Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Gaetano Fiore – Bosco nel Bosco

Dal 2 al 22 agosto 2024 Casa Esagono di Vittorio Giorgini a Baratti (LI) ha ospitato la mostra dell’artista Gaetano Fiore “Bosco nel bosco” voluta e organizzata da Marco Del Francia, Presidente di B.A.Co.
Grande ed entusiasta partecipazione di pubblico (più di 700 visitatori) sensibile e interessato alle opere di Fiore e anche di numerosi addetti ai lavori colpiti dalla perfetta simbiosi e magica alchimia tra dipinti e spazi sia interni che esterni, riuscita sintesi tra le varie forme espressive che avrebbe certo fatto piacere al visionario architetto fiorentino.
Le 67 icone dell’artista Gaetano Fiore, ispirate al primo libro dello Stundenbuch di Rainer Maria Rilke “Vom mönchischen Leben” hanno costituito il nucleo dell’esposizione, vi era poi una sezione dedicata alle grafiche e alle copertine di libri che riproducono quadri di Fiore o loro particolari e, sulla terrazza, si è inoltre potuto ammirare il prototipo della scultura “Alberi amanti” che Fiore intende in futuro realizzare su più larga scala come omaggio a Vittorio Giorgini e all’associazione B.A.Co.Durante la presentazione al vernissage del 2 agosto, il germanista Andrea Petrai, che già nel 2015 al MAD di Würzburg introdusse la personale di Fiore “Stimmen in Farbe”, parte della quale è stata riproposta nello scrigno-alveare di Casa Esagono, ha così chiarito il nesso tra pittura e letteratura:

“Ciascuna opera scaturisce dalla lettura emozionale di una parola, una rima, talora un’intera lirica ell’autore praghese di lingua tedesca. All’immediatezza dell’impressione destata dal suono, segue lo studio meticoloso di Gaetano Fiore, abile artigiano ed esperto maestro, che la contiene e riassume nella combinata intensità di forma e colore.L’icona è in pittura ciò che il verso è in poesia: parte per il tutto.Come finestra aperta sul tempo, essa cristallizza e sublima nello spazio tracce di eternità, la sacralità irripetibile di ogni significativo momento che “dura quanto un sorriso”. Se il verso coglie infatti l’evento o un suo accenno per risparmiarlo alla sua inevitabile decadenza e sublimarlo in una forma che lo perpetui, l’icona individua un particolare, lo isola dal grande quadro, lo sgrana poi sotto una lente capace di indagarne financo l’invisibilità e lo legittima infine a mondo in sé. Il dettaglio diventa quindi universo incontaminato da esplorare col cuore di chi sa affidarsi alla magia di luce e buio. In ascolto e contemplazione”.Durante la presentazione al vernissage del 2 agosto, il germanista Andrea Petrai, che già nel 2015 al MAD di Würzburg introdusse la personale di Fiore “Stimmen in Farbe”, parte della quale è stata riproposta nello scrigno-alveare di Casa Esagono, ha così chiarito il nesso tra pittura e letteratura:

Il curatore della mostra al MAD, Michael Koller, è intervenuto in video per manifestare la propria soddisfazione per la scelta di un luogo espositivo così suggestivo, immerso nella natura e nella storia; la voce dell’attore Francesco Ruotolo ha magistralmente interpretato i titoli delle icone per favorire e potenziare l’ascolto durante la visita; il giovane pianista Marco Fiore ha accompagnato i visitatori con brani evocativi tratti dal repertorio di un inedito Duke Ellington; la storica dell’arte Noemi Gasperini ha tenuto le fila dell’insieme.

Gaetano fiore

Gaetano Fiore nasce il 3 novembre 1960 a San Giorgio a Cremano (NA). Dal 1979 al 1984, ancora studente all’Accademia di Belle Arti di Napoli, cura le scenografie di alcune rappresentazioni del gruppo teatrale d’avanguardia Libera Scena Ensemble, diretto da Gennaro Vitiello. Parallelamente, nello stesso periodo, Fiore si forma accanto a importanti scultori e pittori napoletani: Lidya Cottone, Aulo Pedicini e Renato Barisani (quest’ultimo cofondatore del "Gruppo Napoletano Arte Concreta”). Dalla metà degli anni ottanta Fiore si dedica totalmente a una pittura analitica, prima attraverso un'espressione pittorica che trasfigura la realtà e successivamente, nel concreto, a una metabolizzata trascendenza più Rothkiana alla quale egli perviene anche grazie all'incontro con Salvatore Emblema. Nel 1987 Gaetano Fiore espone la sua prima mostra personale a Parigi. Dal 1990 in poi l'artista intraprende una ricerca meticolosa sull'astrazione dedicandosi allo studio analitico di forme pure seguendo idealmente la scia di Hans Arp e Alberto Magnelli. Negli anni novanta Fiore si riavvicina al teatro e fa la conoscenza di Paolo Puppa, docente di Storia del Teatro alla Ca’ Foscari di Venezia. Alcuni scritti di quest'ultimo fungono da presentazione alle numerose personali di Fiore allestite in Germania dal 1998 al 2015 e a quella del 2008 in Costa Azzurra. Le frequentazioni dell’arte contemporanea in Germania lo portano poi alla collaborazione con il MAD (Baviera), diretto da Jürgen Lenssen, sino a culminare in uno dei più importanti progetti espositivi “Stimmen in Farben” nelle suggestive sale del Dom Museum di Würzburg. La passione per la musica di autori francesi, in particolare quella di Olivier Messiaen, così come per il free jazz di Cecil Taylor e Bill Dixon, dà impulso alla realizzazione di alcuni grandi progetti espositivi allestiti a San Vincenzo (LI) nel 2010 e a Lecco nel 2012. Recenti ed importanti mostre hanno visto Fiore a Milano con l’installazione MostreAlCubo al PACTA 2022, a Portogruaro (VE) con opere concrete e di carattere spirituale 2023. Mostre personali imminenti sono previste per il 2024 e ospiteranno la sua produzione pittorica alla Casa Esagono di Vittorio Giorgini a Baratti (LI) e nelle ville vesuviane di San Giorgio a Cremano (NA), sua città d’origine. Le frequentazioni con visual artists e musicisti del calibro di Rob Mazurek, Attilio Novellino e Antonio Raia, scandiscono la produzione pittorica di Fiore fino a oggi, nella direzione di contaminazioni in diverse sperimentazioni estetiche. Numerose tele di Gaetano Fiore sono custodite in prestigiose collezioni pubbliche e private, in spazi museali sia in Italia che all’estero. Molte delle sue opere sono riprodotte sulle copertine di testi per il teatro e per la letteratura editi da Titivillus, Bulzoni, Supernova e Cue Press. Astrazione di forme naturali, in particolare quella dell’albero nonché trasfigurazioni di soggetti mistici e/o religiosi. "Di forte impatto, quasi drammatico e talora spettrale, la pittura di Fiore rimanda a un'antica modernità che affiora dal sommerso. I riferimenti pittorici sono adesso Previati e Sutherland nella prospettiva di un nuovo spazialismo dinamico. Il colore è immanente, totale. Il tessuto assorbe la luce e vibra. La pittura di Fiore si dipana in una ricerca stilistica, elegante e intensa, a un tempo che va a esplorare nuove modalità narrative”. (Andrea Petrai) Gaetano Fiore prepara e utilizza colori con pigmenti puri alla maniera di Cennino Cennini (olii, tempere, acrilici e inchiostri). I piccoli e grandi supporti utilizzati sono tele di lino, juta grezza, nonché pregiate carte naturali.


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1 Marzo 2024

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