Contemporary Art Magazine
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n.630/99 del 24 Dicembre 1999

XII EDIZIONE VIDEO SOUND ART FESTIVAL | The life of things

XII EDIZIONE VIDEO SOUND ART FESTIVAL
The life of things
and the invisible qualities of objects

22 – 28 settembre | XII edizione al Teatro Carcano
20 giugno – 30 luglio | Open Call

La XII edizione di VIDEO SOUND ART FESTIVAL porta l’arte contemporanea negli spazi del Teatro Carcano di Milano. Installazioni, video, performance, screening program e il lancio del bando annuale rivolto agli artisti e ai performer per produrre nuove opere.

VIDEO SOUND ART, il festival d’arte contemporanea attivo a Milano dal 2010, dopo il percorso espositivo realizzato per Palazzo Grassi a Venezia presso il Teatrino di Tadao Ando, torna in città per presentare la XII edizione. Dai sotterranei alla galleria, lo storico teatro milanese, inaugurato nel 1803, darà spazio alle installazioni complesse con particolare attenzione al linguaggio delle immagini in movimento.
Il Festival è sostenuto da Fondazione Cariplo, Mondriaan Fund e dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, con il patrocinio di Milano è Viva.

IL FESTIVAL
a cura di Laura Lamonea

Video Sound Art Festival dal 2011 promuove la creazione artistica riflettendo sulle trasformazioni del linguaggio installativo. Nel corso delle edizioni è stata dedicata sempre più attenzione alla costruzione di percorsi espositivi in contesti abitati dalla comunità, lontani dai circuiti distributivi ordinari dell’arte contemporanea – scuole pubbliche, sotterranei, impianti sportivi, sedi scientifiche, sale teatrali. Ciascun progetto è preceduto da uno studio delle caratteristiche sociali e storiche dei luoghi presi in considerazione con il duplice intento di mettere in connessione le installazioni con la sede (il suo utilizzo, le pareti, i soffitti..) e di testare l’adattamento dell’arte all’interno della società. L’incontro tra lo staff del festival, gli artisti, i curatori e le istituzioni ospitanti prevede un costante confronto. La curatela non consiste più solo nel prendersi cura degli oggetti artistici – video, installazione, fotografia, pittura, scultura. Si tratta di abbracciare le diverse visioni del mondo mettendo in condivisione il concetto di autorialità.

XII EDIZIONE
The life of things
and the invisible qualities of objects

La XII edizione di Video Sound Art Festival si concentra sulla vita delle cose, sulle possibilità inesplorate che ogni oggetto custodisce in relazione alla storia, all’identità e alle relazioni sociali. Tutto il mondo arcaico è popolato da oggetti dotati di forza vitale e l’impulso alla raccolta si configura nei secoli come il tentativo di riassumere all’interno delle stanze delle meraviglie l’immagine dell’universo, rispondendo al desiderio di risolvere enigmi.
Non essendo mai neutrali, gli oggetti all’improvviso possono diventare estranei e perdere la loro funzione. Come parlano? Come funzionano al di fuori del loro contesto?
Il percorso espositivo si snoda all’interno del teatro con installazioni, video ed elementi scultorei con l’obiettivo di creare un incontro con i fruitori e riscrivere le connessioni invisibili che esistono tra gli oggetti e la materia che li costituisce.

Il Festival è orgoglioso di annunciare la partecipazione di importanti artisti di fama internazionale quali: Mika Rottenberg, Daniel De Paula, del progetto editoriale MacGuffin, Jo Bannon e Candoco Dance Company.
Il percorso espositivo ha inizio nei sotterranei del teatro, uno spazio normalmente inaccessibile al pubblico che ospita la nuova installazione dell’artista Daniel De Paula, realizzata in collaborazione alla Galleria Francesca Minini di Milano. L’installazione complessa è composta dall’opera video circulação e da elementi scultorei e sonori. circulação presenta una serie di filmati dati in concessione all’artista da società che effettuano ispezioni infrastrutturali per multinazionali attive nell’estrazione di risorse naturali e nelle telecomunicazioni. Attraverso strategie come la negoziazione con istituzioni pubbliche e private e l’appropriazione di oggetti e materiali che popolano la nostra quotidianità, le opere di De Paula riflettono sulle dinamiche di potere e su come esse plasmano luoghi e relazioni.
Nella galleria della sala centrale, il Festival presenta il video Cosmic generator di Mika Rottenberg, rappresentata dalla Galleria Hauser & Wirth di New York. Partendo da video girati in diversi negozi di Calexico (California), Mexicali (Messico) e Yiwu (Cina), l’artista intende ricreare la vita immaginaria di un oggetto, dalla sua produzione in fabbrica al momento della vendita. Un sistema di tunnel stabilisce una connessione tra vari luoghi e attori, suggerendo una riflessione su come a certi oggetti sia permesso di circolare liberamente nel mondo, mentre per altri la distanza di pochi metri risulta lunga e complessa.
Ospiti della dodicesima edizione numerose artiste donne quali Oli Bonzanigo, con una nuova installazione site-specific nel cortile del teatro, Caterina Morigi, con la serie di elementi scultorei Making Special e Letizia Cariello (Letia), con un’installazione complessa composta dall’opera video Con te e dalla scultura in tessuto L’ombra mia mi ha fatto paura. La ricerca di Letizia Cariello è tesa a ricostruire connessioni e relazioni tra materia e spazi. Dagli alberi alle teiere, dalle tazze alle fotografie, il suo segno attraversa gli oggetti quotidiani per materializzare il tempo in una forma percepibile.
Per indagare la tematica in ambito editoriale, il Festival coinvolge il prestigioso progetto olandese MacGuffin, una piattaforma di ricerca sul design che esplora la vita delle cose ordinarie. Ogni numero è dedicato a un singolo oggetto, utilizzato come punto di partenza per esplorare gli aspetti storici, sociali e politici che rappresenta. L’approccio fortemente interdisciplinare è in grado di approfondire e declinare le principali teorie filosofiche, sociali e politiche del nostro tempo a supporto di una visione aperta ed egualitaria. In occasione del lancio del nuovo numero dedicato alla catena, il palcoscenico ospita un’installazione e una serie di podcast.

