We Wish You
L’associazione Accaventiquattro Arte è lieta di presentare “We Wish You”, il progetto speciale del duo Antonello Ghezzi dedicato alle festività natalizie e ideato per lo spazio espositivo dello studio BBS-pro di Prato, con la cura di Davide Sarchioni.
Il lavoro di Nadia Antonello (Cittadella, 1985) e Paolo Ghezzi (Bologna, 1980) si caratterizza per il valore poetico e l’aspetto partecipativo attraverso cui l’arte diventa un mezzo per far riflettere, per far vivere meglio e far sognare, entrando nella vita quotidiana con opere e installazioni interattive che coniugano tecnologia, realtà e poesia.
“We Wish You” è la locuzione utilizzata per augurare un evento positivo che introduce inequivocabilmente all’atmosfera festosa e sognante del Natale, alle luci sfavillanti degli alberi addobbati, alla note di canzoni indimenticabili che ogni anno risuonano come un mantra fuori e dentro di noi per riportarci ai ricordi d’infanzia e ricongiungerci alla dimensione degli affetti familiari e amicali con i quali condividere un bilancio sull’anno trascorso, sollecitando un momento di riflessione interiore che spinge a desiderare un mondo migliore e a migliorarsi.
“We Wish You” diventa così l’espressione legata ai desideri più intimi di ognuno di noi affinché si realizzino, che attiene al senso profondo delle opere di Antonello Ghezzi presentate in questo progetto espositivo suddiviso in tre interventi distinti, ma concomitanti e in reciproca relazione.
Il primo è costituito dall’ “Albero cosmico”, una grande installazione centrale che invade lo spazio espositivo, appositamente ideata da Antonello Ghezzi ai quali è stato chiesto di fornire una loro interpretazione del tradizionale Albero di Natale, a cui essa si rifà sotto l’aspetto iconologico poiché è contraddistinta da tre elementi: un elemento orizzontale (chioma), uno verticale (fusto) e il puntale. Il titolo nasce da una ricerca sull’origine dell’Albero di Natale che era un simbolo di unione tra la terra e il cielo e veniva addobbato per il solstizio di inverno con decorazioni che rappresentavano il Sole, la Luna e le stelle e di cui l’opera ne è la rievocazione.
Centinaia di luci natalizie, colorate e intermittenti, sono collocate a terra per comporre un grande cerchio da cui si erge una lunga ed esile asse luminosa con luce fissa che arriva fino alla trave del soffitto. Al suo culmine si interseca con una striscia di luce inclinata che funge da puntale o da stella cometa e si accende come un bagliore al passaggio in tempo reale di una stella cadente. Ciò è possibile grazie a un collegamento streaming permanente con il Radiotelescopio di Medicina in provincia di Bologna, concesso dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), che permette di captare in tempo reale e attraverso le onde radio i fenomeni dell’atmosfera, come i meteoriti. In questo modo il pubblico dello studio può sostare davanti all’albero con lo sguardo rivolto verso l’alto, in trepidante attesa di esprimere il proprio desiderio nell’attimo in cui sopraggiunge un lampo di luce.
Attorno all’”Albero Cosmico”, fulcro del progetto, ruotano diversi oggetti disposti alle pareti, opere realizzate in anni recenti che costituiscono il secondo intervento nello spazio espositivo. Sono specchi di varia foggia e dimensione recuperati da mobili dismessi sui quali gli artisti hanno inciso frasi e parole retroilluminate da una luce a LED. Riflettendosi nell’opera si può scorgere la propria immagine associata alle scritte luminose che emergono dalla superficie specchiante in tutta la loro evidenza quasi sussurrando messaggi alla parte più interna di noi, come se chi guarda recitasse quelle parole tornando ad ascoltarsi interiormente. Soltanto uno degli specchi esposti, anziché parole, presenta l’immagine di una nuvola azzurra che introduce a una dimensione onirica e surreale, restituendo l’idea sia visiva sia metaforica di Tenere la testa fra le nuvole.
Il terzo intervento è stato concepito come un’azione partecipativa che ha coinvolto 16 persone dello studio, invitate dal duo artistico a scrivere una parola legata a un desiderio o a un ricordo sul Natale. Ispirandosi ad ogni singola parola sono stati realizzati 16 specchi di dimensioni 30 x 30 cm ciascuno dei quali presenta una differente variazione della nuvola blu, quale emblema altamente evocativo della parola che si traduce in immagine. I 16 specchi sono diventati un’Edizione Speciale a tiratura limitata realizzata grazie a questa interazione, e custodisce i sogni e i desideri del Natale 2021 espressi da ognuno di loro. Anche l’Edizione Speciale di Antonello Ghezzi in esclusiva per lo studio BBS-pro costituisce un modello virtuoso di come l’arte possa interagire nei luoghi di lavoro favorendo esiti sorprendenti, di grande valore umano e culturale.
La mostra “We Wish You” di Antonello Ghezzi è organizzata dall’associazione Accaventiquattro Arte ed è stata realizzata grazie al sostegno di BBS-pro di Prato, alla collaborazione di BBS-Lombard di Milano. Si ringrazia la galleria ME Vannucci di Pistoia per la gentile concessione di alcune opere in mostra e Tuttoluci per la fornitura delle luci di Natale.