Maestri del contemporaneo in mostra
Alla Galleria d’Arte Contemporanea STUDIO C fino al 30 gennaio
MAESTRI DEL CONTEMPORANEO IN MOSTRA (1a EDIZIONE)
Rassegna finalizzata alla selezione di artisti da poter inserire in Musei, Pinacoteche e Pubbliche Collezioni d’arte.
Oggi, alle ore 18, l’inaugurazione della Rassegna. In mostra una rigorosa selezione di artisti provenienti da tutta Italia. Alta l’attenzione di critica, appassionati e collezionisti sull’evento piacentino che, con questa mostra, intende mettere in evidenza un ristretto numero di artisti da inserire in Musei, Pinacoteche e Pubbliche Raccolte d’arte.
Alla Galleria d’arte Contemporanea STUDIO C di via Gioavanni Campesio 39 si inaugura sabato 18 gennaio, alle ore 18, la prima edizione della Rassegna Nazionale d’Arte “Maestri del Contemporaneo in mostra ”.
Come si intuisce dal titolo, scopo dell’iniziativa è quello di indicare al pubblico e a tutti i visitatori, ma soprattutto ai Direttori e Responsabili di Pinacoteche, Musei, Gallerie Civiche e Pubbliche Collezioni, un ristretto numero di artisti che, per la qualità della loro espressione e per il curriculum artistico fin qui manifestato, sono ormai meritevoli di essere annoverati tra i Grandi Maestri dell’Arte Contemporanea e degni pertanto di essere inseriti, con le loro opere, nei sacri spazi della Cultura Artistica.
Questi i nomi degli artisti selezionati e le province di provenienza: Leonardo Beccegato (VE), Venere Chillemi (TO), Giancarlo Flati (AQ), Emanuela Franchin (VE), Fiorella Manzini (BO), Cesare Paolantonio (BG), Michelangelo Perghem Gelmi (TN), Fedora Spinelli (FG). Come si vede, tra i nomi selezionati figurano anche quattro donne artiste. Si tratta di figure di alto rilievo che con la loro intensa attività e le loro ricerche hanno notevolmente contribuito alla crescita e all’arricchimento dell’arte contemporanea. In questa sede fermiamo la nostra attenzione su Fedora Spinelli, artista pugliese già molto conosciuta e apprezzata anche dal pubblico piacentino per una sua recente personale allo “Studio C” e per la sua partecipazione ad altre Rassegne di rilievo nazionale.
Fedora Spinelli (FG): Nata a San Severo (Foggia), dove anche oggi vive e lavora, Fedora Spinelli è ormai un nome importante del panorama artistico nazionale e vanta dunque un variegato e interessante curriculum critico-espositivo fatto di mostre, personali e collettive, tenute in tutta Italia e nelle principali capitali d’Europa. Da segnalare, inoltre, un lungo e costruttivo periodo dedicato al “Metaformismo” di Giulia Sillato e il suo impegno nell’aderire alle mostre e alle varie iniziative del gruppo. Articolato e complesso anche il suo percorso artistico che, dopo il traguardo accademico, ha spaziato dall’insegnamento alla pittura e alla poesia con momenti di forte e sentito impegno culturale e di intenso e meditato lirismo. Artista a tutto tondo, dunque, carica di vitalità ed energia e ancora oggi incessantemente impegnata a creare e produrre in un vero e proprio vortice multidisciplinare dove i vari ambiti (pittura, letteratura e poesia) si fanno “vasi comunicanti” dialogando tra loro, dando vita ad un’unica, grande vena espressiva. Appassionata del suo lavoro, ha sempre proceduto con metodo e rigore quasi scientifici affrontando varie tematiche, analizzando argomenti, entrando direttamente, con coraggio e intelligenza, nelle più svariate problematiche del nostro tempo. Gradualmente e attraverso un’approfondita opera di studio e ricerca, la nostra artista è così pervenuta ad un’espressione originale ed autentica al cui interno convivono diversificate tecniche espressive (olio, smalto e affresco). Espressione senza dubbio Astratta, quella di Fedora Spinelli, con evidenti richiami all’Informale soprattutto quando, con libertà gestuale e freschezza di tocco, libera sulla tela emozionate e suggestive pennellate, morbidi tracciati, reticoli e percorsi. Con le sue opere Fedora attira così lo sguardo dell’osservatore all’interno della sua trama visiva e dentro l’illusoria dimensione dello spazio della rappresentazione in una scansione geometrica senza fine e in una prolungata vertigine prospettica capace di stupire e creare magiche e straordinarie sensazioni. Espressione intensa e senza cedimenti, questa della nostra artista, dove colore e gesto vengono a costituire intime e suggestive atmosfere di un simbolismo ancora e sempre presente all’interno del quale, spesso, permangono tracce leggere ed evanescenti di realtà capaci di creare un ponte di comunicazione tra il visibile e il non visibile, tra spirito e materia.
La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano carini, chiuderà il 30 gennaio.
ORARI: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30
Lunedì, giorno di chiusura