Andrea Saltarelli – Simbolo, Forma, Colore
Galleria d’Arte Contemporanea
“STUDIO C”
Via Giovanni Campesio, 39
29121 Piacenza
Cell: 348-8703060
E mail: studio.c.immagine@gmail.com
MOSTRA PERSONALE DI ANDREA SALTARELLI
SIMBOLO, FORMA, COLORE – VIAGGIO NEL TEMPO OLTRE LA VISIONE
13 – 25 GENNAIO 2024
Alla Galleria d’Arte Contemporanea “Studio C” di Piacenza, in via Giovanni Campesio 39, si inaugura sabato 13 gennaio, alle ore 18, la mostra personale di Andrea Saltarelli dal titolo “Simbolo, Forma, Colore – Viaggio nel tempo oltre la Visione”. Nato a Milano, attualmente vive e lavora in Versilia con studio personale a Pietrasanta. Studia prima all’Istituto tecnico per geometri di Lucca e poi frequenta pure il Liceo Artistico della stessa città, ma la sua formazione si completa e si realizza attraverso varie e diversificate esperienze. Grande viaggiatore, ha attraversato e percorso il mondo intero per conoscere altre storie, altre vite, altre culture. Tutto questo ha certamente arricchito la sua istintiva e innata curiosità, ma ha altresì aumentato il suo bagaglio umano e culturale fornendogli preziosi elementi da portare ed immettere nella sua espressione artistica. Personaggio di grande interesse sia per la sua fervida vena fantastica e creativa, che per la sua profonda cultura storica e antropologica, è ormai conosciuto ed apprezzato per aver ideato la particolare tecnica del “Graffittico” ottenuta spalmando un particolarissimo intonaco su tavola o tela, adatto ad accogliere l’incisione di un disegno su base nera sul quale vengono poi applicate resine colorate in diverse e molteplici sfumature: ricordo e memoria di antiche scritture, di segni preistorici, respiro del tempo e della storia. E in realtà tutta l’espressione di Andrea Saltarelli non è altro che un richiamo forte e sentito alla storia, alle nostre origini, allo scorrere lento, inesorabile e continuo del tempo che cambia vite e destini, significati e valori. Allora tutta la pittura del nostro artista diventa fortemente simbolica e le curiose creature da lui raffigurate non sono solo e soltanto il risultato di un ingegno fantasioso che si è dilettato a creare qualcosa che prima non c’era, ma ricordano ed evocano una dimensione primordiale, archetipica, un mondo lontano e ormai dimenticato. Le forme sintetiche e stilizzate dei suoi personaggi, le grandi teste squadrate e prive di occhi e poi quelle labbra pronunciate a dismisura ci proiettano verso atmosfere e dimensioni a noi sconosciute, parlano lo stesso linguaggio delle incisioni rupestri e si vestono di magia, ma allo stesso tempo ci obbligano pure ad una profonda riflessione sul presente. Viviamo oggi tempi difficili e complessi: il consumismo sfrenato, la voglia di apparire e mettersi in mostra, la caduta di valori fondamentali e di punti di riferimento stabili hanno ormai creato un vuoto persistente e misterioso che la velocità e la frenesia dei nostri giorni non riescono più a colmare. Così il reale che Andrea Saltarelli propone a chi osserva i suoi quadri non è solo quello descritto e rappresentato, ma anche, e soprattutto, quello indagato, evocato, capovolto. In ogni opera di questo nostro artista si rivela sempre, con grande spontaneità e naturalezza, il rapporto tra l’esterno e l’interno, tra il dentro e il fuori, tra l’essere e l’apparire. Pittura forte e potente, fatta di cuore, sentimento e ragione e rivolta al sociale e all’interiorità. Ora più che mai le sue opere si sono fatte messaggio urgente e pressante per uscire dalla generale omologazione, dalla superficialità dell’odierna comunicazione e dalle mode dilaganti che propongono modelli e stili di vita. Con le sue opere Saltarelli ci invita dunque a ritrovare in pieno la nostra autonomia e personalità, la nostra vera ed autentica libertà per esprimere fino in fondo il nostro pensiero e le nostre riflessioni. Una ricerca prolungata e continua del segno, del colore e del gesto che, nel tempo, è giunta ad una maturità piena e che si manifesta chiaramente nella potenza della scala cromatica, nella leggerezza e delicatezza dei tracciati, nell’eleganza delle forme adottate. Dai dipinti di Andrea Saltarelli si dipartono vere e proprie esplosioni di colore, improvvise aperture e squarci di profondità che aprono a mondi sconfinati e sconosciuti che diventano simbolo e metafora dell’ignoto e dell’inconscio. Sono paesaggi interiori, visioni dell’anima, emozioni intense e sentite espresse con rapidità e immediatezza seguendo il libero istinto, l’esperienza, la pura creatività, l’ispirazione del momento. Così facendo, colore e gesto vengono a costituire intime e suggestive atmosfere capaci di creare un ponte di comunicazione tra il visibile e il non visibile, tra spirito e materia. Ma le opere di questo artista propongono ancora approfondite riflessioni di carattere prettamente artistico. Come dicevo all’inizio di questo mio intervento, in questa espressione c’è il respiro della storia, un respiro contro l’onda che ormai da qualche decennio sta trascinando l’estetica odierna perchè l’egemonia delle correnti astratte, di quelle espressionistiche e geometriche, ha finito per determinare un vuoto narrativo incapace ormai di rapportarsi con il reale e la poesia del tempo. E’ dunque in questo contesto che va colta l’originalità di Andrea Saltarelli, un pittore di talento la cui sensibilità, moderna e contemporanea, torna a parlare il linguaggio della storia.
La rassegna, che chiuderà il 25 gennaio, sarà introdotta dal gallerista e critico d’arte Luciano Carini
ORARI: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30
Lunedì, giorno di chiusura