Turi Simeti. Opere Bianche
La galleria Dep Art inaugura la nuova sede con una mostra dedicata a Turi Simeti
Dopo quasi 10 anni di attività, la galleria Dep Art apre un nuovo spazio espositivo per l’arte contemporanea italiana ed internazionale nel cuore di Milano con una mostra dedicata a Turi Simeti che per l’occasione presenterà una ventina di tele a rilievo bianche, realizzate fra i primissimi anni Sessanta e il 2015.
L’esposizione, curata da Federico Sardella, si configura come un omaggio ad uno degli artisti più rilevanti del panorama artistico non solo italiano, attivo da oltre 50 anni e contraddistintosi per la capacità di intraprendere una ricerca originale e coerente che vede la forma e l’equilibrio al centro della sua ricerca.
Turi Simeti, fin dagli esordi, si confronta e dialoga con il contesto artistico internazionale. All’indagine puramente bidimensionale, l’artista risponde con il perfezionamento del luogo della pittura che diviene tridimensionale, inizialmente con applicazioni sulla tela di elementi a rilievo e poi con l’estroflessione che segna il primo passo verso una sorta di pittura-oggetto, attraverso una ideale dialettica tra le spinte di una struttura interna e le forme volte all’esterno. In un contesto di una rigorosa aspirazione riduzionista, il suo linguaggio acquista ben presto una definita riconoscibilità, attraverso l’uso della monocromia e del rilievo come uniche procedure compositive. Figura emblematica e cifra iconica di questa ricerca è l’ellisse che per Simeti è il principio sul quale si struttura la sua arte e che lo ha accompagnato per tutta la sua carriera artistica.
La rassegna propone tele esclusivamente bianche di dimensioni differenti e di epoche diverse, con una particolare attenzione alla produzione più recente.
La mostra sarà accompagnata da una monografia bilingue italiano ed inglese di circa 120 pagine con testo critico di Federico Sardella, la riproduzione di tutte le opere esposte, una selezione delle più importanti opere dell’artista ed apparati inediti concepiti per l’occasione dal curatore della rassegna con la collaborazione dell’Archivio Turi Simeti.