PUBLIC PROGRAM
Ad arricchire la mostra sono in programma interventi performativi ed uno screening program di video danza con una selezione di titoli nazionali ed internazionali volta a risvegliare l’espressione del linguaggio fisico in relazione alle cose che ci circondano.

Screening program e performance

22 settembre
Performance di taiko a cura dell’ensemble Kotoji, h 19.30.
Proiezioni a ciclo continuo dalle 19:00 alle 24:00:
Feeling Thing, Candoco Dance Company and Jo Bannon, 23 min., 2022
Fresh oranges into the ocean, Silvia Giordano, 21 min., 2021
Pallae: Womanhood Story, Park Sohyun, 25 min., 2021

23 settembre
Proiezione a ciclo continuo dalle 19:00 alle 24:00
Feeling Thing, Candoco Dance Company and Jo Bannon, 23 min., 2022

24 settembre
Performance del vincitore dell’Open Call, h 19.30.
Proiezione a ciclo continuo dalle 19:00 all’1:00
Pallae: Womanhood Story, Park Sohyun, 25 min., 2021

25 settembre
Performance di Silvia Giordano, h 20 e h 21.30
Proiezione a ciclo continuo dalle 19:00 alle 24:00
Fresh oranges into the ocean, Silvia Giordano, 21 min., 2021

26 settembre
Proiezione a ciclo continuo dalle 19:00 alle 24:00
Fresh oranges into the ocean, Silvia Giordano, 21 min., 2021

27 settembre
Proiezione a ciclo continuo dalle 19:00 alle 24:00
Pallae: Womanhood Story, Park Sohyun, 25 min., 2021

28 settembre
Proiezione a ciclo continuo dalle 19:00 alle 24:00
Feeling Thing, Candoco Dance Company and Jo Bannon, 23 min., 2022

OPEN CALL
Le qualità invisibili degli oggetti

In occasione della XII edizione, la chiamata agli artisti si concentra sulle possibilità del linguaggio performativo e vede il coordinamento di Francesca Colasante, storica dell’arte e curatrice.
Come si manifestano le relazioni invisibili della materia? Cosa fanno gli oggetti quando non vengono usati, quando non interagiscono con le persone? Gli artisti sono stati invitati ad interrogarsi su come funzionano le cose quando non occupano più una posizione, quando non si possono toccare o sentire.
Ogni partecipante ha presentato la propria visione declinando la proposta nelle sue accezioni sentimentali, politiche, economiche, sociali, ambientali utilizzando la lente della performance.
La chiamata è stata aperta fino al 30 luglio. I progetti sono stati valutati da una giuria d’eccezione, composta da importanti esponenti del mondo dell’arte: operatori museali, critici, curatori e artisti.
Il progetto risultato vincitore è Drilling Down di Antonio Perticara. L’artista sarà supportato dallo staff curatoriale e tecnico durante la residenza artistica in Toscana, con il sostegno dell’Associazione Amici di Duccio impegnata nell’organizzazione di residenze e spettacoli a supporto dei giovani artisti. L’opera sarà presentata al pubblico durante la XII edizione al Teatro Carcano.

A CHI STIAMO PARLANDO?
Video Sound Art nell’anno 2022 è risultato vincitore del bando Per la Cultura indetto dalla Fondazione Cariplo con un progetto realizzato in collaborazione con il Liceo Volta di Milano dal titolo A chi stiamo parlando?. Il progetto, mettendo in campo pratiche sperimentali di coprogettazione, vede coinvolti studenti, artisti e professionisti del settore – operatori culturali, architetti, curatori – in un percorso di coprogettazione al termine del quale i liceali organizzeranno un proprio festival.
Gli interrogativi ruotano attorno al ruolo degli spazi culturali in relazione al giovane pubblico, che continua ad essere il destinatario passivo di scelte fatte altrove. Quali sono le pratiche in grado di invertire questa tendenza? È possibile coinvolgere i fruitori per tornare a condividere quel grande rito collettivo che è la cultura?
Durante i giorni di apertura della mostra, gli studenti saranno presenti in teatro per accompagnare i visitatori alla scoperta del percorso espositivo attraverso mediazioni culturali.

XII EDIZIONE VIDEO SOUND ART FESTIVAL
The life of things
and the invisible qualities of objects

Laura Lamonea, Direzione artistica e curatela
Francesca Colasante, Coordinamento Open Call
Bianca Ambrosio, Coordinamento Screening Program
Lino Palena e Anita Wilczega, Produzione

VideoSoundArt

Video Sound Art è uno spazio di creazione e di approfondimento dedicato all’innovazione tecnologica in ambito artistico. Nato come festival nel 2011, grazie al contributo della Fondazione Cariplo, VSA è un progetto permanente ideato da Le Cicale dell’Arconte, un collettivo composto da creativi impegnati nell’ambito delle arti visive, della musica e del teatro. L’obiettivo è favorire l’emergenza di nuovi talenti, creando contesti espositivi che possano garantire visibilità alle opere dei giovani artisti. Durante tutto l’anno Video Sound Art propone workshop, seminari, laboratori condotti da professionisti internazionali, per incentivare la trasmissione di tecniche innovative nell’ambito dei differenti settori artistici.


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1 Marzo 2024

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