Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Mostra Antologica
MARINA VIRDIS
 pittrice botanica

Mostra Antologica

MARINA VIRDIS
 pittrice botanica
A cura di Leda Cardillo Violati, Gabriella Ferrauto Terzi, Massimo Gobbi

Inaugurazione 7 marzo 2025 ore 18.00

Spazio Arti Floreali

Vicolo della Campanella 42 – Roma

Fino al 30 marzo 2025

Venerdì 7 marzo 2025 alle ore 18.00, lo Studio Arti Floreali presenta, nel suo Spazio Arti Floreali, la mostra antologica dedicata a Marina Virdis (1950-2023), “pittrice botanica” ma anche ricercatrice, attivista sociale, scrittrice e giornalista, insegnante e divulgatrice, già insignita nel 1999 della Silver Gilt Medal e nel 2000 della Gold Medal della prestigiosa Royal Horticultural Society e nel 2002 della Margaret Granger Memorial Silver Bowl della SBA (Society of Botanical Artists).

In mostra 35 tavole dalle quali traspare la stessa energia generata dalla natura: i suoi soggetti, spesso piante e fiori della sua terra natale – la Sardegna -, sono dipinti esclusivamente dal vivo realizzando veri e propri ritratti di “superba raffinatezza e complessità compositiva”, come sottolinea Lucia Tongiorgi Tomasi, storica dell’Arte dell’Università di Pisa.

La mostra e il catalogo sono curati da Leda Cardillo Violati, Gabriella Ferrauto Terzi e Massimo Gobbi: in catalogo, disponibile in galleria ed edito da Artemide, i contributi di Lucia Tongiorgi Tomasi, Lucilla Carcano, Milena Casadei, Aurora Tazza, Leda Violati e Valeria Virdis.

Come scrive Lucia Tongiorgi Tomasi nel testo in catalogo: «Difficile andare con la memoria a quando l’arte botanica contemporanea abbia mosso i primi passi in Italia, stimolata dalle felici esperienze della tradizione anglosassone-statunitense. Fu l’esposizione Flowers in Art from East and West allestita nel 1979 presso il British Museum di Londra ad attestare come i fiori, al di là della tradizione decorativa che hanno sempre rivestito, si fossero imposti fin da tempi remoti nella tradizione figurativa occidentale e orientale, costituendo un soggetto autonomo e autosufficiente sotto il profilo estetico. In Italia la questione se esistesse o meno un’ ‘arte botanica’ risultò più ostica da accettare in un clima ancora accademico, dove il rapporto tra ‘arte’ e ‘scienza’ incontrava non poche perplessità e perfino resistenze. Due fenomeni, d’altra parte strettamente interconnessi, hanno portato, anche a seguito delle influenze di altri paesi, alla nascita e all’affermazione dell’arte botanica italiana: lo studio e l’analisi critica perseguiti fin dagli anni Ottanta su alcuni antichi erbari dipinti e la ‘riscoperta’ di grandi artisti del passato che avevano tratto ispirazione dal mondo vegetale (in particolare Jacopo Ligozzi e Giovanna Garzoni) e, sulla scia del londinese Royal Botanic Gardens di Kew, l’organizzazione di corsi di pittura botanica condotti nell’Orto Botanico di Roma dove insegnarono fin dai primi anni Novanta la pittrice e giardiniera tedesca Henrike Berg Panà e il pittore Luca Palermo. A questa precoce e originale esperienza partecipò attivamente anche Marina Virdis, nella convinzione che il mondo vegetale potesse costituire materia sufficiente per esprimere il proprio mondo poetico. In Marina, la lettura e l’interpretazione del mondo naturale costituiva non solo il riflesso di una profonda e sincera sensibilità per l’ambiente, ma soprattutto l’amore per la sua Sardegna dove, dopo tante peregrinazioni, era voluta ritornare definitivamente, pur rimanendo in continuo contatto con il panorama culturale internazionale. Lo stile di Marina Virdis è dunque il frutto di una sincera vena istintiva e di una profonda competenza sulla flora mediterranea, ma anche di un indefesso esercizio di sperimentazioni compositive, grafiche e cromatiche che esprimono un linguaggio stilistico personalissimo che, aborrendo formule ripetitive, varia in ciascuna tavola a seconda dello specifico reperto vegetale che ha attratto il suo interesse e mosso la sua fantasia.»

