Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

SERENDIB -SERENDIPITY I Rome Art Week

SERENDIB, antico nome attribuito allo Sri Lanka, viene menzionato nella favola scritta dal poeta persiano sufi Amir Khuùsrow nel 1300bnella sua raccolta “Hasht Behesht”(Gli otto paradisi). Fu tradotta in italiano da Cristoforo Armeno per le stampe di Michele Tramezzino a Venezia nel 1557. Horace Walpole lesse la storia di Cristoforo Armeno e la tradusse in inglese, “Three princes of SERENDIP” per poi successivamente coniare la parola SERENDIPITY nel 1754, termine che sta ad indicare la capacità di scoprire la verità per caso, basandosi sull’interpretazione di indizi, tracce, una meaningful coincidence, una piacevole sorpresa, una fortuna insperata, une sorta di aubaine…
DuminDa, scultore, o le fil rouge da SERENDIB a SERENDIPITY….

SPAZIO I DuminDa I Art Studio

Nato nello Sri Lanka, a Balapitiya, in un villaggio lambito dal fiume Madu Ganga e dall'Oceano Indiano, cullato da energie ancestrali e da suggestive tradizioni, al cospetto di una Natura ancora sovrana, DuminDa, forte del suo percorso formativo e spirituale, inizia un lungo viaggio, ricco di coincidenze significative, cambiamenti di carriera, e piacevoli imprevisti, che lo porterà, a partire dal 1998, da Colombo a Seul, da Milano a Lussemburgo, da Parigi a Milano. Dopo una formazione accademica a Parigi con il Maestro Philippe Seené, preceduta da stages estivi presso la Kunstakademie, a Trevi e Beaux -Arts, elabora un suo stile ed affina sue tecniche particolari, come quella dei PAPER MOODS, realizzati con il découpage -collage, ritagli di giornale assemblati con una piacevolissima estetica, esaltata dall'esotismo dell'alfabeto cingalese, con il quale ricompone storie ed immagini, in una nuova logica ed armonia di segni, collezione, questa già iniziata da prima, in una versione più' stilizzata, "alla Giacometti"( scultore che scoprira' solo anni dopo). Come in un "tangram", l'artista scompone e ricostruisce frammenti di pensieri, pigmenti di colore, momenti di vita, presenti o passati, plasmando forme del suo immaginario e modelli reali, liberamente reinterpretati. Inconfondibili le sue opere in gesso, murali o auto-portanti/ totems, con patine stratificate e sovrapposte, lavorate con la tecnica del "froissé", pennellate d'oro, per una "texture"organica, a colata di lava, con effetti metallo/legno, una consistenza che confonde anche i conoscitori d'arte, "is this bronze?". Sbalzi materici e superfici torturate, per visi e corpi, straordinariamente umani. Affascinato dagli affreschi della rocca di Sigiriya( 400d.C.), magico sito archeologico dello Sri Lanka, DuminDa se ne ispira per sperimentare anche le tinture vegetali. Eclettico e creativo, poco incline alla comunicazione verbale, poeta del visivo, crea spontaneamente, senza malizia, fuori da ogni schema, moda o corrente, creando opere tridimensionali, ispirandosi a sentimenti e sensazioni, vibrazioni mistiche, sfumature e ricordi. "Swinging" tra Oriente ed Occidente, tra il magico ed il fiabesco, con stili sempre divers, DuminDa segue solo il suo istinto, il battito scandito dalla sua musica interiore, l'ispirazione del momento, i suoi stati d'animo, MOODS, per condividere un bene dello spirito, il mantra di una meditazione. Per DuminDa, Art is definitely a kind of meditation.


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1 Marzo 2024

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