Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Di vento leggero – Alessandro Spadari

La galleria Fabbrica Eos presenta, nel suo spazio di Viale Pasubio 8/a, dal 15 maggio al 14 giugno 2025 la mostra personale di Alessandro Spadari dal titolo Di Vento Leggero

In mostra una serie di lavori nuovi che l’artista milanese ha realizzato negli ultimi dodici mesi, continuando la sua ricerca sul tema del paesaggio e del viaggio.
Pur restando fedele alla sua personale cifra stilistica, ben riconoscibile, in queste nuove opere si apre a nuovi colori, a una luminosità più calda, più “disturbante”; pennellate soffuse che riverberano la luce e respingono le ombre. Il racconto pittorico si fa più sfuocato, forse veramente smosso dal vento che sembra intorbidire l’aria del meriggio estivo, si segna di tracce decise e punti che l’artista realizza usando le pitture spray. E piove dalle colature, da un tirar-di-vento che smuove.
Un vento leggero, dunque, che ci apre a nuove prospettive e che scolpisce nuove forme, nuove presenze nel paesaggio, ma costanti nell’opera di Spadari, che possono ricordare architetture, che raccontano di memorie lontane ma ancora vive, che danno pace all’anima dell’artista e dello spettatore, che si perde in blu elettrici e rosa irreali, dove la natura e la sua materia deflagra tra colori e poesia.
L’artista non cerca nel dipinto una risposta, ma vi rovescia dentro tutta una serie di quesiti. Così si spiegano gli stadi successivi delle stesure, delle coperture, delle colate, delle accensioni.
“Io credo e lo spero anche per chi si trovi davanti ad una mia opera, che questa susciti passioni ed emozioni come lo si può intendere parlando di poesia”. Questo aspetto lirico da sempre dichiarato dall’autore è forse la componente fondante di tutta la sua idea di pittura, che tende al sublime romantico, trasfigurando il paesaggio reale in un paesaggio dell’anima e il viaggio in uno spostamento anzitutto interiore.
Le sue opere sono come sospese in uno spazio-tempo indefinito ed è ciò a renderle eterne ed universali; la scrittrice Gabriella Greison, in un breve testo dedicato alle opere dell’artista dice: “I quadri di Alessandro Spadari per me rappresentano l’orizzonte. L’orizzonte si sposta sempre. Perché nasce dagli occhi di chi lo guarda. Per questo motivo può benissimo essere considerato umano. […] Ce n’è uno di orizzonte, per ciascuno di noi. Basta cercarlo”.

Alessandro Spadari
Nato a Milano nel 1969, si diploma all’Accademia di Belle Arti nel 1997.
È docente di ruolo di pittura a Milano all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Già dagli anni di studio inizia a dipingere e ad esporre in alcune mostre collettive. Il lavoro dei primi anni si sviluppa su una ricerca materica, con l’utilizzo di garze imbevute nel gesso dalla possente forza cromatica e segnica, che culmina nel 1999 con la prima personale dell’artista a Milano. Subito dopo intraprende la ricerca sul paesaggio, che caratterizza il suo lavoro più maturo e per il quale è conosciuto. Un lavoro pittorico che tramite la sovrapposizione di strati di colore diluiti evoca l’emozione di paesaggi inventati che vanno verso l’astrazione lirica.
Numerose le mostre dal 2004 in Italia e all’estero. Dal 2008 inizia una nuova serie di opere pittoriche dove “appare” un elemento figurativo, delle grandi navi mercantili si stagliano come sculture della Natura, nelle luci rarefatte dei paesaggi. Un elemento, una presenza, che torna natura, ossessivamente, o muta nella statica figura della nave, e che nella mostra/progetto “Chiamatemi Ismaele” del 2017, prende la forma di un veliero che si staglia, epico, in nuovi cromatismi.

Fabbrica Eos viene fondata a Milano all’inizio degli anni ’90. Giancarlo Pedrazzini, dopo l’esperienza presso una nota galleria milanese, intraprende il percorso autonomo nell’intento di promuovere gli artisti all’esordio guidato dall’istintuale teoria dell’importanza dell’‘incontro’ e dalla convinzione che l’arte arrivi ad uno stadio maturo grazie alla complicità e allo scambio tra gallerista e artista. La galleria non segue una linea dogmatica nella ricerca di nuovi artisti, piuttosto un’idea: “l’Arte è 5 minuti più avanti da adesso”. A questo concetto alludeva anche “20 anni o 5 minuti”, titolo di alcune esposizioni del 2013 con cui la galleria ha celebrato due decenni di attività: le mostre presentavano opere più e meno recenti di tutti gli artisti scoperti nel tempo e suggerivano riflessioni e letture trasversali sull’evoluzione dei vari percorsi. Fabbrica Eos ha infatti il piacere di aprire il curriculum mostre di numerosi artisti ancora attivi nel panorama dell’arte contemporanea. Fin dall’inizio si distingue per l’attenzione riservata ad artisti emergenti e per l’apertura nei confronti di ogni campo della creatività, dal design alla fotografia, dalla musica alla pubblicità. A marzo del 2019 la galleria ha aperto un secondo spazio espositivo a Milano, con una vetrina illuminata fino a sera dove si alternano mostre personali e collettive, di fronte alla sede di Fondazione Feltrinelli e Microsoft in uno dei quartieri più in crescita della città. A dicembre 2021 e 2022 in occasione della settimana dell’arte di Miami ha organizzato mostre d’arte all’interno dell’Istituto Marangoni Miami.

La mostra è realizzata con la complicità di:
FRANGIMARE Ville e suite nel cuore delle Eolie – www.frangimare.com

Roberta Villari


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