BIOGRAFIA
Marina Virdis nasce a Selargius, in provincia di Cagliari, nel 1950. Fin da giovanissima inizia a dipingere sotto la guida del maestro Carlo Contini mentre frequenta l’Istituto D’Arte a Oristano dove si diploma nel 1967. Nel 1968 consegue l’abilitazione all’insegnamento di Storia dell’Arte e Disegno; nel 1969 si trasferisce a Roma dove prosegue i suoi studi all’Accademia di Belle Arti diplomandosi nel 1973. Inizia poi la libera professione, nel settore della comunicazione, collaborando anche come giornalista a periodici e quotidiani. Dal 1973 al 1989 si occupa intensamente di editoria nel Movimento delle Donne, facendo parte, come consulente di comunicazione, della Commissione Nazionale delle Pari Opportunità, appena istituita. Il suo forte impegno sociale, soprattutto per i diritti delle donne e la parità di genere, la porta inoltre a collaborare attivamente con la rivista femminista “EFFE”. Nel 1989 decide di andare in Scozia dove rimane per due anni e diviene membro della comunità spirituale internazionale Findhorn Foundation dedicandosi ai temi dell’arte e della natura. Da allora Marina si dedica alla pittura botanica. Nel 1992 torna a vivere in Sardegna dove continua l’attività professionale come consulente di comunicazione e pubbliche relazioni, promuovendo progetti per sostenere l’arte e la cultura ambientale e dedicandosi anche all’attività didattica e alla ricerca artistica. Nel 1999 a Londra le viene assegnata la Silver Gilt Medal della prestigiosa Royal Horticultural Society e nel 2000 la Gold Medal. Nel 2001 espone nella mostra Italia Botanical Art Today presso l’Istituto Italiano di Cultura di Washington DC; nel 2002 le viene assegnata la Margaret Granger Memorial Silver Bowl della SBA (Society of Botanical Artists). Espone in varie mostre collettive in Italia e all’estero tra cui, oltre alla regolare partecipazione a quelle organizzate a Londra dalla RHS, quella dell’Orto Botanico di Chicago, a Washington, quella dell’Istituto Italiano di Cultura e quella della Collezione Sherwood al Museo di Storia Naturale-Smithsonian Institute. Nel 2010 si trasferisce definitivamente a Cabras, nel Campidano Oristanese; scompare nel gennaio del 2023. Opere di Marina Virdis sono presenti in collezioni internazionali sia pubbliche sia private tra cui la Lindley Library RHS, lo Hunt Institute Mellon University di Pittsburg e la Shirley Sherwood Collection di Londra.

Studio Arti Floreali è una Associazione Culturale senza fini di lucro che si propone di diffondere la conoscenza e la cultura del fiore e della natura verde in genere, sollecitando una maggior sensibilità all’ambiente e alla difesa del patrimonio vegetale e artistico che ci circonda. Per raggiungere i propri obiettivi promuove ricerche e studi, ospita mostre e manifestazioni sull’argomento, organizza corsi, seminari, conferenze e visite guidate.

INFO

MARINA VIRDIS

pittrice botanica

A cura di Leda Cardillo Violati, Gabriella Ferrauto Terzi, Massimo Gobbi
Catalogo a cura di Leda Cardillo Violati, Gabriella Ferrauto Terzi e Massimo Gobbi; testi di Lucia Tongiorgi Tomasi, Lucilla Carcano, Milena Casadei, Aurora Tazza, Leda Violati e Valeria Virdis –
Artemide Edizioni – disponibile in galleria


Inaugurazione 7 marzo 2025 ore 18.00
Fino al 30 marzo 2025
Orari: dal mercoledì alla domenica ore 16.00 – 19.30

Spazio Arti Floreali

Vicolo della Campanella 42 – Roma
studioartifloreali@gmail.com

ROBERTA MELASECCA

Roberta Melasecca è architetto, curatrice indipendente ed esperta in comunicazione per l’arte e l’architettura. Ha diretto per cinque anni lo spazio Interno 14 a Roma, è titolare di un ufficio stampa per l’arte - Melasecca PressOffice - e di uno studio di mecenatismo interdisciplinare - Interno 14 next - con i quali cura e organizza mostre, eventi e premi. Segue il lavoro e le ricerche di numerosi artisti e promuove progetti curatoriali in Italia e all’estero, collaborando con diversificate realtà culturali. Dal 2019 con Interno 14 next è entrata a fare parte del progetto The Indipendent della Fondazione MAXXI, dedicato agli spazi indipendenti, ed è Ambasciatrice del Progetto Rebirth Terzo Paradiso di Cittadellarte - Fondazione Pistoletto ONLUS. Opera da molti anni nell’ambito dell’arte partecipata, adottando un modello di lavoro orizzontale che coinvolge artisti, diversi operatori culturali e le comunità locali.


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