Greta Alberta Tirloni non ha certo bisogno di presentazioni qui su E-zine Contemporary Art Magazine, di cui è un’autrice, proprio in quanto storica dell’arte, critica e curatrice specializzata in arte contemporanea.
La sua formazione universitaria (Bologna Alma Mater Studiorum, Roma La Sapienza e Roma Tre) e le molte pubblicazioni – tra cui studi e saggi sull’arte italiana del XX secolo, sulla Collezione Farnesina, su Gerhard Richter e su Yves Klein, pietre miliari del contemporaneo – percorrono e sicuramente fanno da sfondo a questo incontro con Artmundcast, in cui Tirloni ci offre un’ampia panoramica sullo stato dell’arte contemporanea in Italia, ed in particolare a Roma.
Deliziosa la sua definizione di arte contemporanea: che è “andare sempre più oltre il quotidiano, il qui e ora”, dice Greta Alberta Tirloni, subito specificando che è anche “ricerca, innovazione e creatività, nel rispetto dello sviluppo delle tradizioni”.
La crescente autonomia di artiste e artisti; il moltiplicarsi delle tecniche e dei linguaggi, gli NFT e la loro capacità di avvicinare arte e giovani.
Tutto questo è salutato da Greta Alberta Tirloni come un fermento importante che riesce ad arricchirsi anche grazie all’aspetto positivo della globalizzazione: lo stimolo alla sprovincializzazione, e all’apertura a nuove culture e forme di pensiero.
Il che non toglie – né lo potrebbe – che l’arte contemporanea nel nostro Paese sia caratterizzata dal rapporto con il contesto, rappresentato dalla storia artistica italiana: insomma, un universo allargato nel quale rappresentare anche una sorta di “made in Italy” come cifra non esclusiva ma certo qualificante.
Quanto a Roma, Greta Alberta Tirloni ritiene che la sua centralità nell’arte sia tutt’altro che tramontata: come nello scorso secolo l’arte moderna ha avuto ottimi rappresentanti e vere e proprie punte di diamanta, anche oggi le artiste e gli artisti romani sono fonti di fermento espressivo.
Inoltre il sistema delle gallerie, molte anche internazionali con sede a Roma, la visibilità della Street Art, oltre ovviamente la Galleria Nazionale, il Palazzo delle Esposizioni, il Maxxi, il Macro, la Galleria di Arte Moderna di via Crispi, nonché manifestazioni come Open House, Rome Art Week – di recente moltiplicatasi con Rome Art Night, Arte in Nuvola … tengono viva e pulsante l’attenzione del mercato certo ma soprattutto della città sulla “sua” arte contemporanea.
E per concludere, anche uno sguardo al futuro “immediato”: la costituzione di un Distretto del Contemporaneo nell’area centro nord della città, ideato dall’ambasciatore Umberto Vattani, già ideatore della collezione Farnesina.
Greta Alberta Tirloni – con precisione, competenza ed anche con ottimismo – ci porta dunque attraverso il tempo e lo spazio per disegnarci un “qui ed ora” pronto a partire per il domani.