In-Leaf | a cura di Alessandra Redaelli
PUNTO SULL’ARTE festeggia l’autunno con IN-LEAF, una mostra imponente, accesa di colori infuocati. La galleria ha invitato diciassette dei suoi artisti a raccontare la loro idea dell’autunno, stagione controversa, pervasa di nostalgia e di voglia di rinascita, e ne è uscito un canto corale affascinante, mai prevedibile, dove l’incendio delle foglie è solo una delle interpretazioni possibili.
Il paesaggio e l’urban landscape dominano, con le atmosfere mistiche e solenni di Jernej Forbici, con il foliage newyorkese di Claudio Filippini, ma anche con le nostalgie mitteleuropee di Nicola Nannini, con i cieli liquefatti di Luca Gastaldo, con le vedute romane di Mauro Reggio e con le città squadernate e svelate di Tomàs Sunyol. Lo sguardo di Raffaele Minotto e quello di Matteo Massagrande ci invitano ad addentrarci dentro luoghi segreti, dove l’autunno è vento impetuoso e mistero. Solo due le figure femminili: una Maiko di Tom Porta, colta nel gesto di negarci il viso e di fuggire dentro un bosco di foglie infuocate, e una fanciulla di Silvio Porzionato, che invece ci ipnotizza con il suo sguardo trasparente. La natura morta è alchechengi infuocato per Ottorino De Lucchi, impeccabile danza di rose e di papaveri per Paolo Campa e sapore di zucchero e nostalgia per Roberto Bernardi. Mentre Eric Roux-Fontaine e Brian Keith Stephens ci incantano l’uno con un volo gioioso di libri come uno stormo di uccelli e l’altro con la grazia austera e senza tempo di due ghepardi in un gioco tra figurazione e astratto. Solo due le sculture: entrambe bronzi. Quella di Alex Pinna ci racconta la simmetria di un abbraccio che sa di addio, quella di Simone Benedetto l’anima selvatica di un bambino che porta dentro di sé il coraggio di un leone.