Contemporary Art Magazine
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n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Luigi Boille: Le Baroque

La Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno rende omaggio all’artista Luigi Boille, protagonista tra i maggiori dell’Informale europeo. La nuova mostra al CIAC di Foligno (Centro Italiano Arte Contemporanea) “Luigi Boille: Le Baroque”, a cura di Italo Tomassoni, sarà visitabile dal 18 maggio al 29 giugno 2025.
Il CIAC presenta oltre 40 opere dell’artista: un’attenta selezione di 24 grandi opere che documentano l’attività di Luigi Boille dagli anni ’50 ai ’70 e dodici opere su carta degli anni ‘50/’60. La ricerca di Boille è stata sempre originale e stimolante, ma anche fedele a una cifra stilistica ben precisa ed inconfondibile. Una pittura di colori e segni sempre vitali e guizzanti.
La mostra è promossa e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, grazie alla diretta collaborazione con l’Archivio Boille di Roma e con la Ronchini Gallery di Londra. L’organizzazione è realizzata con Maggioli Cultura e Turismo.
L’inaugurazione si terrà sabato 17 maggio 2025, alle ore 18.

La mostra, incentrata sul barocco contemporaneo, ricostruisce, attraverso una serie dettagliata di fatti largamente documentati, le diramate, intrecciate e per molti versi sorprendenti ragioni per le quali la pittura di Boille è stata definita, anche dallo stesso artista, “barocca”.
Boille esordisce con un linguaggio vicino alle formulazioni europee dell’Informale e si evolve rapidamente su immagini particolarissime che colpiscono a Parigi l’attenzione del critico e saggista Pierre Restany e, soprattutto, del critico e collezionista Michel Tapié che lo coinvolge nelle più importanti mostre della sua “Morphologie Autre” in Francia, Usa, Italia e Giappone, qui con il Gruppo Gutai di Sozo Shimamoto.

Il curatore Italo Tomassoni: «Confluiscono, nella trama critica che attraversa il corpus delle opere di Boille e che delinea la vicenda di un linguaggio che ha segnato una parte cospicua di storia dell’arte degli anni ‘60, il periodo “barocco” di Fontana risalente agli anni Trenta, le teorizzazioni di Michel Tapié sulla “Morphologie Autre” e sul “Baroque Ensembliste” del ‘63; l’attività dell’International Centre of Contemporary Art (ICAR) di Torino; un saggio storico del curatore pubblicato a Roma nel 1962 con le Edizioni dell’Ateneo dal titolo “Per una ipotesi Barocca”».

Per informazioni: www.ciacfoligno.it

Sara Stangoni


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