ORIZZONTALmENTE – Alessandro Trani
Alla Galleria d’Arte Contemporanea “Studio C” di via Giovanni Campesio 39 si inaugura alle ore 18, la mostra personale di Alessandro Trani dal titolo “ORIZZONTALmENTE”.
E proprio mentre sto scrivendo questo pezzo, mi giunge sul computer la pubblicità dell’evento che dovrà apparire sulla rivista “Arte” (Editoriale Mondadori- Gruppo Cairo Editore) nel prossimo mese di gennaio. Su un’elegante pagina tutta nera spiccano due lunghissime e caratteristiche marine (orizzontali, naturalmente!) mentre al centro, tra i due dipinti, compare la scritta “ORIZZONTALmENTE” con quella “m” minuscola messa lì apposta per farsi notare, per esprimere un concetto, un contenuto.
“ORIZZONTALmENTE”, una sola parola per due significati: orizzontale è la posizione di una cosa o di un oggetto rispetto alla spazio o meglio, rispetto alla linea dell’orizzonte e si oppone a verticale. Mente, invece, indica il pensiero, la riflessione, la volontà dell’individuo di conoscere, apprendere e scoprire cose nuove e diverse per una crescita spirituale e intellettuale.
Nato a Roma e formatosi artisticamente nella sua città dove svolge anche la professione di avvocato, Alessandro Trani è un artista dal lungo e prestigioso curriculum, con mostre importanti in spazi pubblici e privati di tutta Italia. Un’attività artistica intensa e costante, dunque, quella di Alessandro, portata avanti con continuità, determinazione e alto spirito professionale nonostante gli impegni forensi, perchè per lui la pittura è veramente qualcosa di indispensabile e vitale, la grande strada che gli consente di comunicare emozioni e sentimenti, sensazioni e stati d’animo. E tra i vari elementi della natura, tra i vari e diversificati scenari e ambienti che sono stati messi a disposizione dell’uomo per facilitare e accrescere la sua crescita spirituale, Alessandro Trani ha scelto il mare. Non gli ho mai chiesto il perché di questa sua predilezione, ma la vita ha i suoi percorsi, è fatta di memorie e ricordi, di attimi unici e irripetibili. E il mare, con le sue luci e i suoi misteri, ha senza dubbio una grande forza evocativa, riporta ai momenti spensierati dell’infanzia, ai giochi sulla spiaggia, ma anche ai momenti di solitudine passati a scrutare l’orizzonte lontano, a inseguire sogni e fantasie. Così il mare è diventato la sua tematica fondamentale e, con il tempo e l’esperienza, è riuscito ad entrare dentro le sue atmosfere, a carpirne i segreti e le magie nascoste. Mare come forza e vita, energia e libertà. Il mare, indomito e indomabile, antico come il mondo eppure sempre nuovo e imprevedibile, possente e invincibile, si riveste di significato e simbologia: è metafora della vita, viaggio nell’esistenza, percorso dentro le difficoltà quotidiane, le vittorie e le sconfitte, le gioie e le delusioni. Le onde, i flutti e poi il continuo e incessante movimento delle acque, ben rappresentano le ansie dei nostri giorni, i trasalimenti esistenziali, l’ineluttabile destino che si abbatte sulla nostra umana fragilità.
Eppure il mare di Alessandro Trani non è un mare pauroso, non provoca angoscia né terrore. E’, al contrario, un mare sognato e immaginato, astratto e concreto, reale e fantastico, un mare dagli orizzonti luminosi e infiniti che porta inevitabilmente alla riflessione, che induce a pensare, pensare al passato e al futuro, a tutto ciò che è bello e grande, straordinario e inspiegabile. Il mare del nostro artista, insomma, è di quelli che invitano al raccoglimento e alla meditazione. A tutto questo contribuisce anche, e soprattutto, la scala cromatica adottata da Alessandro. Spesso i suoi colori sono tenui e leggeri, morbidi e delicati, una vera e propria carezza sulla tela. Altre volte, invece, si accendono di tonalità forti e di contrasti decisi ma conservano sempre una loro corretta e suadente musicalità e un’armonica fusione tonale capaci di trasportare l’osservatore in dimensioni lontane e sospese fatte di pace e silenzio assoluti.
Espressione intensa e sentita, quella del nostro artista, in grado di cogliere l’attimo che fugge e le atmosfere del momento. Per farci naufragare nei suoi mari, per farci sognare altri luoghi e altri mondi.
La rassegna, che chiuderà il 25 gennaio, sarà introdotta dal gallerista e critico d’arte Luciano Carini.