Negli ultimi anni, diventata una grande metropoli (ca 9 miglioni di abitanti), Lima ha praticamente inglobato la città di Callao che oltre a essere il suo porto e anche sede dell’aereoporto internazionale. Come tutte le città portuali si era molto degradata e i suoi splendidi edifici e doocks di architettura coloniale erano destinati al completo abbandono. Ma per fortuna un grande progetto di recupero all’insegna dell’arte contemporanea ne ha fatto una delle zone più piacevoli della regione. In questo ambito nasce l’iniziativa di Gil Shavit che crea “FUGAZ – arte di convivere” un’iniziativa socioculturale che crea comunità e recupera spazi pubblici attraverso l’arte, l’innovazione e la gestione sociale nel Monumental Callao, una zona storica e del patrimonio del primo porto del Perù che è stata presa dalla violenza per anni. Fugaz offre un luogo di convivenza tra la sua creatività e l’ambiente dove non ci sono distinzioni per colore della pelle, religione, livello socio-economico, orientamento sessuale o qualsiasi altra considerazione. Un luogo in cui la comunità è fonte di ispirazione per creare e vivere di nuovo con speranza, aiutandosi a vicenda e imparando da quelle interazioni. Il centro storico è stato totalmente ridipinto con grandi murales, oltre 60, dai maggiori artisti peruviani e altri provenienti da vari paesi latinoamericani. Uno degli edifici maggiori il “Monumental” è diventato sede di uno dei più grandi festival di arte, fotografia e design del Perù. Dove si possono incontrare decine di gallerie, programmi di residenze d’artisti, convegni e collaborazioni con istituzioni artistiche internazionali come Mana Contemporary, CIFO-Cisneros Fontanals Art Foundation (Usa) e il Centro d’Arte Hiao Hui Wang (Cina). Quest’anno nell’ambito dell’annuale incontro internazionale di arte contemporanea vede presente lo scultore palermitano Giacomo Rizzo che nelle quattro settimane di residenza svilupperà una grande scultura accompagnata da un’installazione sonora dal titolo “In the Land” che rappresenterà il viaggio spazio-tempo attraverso il mare o l’oceano, come descritto da Fernand Braudel <una pianura liquida, interrotta da porte>
