Matteo Massagrande | Di volta in volta
MATTEO MASSAGRANDE
Di volta in volta
a cura di Alessandra Redaelli
A tre anni dalla sua prima mostra a Varese e in concomitanza con la mostra Canto dolente d’amore (l’ultimo giorno di Van Gogh) presso la Basilica Palladiana a Vicenza nell’ambito della grande rassegna Van Gogh. Tra il grano e il cielo, MATTEO MASSAGRANDE torna alla galleria PUNTO SULL’ARTE a Varese – Casbeno, questa volta con una grande mostra personale, l’unica del 2017 in una galleria in Italia. (VERNISSAGE SABATO 7 OTTOBRE h 18-21).
Quindici dipinti, opere inedite realizzate appositamente dal Maestro Padovano nel corso dell’ultimo anno, saranno visibili a Varese fino al 18 Novembre.
Sostenitore di una pittura contemporanea che sappia fare tesoro, dentro di sé, della preziosa lezione del passato, l’artista padovano ci porta per mano, tavola dopo tavola, lungo un percorso fatto di silenzi e di suggestioni. Da Simone Martini alla grande stagione fiamminga, fino a Jackson Pollock, tutta la storia della pittura respira qui in sottofondo attraverso allusioni appena leggibili ma stranianti, fatte di scorci e di assonanze, di equilibri e di armonie cromatiche. Moderno rappresentante della grande tradizione veneta, Massagrande costruisce i suoi spazi per mezzo del colore e della luce, che diventano di volta in volta oggetto, stanza, prospettiva. Ma una prospettiva irreale, mai banale, multipla, ingannevole, terribilmente seducente, capace di ipnotizzarci fino a farci avere la sensazione di essere noi – qui e ora – dentro quelle stanze vuote, antiche, abbandonate; e che siano i nostri passi a risuonare nella penombra, il nostro gesto a imprimere una vibrazione all’aria.
MATTEO MASSAGRANDE: Nasce a Padova nel 1959. È uno dei maggiori rappresentanti della nuova figurazione italiana. È pittore e incisore, un profondo conoscitore della storia dell’arte antica e contemporanea. Si interessa allo studio di antiche tecniche di pittura, di incisione e all’arte del restauro. La sua pittura viene definita realismo filosofico. Inizia a esporre nel 1973.
Dal 1985 sono numerose le mostre personali in musei e sedi pubbliche in Italia e nel mondo, tra le più recenti si ricordano: l’importante mostra Massagrande, dalle voci di una conchiglia, al Museo al Santo di Padova e al Museo Le Carceri di Asiago a cura di Alberto Buffetto Arte (2006); Massagrande. Scene d’Ungheria in occasione della mostra dedicata agli impressionisti europei dal titolo L’età di Courbet e Monet (2009-2010); Attorno a Vermeer a Palazzo Fava a Bologna nell’ambito della straordinaria rassegna europea di capolavori Da Vermeer a Rembrandt (2014); la mostra al Museo Civico di Palazzo Chiericati a Vicenza come pittore contemporaneo nell’ambito della grande rassegna internazionale dedicata alla notte Tutankhamon Caravaggio Van Gogh (2014-2015) – rassegne a cura di Marco Goldin; la personale presso la Kovacs Gabor Art Foundation a Budapest in Ungheria (2016); Quattro pittori per Parise presso il Museo di Santa Caterina a Treviso in occasione della grande mostra Storia dell’Impressionismo (2016-2017) e Canto dolente d’amore (l’ultimo giorno di Van Gogh). Sette quadri per un monologo teatrale di Marco Goldin presso la Basilica Palladiana a Vicenza nell’ambito della grande mostra Van Gogh. Tra il grano e il cielo (2017-2018).
Parallelamente a quella pittorica sviluppa l’attività grafica iniziata già nel 1974, scandita da numerose esposizioni in tutto il mondo, tra cui la recente mostra Flying Dreams a cura di Stamperia d’Arte Albicocco all’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne e di Sydney (2017). Recentemente alcune sue incisioni sono entrate a far parte del Gabinetto delle Stampe degli Uffizi di Firenze. Negli ultimi anni ha tenuto mostre personali sia di pittura che di grafica a Barcellona, Madrid, Londra, Budapest, Lubiana, New York, San Francisco, Beirut, Taiwan, Melbourne, Seoul, Hong Kong.
Nel dicembre 2011 il New York Times gli dedica l’apertura dello speciale Arte ed è presente alla 54ma Biennale Internazionale d’Arte di Venezia presso il Padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi. Su richiesta della Pontificia Basilica del Santo di Padova ha eseguito il dipinto Maria, Madre dei Giovani per il Sermig Arsenale della Pace di Torino. Su incarico dell’Ente Nazionale Francesco Petrarca ha eseguito il Ritratto di Laura. Nel 2015 ha eseguito il ritratto ufficiale del Patriarca di Gerusalemme.
Tra i maggiori intellettuali e critici che hanno scritto sulla sua opera si ricordano: Paolo Crepet, Peter Fertöszögi, Marco Goldin, Bruce Helander, Milena Milani, Roderick Conway Morris, Ermanno Olmi, Enzo Siciliano, Edward Lucie-Smith, Mario Rigoni Stern, Anna Szinyei Merse, Dr. Pedro Tseng.
Le sue opere sono ospitate in numerosi musei, chiese, collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.
Vive a Padova e divide la sua attività tra lo studio a Padova e quello di Hajòs (Ungheria).
È pittore del tempo e della luce. Ama la pittura come pochi altri, la coltiva come si coltiva una lingua antica, che non muore mai.