E tutti arriveremo- Il giOCArtista
E tutti arriveremo
il giOCArtista
mostra-laboratorio
dal 25 marzo 2015 al 2 aprile 2015
Ex Conservatorio S. Anna- Via Libertini, 1
Lecce
h. 10/12 – 17/20,30
ingresso libero
ESPONGONO
artisti invitati
Maria Grazia Anglano, Roberto Bergamo, Paola Bitelli, Daniela Cecere, Mario Calcagnile, Michela Del Tinto-Teo Mollaian, Lucy Ghionna, Maurizio Martina, Francesco Pasca, Adriano Pasquali, Maria Grazia Presicce, Enza Santoro, GianFranca Saracino, Carla Sello, Monica Taveri
artisti selezionati
Serena Alvarenz, Domenico Arces, Marco Carone, Maria Cesena, Antonella D’Amelio, Ilenia Epifani, Francesca Esposito, Rehana Giurda, Vanessa Greco, Shi Hongbo, Monia Luggeri, Lucia Macrì, Alessandro Maggiulli, Alessandra Mariano, Elisabetta Merico, Marika Ninno, Francesca Nutricato, Eleonora Rampino, Francesco Romanelli, Francesca Scrascia, Maria Silvia Specchia, Silvia Sparro, Salvatore Turco, Maria Antonietta Tutino, Gloria Zara, Valentina Zocco.
PROGRAMMA
25 marzo – ore 18,30 – saluto delle autorità
– ore 18,45 – proiezione cortometraggio “Tutto si può” di Claudia Ingrosso
– ore 19,00 – inizio del giOCArtista aperto a tutti
26 -27-28 marzo ore 18,00/19,30 – Il laboratorio dell’OCA- realizzazione di segnalini con materiale di recupero – aperto al pubblico
2 aprile – ore 18,30 – “Tutti i colori dell’autismo” incontro confronto a cura di Michela Del Tinto
L’Associazione Le Ali di Pandora partecipa alla manifestazione del Comune di Lecce “Itinerario Rosa 2015” con la mostra/laboratorio “E tutti arriveremo”, dal 25 marzo al 2 aprile nell’ Ex Conservatorio Sant’Anna a Lecce, gode del Patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Lecce
“E tutti arriveremo” è un giOCArtista, uno spazio potenziale tra adulti e bambini, un’esperienza ludico-culturale che permette di sensibilizzare sulle tematiche della contemporaneità: la diversa-abilità, l’emarginazione, l’omofobia, la xenofobia, la guerra, la violenza ma è anche occasione per mettere in risalto la bellezza, l’amore, la condivisione, la fratellanza.
42 artisti si sono cimentati nella realizzazione delle 63 tessere che compongono il “Gioco dell’oca”, più i piccoli ospiti della ludoteca “LO SPAZIO DI LILLI”, ogni tessera racconta una storia, l’attività creativa si è espressa sul piano simbolico ed esistenziale, perché fermarsi all’immagine delle cose è nasconderne il senso e l’arte non cerca rifugio all’ombra delle immagini, ma le straccia. L’uso del mezzo ludico, all’apparenza ricreativo, non è che la metafora dell’esistenza che include in sé i contrari: l’immaginazione e la realtà, l’estraneo e il familiare, il sovrumano e l’abituale, il manifesto e il nascosto in una rinascita perpetua. L’immedesimazione del “giocatore” genera scambi di identità in un principio di intersoggettività atto a combattere l’Incomunicabilità, che spesso rende l’altro “straniero”, e trovare nella diversità un valore, un segno distintivo di unicità nella diversità.
Il gioco dell’oca, quindi, è un archetipo del cammino della vita, la sua struttura a spirale, ripartita in 63 tappe, è un viaggio-ricerca, mai statico, le caselle sono i simulacri degli ostacoli (fisici e morali) che si incontrano nel tragitto; la fortuna regola gli eventi agevolando oppure ostacolando il viandante ma si continuano a lanciare i dadi nella speranza che la luce non smetta di brillare ed arrivare alla meta: nel giardino dell’Oca, la Grande Madre dell’Universo. Le Oche donano delle “ali” che permettono di procedere rapidamente; non ci si può fermare sulle loro caselle si deve andare avanti o fermarsi quando il destino ce lo impone e alla fine Tutti arriveremo ognuno con i suoi tempi.
La mostra si aprirà con il video di Claudia Ingrosso “Tutto si può”, liberamente ispirato alla fiaba di Gianni Rodari “Il giovane gambero”, racconterà la tenacia di chi vive una quotidianità “diversa” esercitando abilità a noi sconosciute.