendo il libero istinto, l’esperienza, la pura creatività, l’ispirazione del momento. Così facendo, colore e gesto vengono a costituire intime e suggestive atmosfere di un simbolismo ancora e sempre presente all’interno del quale, spesso, permangono tracce leggere ed evanescenti di realtà capaci di creare un ponte di comunicazione tra il visibile e il non visibile, tra spirito e materia. Leggero e raffinato il suo segno che traccia percorsi, traiettorie e variazioni strutturali dell’immagine e dinamizza lo spazio seguendo opposte e contrastanti tensioni. In queste particolari costruzioni sembra di avvertire un’atmosfera quasi musicale, una vera e propria partitura d’orchestra (Kandinskij) dove i segni e i colori, i filamenti e le controllate colature, oscillando da una parte all’altra della superficie, disegnano eleganti movenze e ritmiche tessiture. Tra le varie tecniche da lui adottate, spicca quella dell’acquarello, tecnica nobile e difficile dove non è possibile commettere errori o avere pentimenti. Pittura capace di superare la semplice visione retinica del mondo e delle cose per spingersi oltre il visibile ed entrare in profondità. La mostra che sarà introdotta e presentata dal gallerista e critico d’arte Luciano Carini, chiuderà il 4 maggio.

ORARI: feriali e festivi dalle 16,30 alla 19,30
Lunedì, giorno di chiusura

lucianocarini


Numero Corrente

Materia Solida

Nello stato solido i costituenti della materia sono legati da forze molto intense che consentono soltanto moti di vibrazione attorno a posizioni di equilibrio; Dalle avanguardie del novecento ad oggi il pensiero creativo ha trasformato la materia in un elemento magico,, talvolta disturbante, ma sempre adatto per una visione sensibile del mondo, che sia reale o immaginario.

15 Settembre 2022

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