Salvatore Alessi – Dinamiche Astrazioni
Alla galleria d’arte contemporanea “Studio C” di via G. Campesio 39 si inaugura oggi, alle ore 18, la mostra personale di Salvatore Alessi dal titolo “Dinamiche Astrazioni”.
Nato a Mazzarino, in provincia di Caltanisetta, dove anche attualmente vive e lavora, Salvatore Alessi dapprima ha conseguito la Maturità Artistica presso il Liceo Artistico di Catania e quindi la laurea in Architettura presso la Facoltà “La Sapienza” di Roma. Ciò nonostante non ha mai tralasciato di coltivare la sua grande, innata passione, quella della pittura. Artista a tutto tondo, dunque, se si considera che anche l’Architettura fa parte di diritto delle così dette “Belle Arti” ed ha, alla base della sua filosofia, la capacità di interagire con l’ambiente ricercando bellezza, armonia ed equilibrio. Interessante, e degno perciò di essere sottolineato, il suo curriculum espositivo che, nell’arco di questi anni, lo ha visto protagonista in rassegne di livello nazionale e internazionale in tutta Italia, nelle principali capitali d’Europa e perfino negli Stati Uniti d’America. Un’espressione, quella di Salvatore Alessi, che rivela solidi agganci con le più importanti Avanguardie Storiche e in particolare con Cubismo, Astrattismo, Futurismo e Informale. Pittura, dunque, fatta di linee e forme, di rette verticali e orizzontali che si inseguono e si incontrano in un turbinio di luci e colori, di pieni e vuoti creando visioni e suggestioni di forte impatto visivo e scenografico.
I suoi soggetti sembrano a volte richiamare frammenti architettonici, sintesi di paesaggi urbani e/o industriali, mappe e visioni aeree. Sono, ancora, costruzioni geometriche fatte di piani sovrapposti, di linee e forme che, però, non seguono mai le regole precise e rigorose dell’Astrattismo Geometrico. Salvatore Alessi, infatti, seppure affascinato dalle Avanguardie Storiche, si affranca da esse proprio per la sua straordinaria capacità di essere libero e autonomo, personale ed autentico, direi innovativo pur nelle sua compostezza e nel suo rigore formale. Così, molto spesso, nelle sue opere la linea e la costruzione geometrica sembrano di colpo interrompersi dando luogo ad una interessante ed imprevedibile metamorfosi segnica che si trasforma in riflessione cromatica di derivazione quasi informale. Allora il suo colore diventa morbido e pastoso e sugli sfondi, spesso dominati dai rossi e dai blu, si aprono improvvisi squarci di luce, fluttuanti e morbide pennellate, spontanee ed eleganti cascate cromatiche. In questi casi le sue costruzioni si vestono di leggerezza e delicate trasparenze, si fanno raffinate invenzioni della mente, richiamano assorte e magiche atmosfere. Artista indubbiamente molto motivato, Salvatore Alessi riesce a trovare e ricevere input da tutto ciò che lo circonda, da ogni minimo dettaglio, da particolari impercettibili alla comune visione. Grande osservatore, il suo occhio funziona come il grandangolo di una macchina fotografica: avvicina cose ed oggetti, annota e registra, poi interpreta, modifica e sintetizza a piacere seguendo l’istinto, la creatività, l’estro e l’emozione del momento.
Una mostra interessante e da seguire con attenzione non solo perché conduce l’osservatore all’interno delle tecniche e delle tematiche proposte dalle Avanguardie Storiche, ma anche perché presenta un percorso nella e dentro la “forma” nelle sue varie modulazioni, perché riesce a far capire l’intima e profonda connessione tra le molteplici espressioni artistiche.
La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, chiuderà il 26 novembre.