Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Nwart

Nwart

NWart si occupa di ideare ed organizzare eventi, mostre collettive e personali d’arte contemporanea ispirate a temi sociali, umanitari ed ecologisti; è parte integrante dell’Associazione Neworld che studia le problematiche sociali ed ambientali del nostro tempo, elabora idee e progetti su: ambiente e territorio, bioarchitettura ed ecodesign, eco-cultura, comunicazione, ecosocietà. Nata nel 2007 dalla riunione di differenti esperienze umane e professionali l’Associazione Neworld ha realizzato convegni sulla decrescita, eventi culturali e mostre collettive di arti visive, in Italia, Gran Bretagna, Germania, Polonia, Slovenia, Cina. Manifesto NWart per l’eco-arte L’artista consapevole dell’iniquità della società neoliberista che esclude e marginalizza tutto ciò che non è funzionale e asservito alle sue logiche, sensibile alle disuguaglianze sociali e alle devastazioni dell’ambiente, alla banalità culturale che tale società usa e incentiva per autoconservarsi, sceglie di indirizzare il suo operato e potenziale creativo verso un prodotto artistico propedeutico al “risveglio della coscienza”. Ricontestualizza il titolo del Capricho di Goya “il sonno della ragione genera i mostri”, per ricordare e far ricordare che l’aspirazione a un mondo più etico e autenticamente libero, passa attraverso il recupero e l’esercizio di una lucida capacità critica e la partecipazione attiva. L’elaborazione dell’artista abbandona l’autoreferenzialità e l’ingannevole identificazione narcisistica con l’opera, fine a se stessa e va a realizzare un’idea fruibile che coinvolge e diventa patrimonio di tutta la comunità. L’art-action (performance, dipinto, oggetto multidimensionale, foto o video) diventa l’armamentario della comunicazione. Essa racconta in tutta la sua evidenza la criticità e l’implosione di questo modello di società che propaganda di essere veicolo di progresso, benessere e opportunità e che invece ha creato ingiustizie, un endemico “mal di vita” e un preoccupante deterioramento della biosfera. Come non accorgersi infatti - del restringimento abilmente mascherato dei diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici della persona, - del consumismo che propaganda benessere e felicità proporzionati al PIL e allo sviluppo incurante dei limiti del pianeta, - della promozione di status quali il successo, il potere e la ricchezza, a unici valori realizzativi, - dell’alienazione e delle difficoltà esistenziali che tali disvalori producono minando la stabilità fisica e psicologica delle persone, - della natura violata, saccheggiata e devastata in modo irreversibile per lo strapotere dei gruppi economici trasnazionali e della messa in atto di mega-progetti ad esse funzionali, - dei beni comuni, diritto fondamentale dei cittadini (acqua, servizi essenziali, saperi) trasformati da beni di libero accesso a merci, cospicua fonte di profitti privati. Dunque, proprio da queste istanze e dal desiderio di partecipare al cambiamento della società, l’eco-artista si coinvolge in questa corrente “open source” che pensa, costruisce, scambia e propaganda idee veicolandole con tutti i mezzi possibili. Si costituisce di fatto un incubatore dove i prodotti artistici, gli artisti e i fruitori diventano un sistema interdipendente, il prototipo e l’esemplificazione della trasformazione. I progetti di NWart continueranno ad avere due caratteristiche: cogliere l’attualità in movimento fissandolo nella storia contemporanea alla maniera del fotoreportage e la “portabilità” delle idee in contesti disomogenei; si tratta in sostanza di verificare come questo movimento per l’eco-arte che si sta conformando riesca ad attraversare mondi, culture e sensibilità diverse mantenendo inalterato il suo messaggio. Sono in preparazione varie art-action di cui daremo presto notizia; seguiteci!