I VIZI CAPITALI
In mostra opere di sette autori contemporanei, uno per ogni vizio capitale, i quali hanno realizzato il loro lavoro attraverso le tecniche a loro congeniali. Scrive Vinny Scorsone, curatrice della mostra: …”Il confine tra ciò che è lecito e ciò che non lo è si è lentamente assottigliato e il solco nella nostra coscienza, che faceva da spartiacque, è stato riempito dalla nostra benevolenza verso noi stessi. Tutto è concesso, tutto è divenuto normale. I tempi si solo evoluti e noi non siamo più gli stessi. Ogni paletto, piantato con tanta fatica, è stato estirpato. Ma siamo sicuri che ci siamo evoluti? O sarebbe più giusto parlare di involuzione? In una società in cui ogni cosa è portata all’eccesso, il concetto di virtù, proposto da Aristotele nella sua opera “Etica Nicomachea”, perde il suo posto predominante, così come l’antico adagio latino “In medio stat virtus” (da essa derivante) sembra, per molti, non avere più senso. Perché limitarsi? Perché rinunciare a ciò che ci fa star fugacemente bene? Oggi, difatti, si tende a prediligere tanti brevi attimi di piacere illusori invece che l’appagamento duraturo derivante da un lungo percorso interiore….”. Bisogna dire, infine, che gli artisti: Antonella Affronti, Alessandro Bronzini, Elio Corrao, Pina D’Agostino, Franco Nocera, Gery Scalzo e Tiziana Viola-Massa hanno realizzato due opere ciascuno relative al vizio loro assegnato fornendo un interessantissimo e forte motivo di discussione e riflessione sui mali della società odierna.
Catalogo con testo di Vinny Scorsone.