Artmundcast è il nome, inventato dalla fantasia dell’Intelligenza Artificiale, per il podcast di Radio 21 Aprile Web per Ezine Contemporary Art Magazine.
L’Intelligenza Artificiale, però – come sempre – non ha fatto tutto da sola: le avevamo spiegato, infatti, che volevamo che fosse un nome nuovo che facesse capire l’argomento cui il nuovo podcast è dedicato.
Banalmente, forse, ma necessariamente, “Art”, come Arte; in finale, “cast” – come immaginerai, da “podcast”; e in mezzo “Mund”, che, in tedesco, vuol dire “bocca”.
Una comunicazione sull’arte, dunque, da parte di chi l’arte la fa, o la cura, o la espone, o anche, semplicemente, la ama.
Cioé, una comunicazione che vuole essere corale, di tutte e tutti noi, il cui cuore e la cui mente dà un battito diverso (anche appena un po’) quando appunto la parola “arte” si affaccia a quel che vedi, quel che leggi, quel che pensi.
Se nei primi episodi del podcast abbiamo avuto la importantissima e graditissima disponibilità in primis e subito dopo collaborazione di esperti storici – come Claudio Strinati e Greta Alberta Tirloni – curatrici o curatori – come Claudia Pecoraro, Angelo Cricchi, Ludovico Pratesi – la prossima sezione sarà dedicata alle interviste ad artisti e artiste.
Quel che cercheremo di trovare, insieme con le intervistate e gli intervistati, sarà non solo la descrizione – doverosa soprattutto in tempi, come i nostri, in cui l’aspetto materico ha tanto rilievo – della loro tecnica, del come nascono le loro opere, della storia personale che a quelle opere ha portato, ma anche l’emozione che con quella opera vogliono risvegliare in chi la osserverà, magari anche superficialmente.
Perché l’arte è il modo con cui gli umani spiegano le loro idee, le loro paure, le loro speranze.
E anche se dovesse accadere che quel che dice chi ascolti non è corrispondente a quel che pensi, speri o temi tu, saremo comunque noi umani i protagonisti di questi racconti: perché Artmundcast parla di arte, e, dunque, parla di te.