Erotismi tra Utopia e Distopia II
Mostra: EROTISMI TRA UTOPIA E DISTOPIA II
Artisti: Leo Carreño, Hakan Erdogan, Ruben Fabbri, Andy Flipegg, Johannes C. Gerard, Werther Germondari, Michael Knoten, Silvia Marcantoni Taddei.
Questa mostra vuole offrire un piccolo viaggio attraverso gli intricati regni del desiderio umano, dove i confini tra utopia e distopia si confondono e la sensualità si intreccia con l’incertezza. Opere che esplorano la dicotomia dell’erotismo: una forza allo stesso tempo bella e inquietante. Dai paesaggi idealizzati del piacere utopico alle ombre del controllo distopico, questa mostra vuole approfondire la complessità dei nostri istinti più primordiali. Un delicato equilibrio tra liberazione e costrizione, piacere e pericolo. Temi provocatori, per sfidare le norme sociali e riflettere sul profondo impatto dell’erotismo sulla psiche umana. Che tu sia attratto dalle visioni euforiche dell’utopia o dagli echi inquietanti della distopia, questa mostra invita ad impegnarsi in un dialogo che trascende i confini e approfondisce l’essenza del desiderio umano.
Leo Carreño (Bogota, Colombia, 1979) è un video artista, fotografo, scultore e tassidermista (noto come Dr.-Xikaria). Ha studiato produzione cinematografica e sviluppato il suo lavoro artistico sulla biologia, l’emergere di politiche ambientali e l’uso del movimento corporeo attraverso elementi come la messa in scena, l’ibridazione di piante vive con anatomie, danza contemporanea e performance. La sua ricerca artistica si è sviluppata negli ultimi 12 anni attraverso esperienze interdisciplinari, come la direzione artistica e la videoarte per spettacoli di danza contemporanea.
Rubén Fabbri (Cuuahtemoc, Città del Messico, Messico, 1992). “L’utopia è un’esplorazione della riformulazione del corpo erotico e della decostruzione del sesso gay; si concentra su momenti di sessualità omosessuale, direttamente e canonicamente smantellando l’estetica imposta dal porno gay. Riformula il corpo, l’atto sessuale e l’erotismo in un’opera audiovisiva che cerca di generare un’atmosfera contemplativa, intima, effimera e volatile, come interpretazione del piacere”.
Andy Flipegg (Latina, 1979) trascorre l’infanzia a Napoli per poi trasferirsi a Roma dove ancora oggi vive e lavora oscillando tra operatore di film porno e passione per la fotografia erotica. Nelle sue opere la visione dei corpi enta di miscelare dettagli e sensazioni, erotismo e pornografia, cercando di emanare una sensazione erotica al limite dell’esplicito.
Johannes C. Gerard (Colonia, Germania, 1959) Artista di nazionalità tedesca e olandese, ha studiato alla School of Printmaking and Design di Colonia, in Germania, e alla Dun Laogharie School of Art and Design di Dublino. Durante la sua carriera artistica ha vissuto e lavorato in molti paesi. Attualmente vive a Berlino e L’Aia. Dal 1981 partecipa a mostre, progetti, video/film in tutto il mondo. Nel 2007 la fotografia, l’installazione e la stampa sono diventate le sue discipline predilette, poi nel 2012 realizza le prime installazioni video e nel 2014 i primi video e alle arti performative.
Werther Germondari (Rimini, 1963) Artista visivo, performer e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge dai primi anni ottanta una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali internazionali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.
Hakan Erdoğan (Adana, Turchia, 1993). “Fetish della trasformazione; piacere sessuale provato verso le persone che si sono trasformate in un oggetto o qualcosa che raffigura un oggetto. Un lavoro sperimentale che ti porta nel mondo magico e luminoso di Maria e nel piacere oggettivo della luce”.
Micheal Knoten (Fratiskovy Lazne, Repubblica Ceca, 1984) lavora come operaio nella produzione del metallo. Si dedica alla creazione artistica dall’infanzia. “Nel corso della mia vita, ispirato dall’ambiente circostante, ho iniziato un percorso artistico sinceramente misantropico, che esplora i lati oscuri dell’anima umana”. Da oltre dieci anni si dedica alla fotografia digitale e alla grafica, seguendo i principi del pittorialismo. Ha realizzato molte mostre personali, e ha al suo attivo molte collaborazioni audiovisive per band di metal estremo.
Silvia Marcantoni Taddei (Genova, 1994) compirà 30 anni lo stesso giorno di Cicciolina, il 26 novembre. Ha fondato nel 2019 il duo multimediale AnimaeNoctis con suo marito Massimo Sannelli (1973). Il suo lavoro filmico, fotografico, musicale, performativo e pornologico è la sua biografia. Le sue immagini sono il quinto capitolo del progetto Silvia Overcomes Depression: cinema erotico, fotografia, performance. La guarigione è la presenza più evidente: ogni foto del 2024 è un dittico, perché contiene la foto del periodo depressivo 2018. La nudità è parte della guarigione stessa.