Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

openARTmarket/L’arte tra promozione culturale e mercato

Roma, novembre 2014

Si inaugura sabato 15 novembre 2014 un nuovo appuntamento, l’undicesimo, di OpenARTmarket, a cura di Antonietta Campilongo, fino al 15 dicembre 2014 presso la Fonderia delle Arti, in via Assisi 31 a Roma.
Un’esposizione-mercato in cui l’opera e l’artista, rispettivamente prodotto e produttore d’arte, escono dalla logica dell’eccezionalità e del collezionismo d’élite, per diventare un mezzo di comunicazione sociale ed estetico a costi accessibile a tutti. Si proporranno, infatti, opere d’arte (pittura, scultura, installazione, fotografia, arte digitale, design) in una fascia di prezzo che va da 49 a 999 euro.
Dare all’arte la capacità di aprire nuovi spazi di dialogo e far sì che l’arte contemporanea sia sempre meno un discorso per pochi, con meno timore reverenziale e più voglia di partecipazione: è questa è la mission di OpenARTmarket. Di fronte alla prospettiva di cambiamenti in cui si intrecciano nuove forme di committenza e un collezionismo in grado di esercitare la sua influenza sul sistema dell’arte a livello globale, diventa ancora più importante e più stimolante per gli artisti riuscire a raggiungere nuovi spettatori.

Scheda tecnica

Titolo della manifestazione: Undicesima edizione OpenARTmarket – L’arte contemporanea tra promozione culturale e mercato – Opere da 49 a 999 €uro
Concept a cura di: Antonietta Campilongo
Organizzazione: NWart
Genere: arte contemporanea
Sede: Fonderia delle Arti, Via Assisi, 31 – 00181 Roma
Periodo esposizione: 15 novembre – 15 dicembre 2014
Vernissage: sabato 15 novembre 2014, ore 18.00 (cocktail)
Orario di apertura mostra : lunedì-venerdì ore 10.00-19.00, sabato ore 10.00-16.00
Ingresso: tessera 2 euro
Artisti in mostra: Maristella Angeli, Rosella Barretta, Stefano Boschetti, Antonietta Campilongo, Luigi Carletti, Cristina Castellani, Antonella Catini, Federica Cecchi, Simona Cristofari, Andrea Croci (Gioppo), Sivano Debernardi, Anna Di Fusco, Lisa Frediani, Elio Luciano, James Philip Thompson, Renzo Sbolci, Stefania Scala.

Special guest:
In occasione dell’inaugurazione dell’undicesima edizione di openARTmarket, l’Associazione NWart presenta lo Special Guest dedicato alla pittura della Neo Pop Art italiana. dal titolo Pop Punto Roma. Antonietta Campilongo presenta 10 artisti professionisti provenienti da tutta Italia che con le loro opere saranno protagonisti presso la Fonderia delle Arti dal 15 novembre al 15 dicembre 2014.
Artisti: 421ART, Gian Pietro Arzuffi, Easypop, Luciano Lombardi, Memo_Art (Merler&Molin), Giancarlo Montuschi, Diego Racconi, Eugenio Rattà, Franco Zuanetto

Info
www.openartmarket.it
www.fonderiadellearti.com
www.nwart.it
anto.camp@fastwebnet.it
Tel. 339 4394399 – 06 7842112
avviso ai soci

Nwart

NWart si occupa di ideare ed organizzare eventi, mostre collettive e personali d’arte contemporanea ispirate a temi sociali, umanitari ed ecologisti; è parte integrante dell’Associazione Neworld che studia le problematiche sociali ed ambientali del nostro tempo, elabora idee e progetti su: ambiente e territorio, bioarchitettura ed ecodesign, eco-cultura, comunicazione, ecosocietà. Nata nel 2007 dalla riunione di differenti esperienze umane e professionali l’Associazione Neworld ha realizzato convegni sulla decrescita, eventi culturali e mostre collettive di arti visive, in Italia, Gran Bretagna, Germania, Polonia, Slovenia, Cina. Manifesto NWart per l’eco-arte L’artista consapevole dell’iniquità della società neoliberista che esclude e marginalizza tutto ciò che non è funzionale e asservito alle sue logiche, sensibile alle disuguaglianze sociali e alle devastazioni dell’ambiente, alla banalità culturale che tale società usa e incentiva per autoconservarsi, sceglie di indirizzare il suo operato e potenziale creativo verso un prodotto artistico propedeutico al “risveglio della coscienza”. Ricontestualizza il titolo del Capricho di Goya “il sonno della ragione genera i mostri”, per ricordare e far ricordare che l’aspirazione a un mondo più etico e autenticamente libero, passa attraverso il recupero e l’esercizio di una lucida capacità critica e la partecipazione attiva. L’elaborazione dell’artista abbandona l’autoreferenzialità e l’ingannevole identificazione narcisistica con l’opera, fine a se stessa e va a realizzare un’idea fruibile che coinvolge e diventa patrimonio di tutta la comunità. L’art-action (performance, dipinto, oggetto multidimensionale, foto o video) diventa l’armamentario della comunicazione. Essa racconta in tutta la sua evidenza la criticità e l’implosione di questo modello di società che propaganda di essere veicolo di progresso, benessere e opportunità e che invece ha creato ingiustizie, un endemico “mal di vita” e un preoccupante deterioramento della biosfera. Come non accorgersi infatti - del restringimento abilmente mascherato dei diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici della persona, - del consumismo che propaganda benessere e felicità proporzionati al PIL e allo sviluppo incurante dei limiti del pianeta, - della promozione di status quali il successo, il potere e la ricchezza, a unici valori realizzativi, - dell’alienazione e delle difficoltà esistenziali che tali disvalori producono minando la stabilità fisica e psicologica delle persone, - della natura violata, saccheggiata e devastata in modo irreversibile per lo strapotere dei gruppi economici trasnazionali e della messa in atto di mega-progetti ad esse funzionali, - dei beni comuni, diritto fondamentale dei cittadini (acqua, servizi essenziali, saperi) trasformati da beni di libero accesso a merci, cospicua fonte di profitti privati. Dunque, proprio da queste istanze e dal desiderio di partecipare al cambiamento della società, l’eco-artista si coinvolge in questa corrente “open source” che pensa, costruisce, scambia e propaganda idee veicolandole con tutti i mezzi possibili. Si costituisce di fatto un incubatore dove i prodotti artistici, gli artisti e i fruitori diventano un sistema interdipendente, il prototipo e l’esemplificazione della trasformazione. I progetti di NWart continueranno ad avere due caratteristiche: cogliere l’attualità in movimento fissandolo nella storia contemporanea alla maniera del fotoreportage e la “portabilità” delle idee in contesti disomogenei; si tratta in sostanza di verificare come questo movimento per l’eco-arte che si sta conformando riesca ad attraversare mondi, culture e sensibilità diverse mantenendo inalterato il suo messaggio. Sono in preparazione varie art-action di cui daremo presto notizia; seguiteci!


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