Isabella Nurigiani Immersioni fluide
Martedì 10 marzo 2015, alle ore 18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la seconda esposizione della rassegna Acque a cura di Laura Turco Liveri, un’installazione di Isabella Nurigiani, Immersioni fluide, realizzata appositamente per gli spazi della galleria.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 27 marzo, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.
Seconda tappa espositiva, la personale di Isabella Nurigiani offre una differente interpretazione del tema dell’acqua rispetto alla precedente mostra di Patrizia Dottori. La Nurigiani, da sempre, articola la propria ricerca artistica su alcuni temi fondamentali, inerenti l’umano – letteratura e aspetti sociologici di fenomeni di massa – e, sul versante estetico, tecnico e attuativo, sulla messa a punto di una particolare astrazione geometrica, moderata costantemente dal legame con la natura: analisi in cui l’acqua, che “… è il principio di tutte le cose…”, è avvertita come elemento altro e complementare all’essenza umana e, nel suo scorrere, rappresenta insieme tempo, movimento e stasi.
L’installazione percorribile della Nurigiani coinvolge il visitatore in un’Immersione fluida all’insegna della multisensorialità, anche uditiva (il sottofondo sonoro è del musicista e compositore Marco Visconti), che amplifica gli spazi e l’immaginazione: la geometria ritmica e ripetitiva delle barre di plastiche si raffina così in impercettibili e trasparenti strutture, a significare un percorso che dal materiale si eleva a danza mentale.
L’esposizione si colloca nell’ambito del progetto pluriennale Il colore dell’acqua che Laura Turco Liveri porta avanti come tema prediletto della propria attività di critica e curatrice.
La rassegna Acque, quattro personali di artiste contemporanee – Patrizia Dottori, Isabella Nurigiani, Silvia Stucky e Cloti Ricciardi, offre una visione concentrata dell’opera di ogni artista, lasciandola libero di esprimere il tema, volutamente onnicomprensivo, sia nel rispetto dell’indole personale sia nel rispecchiamento dell’estrema diversità di un elemento primario, e forse terminale, come l’acqua.
Lo spazio della galleria diventa infatti uno spazio dedicato ad ognuna per tre settimane, mentre il catalogo, presentato nell’ultima tappa espositiva, a maggio 2015, riunisce di nuovo le quattro artiste, presentate con testi critici e interviste della curatrice, a corredo della consueta documentazione fotografica e biografica.