Shelters and Libraries
Giovedì 22 Giugno alle ore 18.30, con i tre artisti ed ill curatore, ABC-ARTE inaugurerà Sherlters and Libraries, collettiva di Adalberto Abbate, Gaetano Cunsolo e Davide D’Elia, a cura di Pietro Gaglianò. La mostra patrocinata dal Comune di Genova sarà visitabile sino al 6 Ottobre 2017.
La sera dell’inaugurazione è prevista una performance di Justin Randolph Thompson artista newyorchese co-fondatore del Black History Month Florence. Thompson presenterà una performance musicale sui temi del displacement sociale, del meticciamento, delle discriminazioni operate dai sistemi culturali dominanti.
Il concetto di rifugio evocato dal titolo della mostra, si riferisce a due dimensioni della costruzione culturale della tradizione europea. Una prima interpretazione riguarda la storia ufficiale, quella raccolta in categorie dalle biblioteche, dai musei, dagli archivi e da altri organismi concepiti per la selezione, la catalogazione e la conservazione di elementi ritenuti indispensabili per la definizione della cultura e dell’identità. Istituzioni a futura memoria, rifugi solidi nel tempo e nello spazio. Queste pratiche autorizzate di narrazione, come evidenzia Jacques Derrida, consegnano volontariamente all’oblio tutto ciò che viene escluso, perché ritenuto non legittimo, non degno, non rilevante, non conveniente.
Nei vasti domini del rimosso, si situa l’altra dimensione del rifugio, quella di carattere accidentale: l’accatastarsi, confuso ma mai casuale, di dati culturali, ricordi, detriti che trovano il proprio posto alla periferia del mondo ufficiale. La periferia, scrive Iosif Brodskij, “non è il luogo dove finisce il mondo – è proprio il luogo in cui il mondo si decanta,” e questo riguarda “l’occhio non meno che la lingua”.
Su questi terreni marginali operano i tre artisti coinvolti nella mostra: Adalberto Abbate, Gaetano Cunsolo e Davide D’Elia raccolgono detriti e mettono in scena rovine o assemblaggi che non rappresentano lo sfacelo della civiltà che siamo abituati a definire occidentale, ma alzano lo sguardo sui suoi possibili sviluppi, sullo stratificarsi di edifici morali collettivi.
Nel mondo reale (e in quello simbolico dell’arte) il rifugio adotta soluzioni di scarto, materiali secondari, tutto il sottaciuto che è invece capace di raccontare la vera sostanza dei luoghi e del loro tempo.
Lo spazio della galleria accoglie opere e installazioni progettate espressamente per questa occasione: materiali d’archivio, immagini fotografiche ritoccate, oggetti sottratti al disfacimento e ricollocati in una versione che echeggia la funzione del museo ma si apre in una contaminazione di linguaggi e di visioni.
In Settembre 2017, verrà presentato un nuovo prezioso libro, dedicato alla mostra, della collana bilingue, italiano ed inglese, ABC-ARTE edizioni, contenente il testo critico del curatore Pietro Gaglianò, le immagini delle installazioni, delle opere ed un approfondito apparato documentale e critico.
On Thursday June 22nd, at 6.30pm, with the three artists and the curator, ABC-ARTE will open Shelters and Libraries, collective exhibition of Adalberto Abbate, Gaetano Cunsolo and Davide D’Elia, curated by Pietro Gaglianò. The exhibition, patronized by the Municipality of Genoa, will stay open until October 6th 2017.
The opening night will include a performance by Justin Randolph Thompson artist born in New York City, co-founder of the Black History Month Florence. Thompson will present a musical performance, inspired by issues related to social displacement and mixed-race discrimination by dominating cultural systems.
The concept of shelter, introduced by the title of the exhibition, refers to the two aspects of culture in the European tradition. The first interpretation focuses on official history, arranged through libraries, museums, archives and other institutions conceived for the selection, organization and conservation of elements considered as fundamental for the definition of culture and identity. Institutions for posterity, solid shelters in time and in space. These authorized narrations, as underlined by Jacques Derrida, segregate voluntarily into the oblivion all things that have been excluded, because considered invalid, unworthy, irrelevant and improper.
Here, in the extended lands of repressed, stands the other aspect of shelter, characterized by chance. The confused, but never casual, accumulation of cultural facts, memories and leftovers, finds its own place in the outskirts of the official world. Outskirts, writes Iosif Brodskij, “are not where the world ends – they are precisely where it begins to unfurl”, and this “affects language no less than the eye”.
The three artists involved in the exhibition work on these marginal fields: Adalberto Abbate, Gaetano Cunsolo and Davide D’Elia collect residues and show ruins or assemblages not representing the disintegration of the civilization we are used to define as the West, but focusing on its possible developments through layers of collective moral buildings.
In the real world (and in the symbolic world of art), the shelter uses secondary solutions and substances, all the unspoken, which is able to describe the real essence of land and time.
The gallery welcome works and installations realized specifically for this event: archive materials, retouched photographic images, objects saved from decay and replaced in a version echoing museums, but open to a contamination of languages and visions.
A new precious book dedicated to this exhibition will be published in September 2017. As part of the bilingual series of ABC-ARTE Edizioni, in Italian and English, it will include the critical essay by the curator Pietro Gaglianò, images of the installations and works and a specific section for documents and critical analysis.