Alla Galleria 291 Est per “La Città e il Tempo”, mostra fotografica di Emmaniele Mattiocco, Matteo Benedetti e Francesco Demichelis.
La Galleria 291 Est è un vero e proprio gioiello incastonato in una delle zone più storiche di San Lorenzo: lo scalo, dove il bombardamento alleato del 19 luglio 1943 ebbe inizio, e di cui fu ragion tattica.
Qui al civico 45 fin dal 2009 come luogo di esposizioni artistiche, la Galleria 291 est si arricchisce nel 2010 di un laboratorio calcografico no toxic : “La nostra realtà si propone di tramandare discipline antiche come il bulino, ma nell’ottica della promozione di una contaminazione con linguaggi e tecniche contemporanee”, come puoi leggere nella homepage del sito della Galleria.
In questa nicchia accogliente e stimolante, in occasione della Rome Art Week 2023, è stato esposto il progetto fotografico di Matteo Benedetti, Francesco Demichelis ed Emmanuele Mattiocco: tre fotografi, appunto, che hanno dedicato la loro riflessione alla Città, Roma, ed al rapporto con il tempo vissuto dalla città, e da coloro che, a vario titolo, la percorrono.
Il tempo, a Roma, è d’altronde qualcosa che ha una modalità di scorrimento e di gestione tutta sua, come ben sa chi la conosce per esservi nato, per esserne stato “adottato” o anche solo per averla visitata: frenetico e però necessariamente assuefatto ad inevitabili ritardi, sospensioni, pause non volontarie; e poi di nuovo rarefatto, quando ti trovi davanti ad uno dei tanti segni del passato che come te la abitano.
La visione del tempo in relazione a Roma di Benedetti, Demicheli e Mattiocco è stata espressa, in questa mostra alla Galleria 291 Est, in tre sezioni: Chaos (Mattiocco); In Alveo (Benedetti); Manet (Demichelis).
Le istantanee a colori del lavoro di Emmanuele Mattiocco sono dedicate alla rappresentazione del tempo accelerato ma anche fatto di frequenti alternanze di velocità e di dilatazione: una città che si risveglia e comincia la sua corsa fino alla notte, raccontata in moltissimi scatti ordinati come un video, una sorta di documentario che restituisce la sensazione di una vera immersione in una storia per immagini.
Mattiocco ha già più volte esposto alla Galleria 291 est, sempre con lavori che tendono ad un concetto di fotografia che è vera espressione artistica, in cui la indubbia ed indubitabile tecnica, mira a portarti oltre l’esperienza meramente figurativa.
In alveo, dell’architetto Matteo Benedetti ha percorso la sfida di dire l’eterno presente del Fiume: un non-luogo senza artefici e autori, perché assoluto da monumenti e personaggi, e nel quale il tempo non ha passato né futuro, liberato quindi anche dall’usura dello scorrere.
Gli scatti esposti per “La Città e il Tempo” alla Galleria 291 Est fanno parte di un progetto più ampio di Benedetto, che intende rappresentare lo spazio del Tevere incluso nel Grande Raccordo Anulare: un percorso che, sia il Fiume a percorrerlo, o gli scatti dell’architetto ad esprimerlo, affronta portata e velocità di volta in volta differenti.
Infine, “Manet” di Francesco Demichelis, la terza sezione della mostra, esprime il confronto con una realtà, quella di Roma, in cui, dice Demichelis, ogni cosa diventa “rovina” non appena sorge: perché “immediatamente diviene passato, distanza, nostalgia, ricordo”.
Le “rovine” di Demichelis non sono necessariamente antiche, né a diversi gradi distrutte: vi entrano infatti a far parte anche edifici relativamente recenti, come ad esempio lo Stadio Flaminio, sorto nel 1960 su progetto di Antonio e Pier Luigi Nervi, chiuso “solo” nel 2011 ed oggi carcassa in attesa di riqualificazione.
Qualcosa quindi che “resiste”, “manet”, nonostante il tempo ed anzi quasi riuscendo a cavalcarlo.