Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

“Trent’anni di memoria” e “Acqua violenta”

Il Comune di Alserio
presenta
Trent’anni di memoria
di
Gloria Veronica Lavagnini

Inaugurazione:
Sabato 4 febbraio 2017 – ore 20.30 presentazione di Silvano Valentini.
Apertura domenica 5 febbraio – ore 14.30/ 17.30
Dove:
Struttura Polivalente – Alserio (CO)
Ingresso gratuito
Info e contatti:
info@comune.alserio.co.it
www.comune.alserio.co.it

Gloria Veronica Lavagnini è un’artista emergente. Laureata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera (MI) ad oggi vive e lavora tra Genova e Milano.
Questa mostra, curata da Gisella Colombo, nasce in memoria del 30° anniversario dalla disastrosa alluvione valtellinese.
Per questo evento la giovane artista ha potuto proporre una delle sue ricerche ad oggi più complete dedicate alle alluvioni genovesi: la omonima Serie Alluvioni. Un’arte come denuncia ambientale e sociale che racconta dei danni e delle conseguenze delle calamità naturali sulla città di Genova.
In questo caso si offre allo spettatore la possibilità di un collegamento non solo puramente descrittivo dell’episodio ma di trasporto emotivo. Leggendo i testi della performance dell’attore Carlo Arrigoni che si terrà nel giorno inaugurale, l’artista confessa quanto sia impressionante la somiglianza sia delle emozioni sia delle reazioni umane nonostante la distanza di tempo e di luogo. Come la maggior parte dei lavori della giovane artista, le opere esposte sono costituite dagli oggetti stessi del loro raccontare, in questo caso nella costante presenza del fango.
I Feritori è l’istallazione prìncipe di questa mostra costituita da sette vasi poggiati su di un legno alluvionato. Sopra questi barattoli, sei pieni in riferimento alle singole calamità liguri ed uno vuoto nella speranza di un futuro senza tragedie, si trovano sette volti dipinti con il fango.
A quest’opera Lavagnini ha affiancato un lavoro inedito pensato nello specifico per questo memorial: una tavola più piccola dove poggia un vaso colmo d’acqua dell’Adda, fiume che causò la strage nel 1987, sopra sono appese due riflessioni di quello che un tempo fu fango e non acqua immacolata come quella che possiamo ammirare oggi.
Negli altri lavori esposti si trovano riflessioni sulla vita e sulla morte, sull’esistenza come traccia temporale, sul destino e sulla sacralità nascosta nei nostri inconsci.
Trent’anni di memoria é dunque una mostra in ricordo dei danni e delle vittime di una strage che fortunatamente in Valtellina si chiude in un sol brutto ricordo ma che tutt’oggi, in altri luoghi, continua costantemente a ripresentarsi.

gloverlav


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