Inutile dolore. Fatti seme di bellezza
A.V.D. Associazione Volontari assistenza Domiciliare, dal 1994 al fianco delle persone affette da malattie inguaribili, promuove la mostra d’arte contemporanea Inutile dolore, fatti seme di bellezza, a cura di Nicla Ferrari e Gaia Bertani, in programma dall’8 al 30 novembre 2025 negli spazi cinquecenteschi di Palazzo Scaruffi a Reggio Emilia. Realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio di Reggio Emilia e l’associazione culturale Gommapane Lab, l’esposizione sarà inaugurata sabato 8 novembre alle ore 17.00 con una performance musicale di Alessandra Ziveri (arpa) e Veronika Kralova (voce).
«La mostra – dichiara Giovanna Bacchini Saccani, presidente di A.V.D. – è stata pensata per poter raggiungere un pubblico sempre più ampio e diffondere, attraverso il canale dell’arte, i valori fondanti dell’associazione. Fare cultura, utilizzando varie modalità comunicative, è un dovere della società civile, soprattutto per un’associazione come la nostra che si spende quotidianamente per garantire la qualità della vita in ogni momento ed evitare così la sofferenza inutile.
Attraverso una cura competente e puntuale, l’ascolto, l’atteggiamento empatico, la vicinanza… si possono generare relazioni così potenti e profonde che regalano semi di bellezza, di aiuto umano, e creano legami straordinari che arricchiscono la vita».
Il percorso espositivo comprende oltre venti opere tra dipinti, disegni, fotografie, installazioni, sculture, arte digitale e fiber art, realizzate da 18 artisti contemporanei, molti dei quali originari del territorio di Reggio Emilia o ad esso legati: Marco Arduini, Veronica Barbato, Francesco Barbieri, Milena Buzzoni, Ivan Cantoni, Massimo Canuti, Francesca Catellani, Emanuela Cerutti, Davide Dall’Osso, Cristina Davoli, Nicla Ferrari, Mirko Frignani, Rossella Grasselli, Cristina Iotti, PAMCOC + Matteo Beltrami, Marika Ricchi, Giovanni Sala, Domenico Scolaro. Alcuni lavori sono inediti e pensati per l’occasione, altri sono stati selezionati dal portfolio di ogni autore in quanto vicini a tematiche legate all’ascolto, al sostegno e alla cura.
«Ne emerge così – dichiara Nicla Ferrari, curatrice della mostra insieme a Gaia Bertani e presidente dell’associazione culturale Gommapane Lab – un’opportunità preziosa e concreta per sottolineare quanto l’arte sia vicina al tema del dolore e come possa trasformarsi in risposta esteriorizzante e terapeutica: nell’atto creativo, che diventa necessità primaria, così come nella fruizione, quando la bellezza riesce a superare invisibili barriere emotive e culturali trasformandosi in consolazione e comunicazione».
Si legge nel testo critico di Ivan Cantoni che accompagna la mostra: «Marco Arduini, Francesco Barbieri, Ivan Cantoni, Domenico Scolaro lavorano in continuità la pittura e la scultura del secondo dopoguerra nelle loro grandi direttrici: la figurazione, l’astrazione e l’informale. Francesca Catellani, Mirko Frignani, Giovanni Sala proseguono la grande rivoluzione concettuale, introdotta dalle neoavanguardie, che ha spazzato via l’armamentario classico dei pittori e degli scultori, per aprire la strada alle installazioni, alla dimensione performativa, all’impiego integrato di fotografia, video, happening ed azione teatrale (più o meno pianificata). Matteo Beltrami, Ivan Cantoni, Massimo Canuti, Emanuela Cerutti, Cristina Davoli, Rossella Grasselli, Cristina Iotti raccolgono e sviluppano la riscoperta dalla pittura e del processo tecnico-materiale del fare artistico, introdotto prima dalla Transavanguardia, poi dalle diverse linee della Nuova Figurazione, fra gli anni ’90 e i primi 2000. Nicla Ferrari e Marika Ricchi impiegano oggetti prodotti con raffinata manualità in contesti concettuali, contaminando fra loro le due anime – spesso contrapposte – della contemporaneità. Altri, come Milena Buzzoni, Davide Dall’Osso, PAMCOC, sviluppano progetti profondamente diversi fra loro, dando espressione a una sorta di “nomadismo” tipico di molta arte colta del nostro tempo, che esplora territori eterogenei sul piano delle modalità di realizzazione (dalla materia, alla scrittura, al digitale), ma spesso accomunati da pensieri, idee, atmosfere affini».
L’esposizione, realizzata con il patrocinio di Provincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia, Ausl di Reggio Emilia, Comprehensive Cancer Center, Ordine degli Psicologi della Regione Emilia-Romagna, Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Reggio Emilia, Unione Terra di Mezzo, Comune di Castelnovo di Sotto, CSV Emilia, Federazione Cure Palliative e il sostegno di Adorno, Assicoop Emilia Nord, Emil Banca, Depurtecnica Impianti, Depurtecnica Servizi, Energee3, Lovemark, Moss, Onoranze funebri Cavazzoni, Speroni Water Pumps,Termoidraulica Bernazzali Valseno, sarà visitabile nei seguenti giorni e orari: sabato, domenica e 24 novembre ore 10.00-12.30 e 15.00-19.00. Ingresso gratuito.
Catalogo disponibile presso Palazzo Scaruffi con prefazione di Giovanna Bacchini Saccani, testi di Nicla Ferrari e Ivan Cantoni e documentazione fotografica delle opere esposte.
È previsto un calendario di eventi collaterali: 11 novembre, ore 17.00, incontro con il professor Ivan Cantoni, direttore della Biblioteca Maldotti di Guastalla, sul tema Il povero nell’iconografia di San Martino – Immagini del corpo sofferente tra la fine del Medioevo e la piena Modernità; 16 novembre, ore 17.00, conferenza del professor Sandro Spinsanti, esperto in bioetica, sul tema L’ascolto che guarisce; 27 novembre, ore 17.00, incontro con Padre Arnaldo Pangrazzi, docente di Pastorale sanitaria, sul tema La vita… Mosaico di speranze.
Per informazioni: www.avdreggioemilia.org, www.gommapanelab.it.
A.V.D. Associazione Volontari assistenza Domiciliare nasce nel 1994 per volere del dott. Denis Saccani, un medico di famiglia che alla fine degli anni ’80 inizia ad occuparsi di cure palliative e, alcuni anni dopo, dà vita all’associazione. A.V.D. è impegnata da allora nell’assistenza a domicilio delle persone affette da patologie inguaribili in fase avanzata di malattia, in tutto il distretto sanitario di Reggio Emilia e nei comuni limitrofi, in regime di convenzione ed in rete con l’Ausl ed il Comune. Offre la presenza di volontari formati e selezionati secondo le linee guida nazionali del volontariato in cure palliative, servizio d’igiene gratuito quando la persona malata perde l’autonomia, supporto alle persone in lutto compresi i bambini, presenza quotidiana presso il Day Hospital oncologico del CORE, laboratorio creativo rivolto a chi sta vivendo momenti difficili della vita (legati a malattia/perdita), percorsi di arte-terapia rivolti a malati oncologici, persone in lutto, familiari sottoposti a gravose assistenze (caregiver) e tante iniziative formative e culturali rivolte alla cittadinanza alle scuole. Per informazioni: www.avdreggioemilia.org.