Contemporary Art Magazine
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n.630/99 del 24 Dicembre 1999

VULNERARE approda al Festival di Cinema di New York

Da un carcere abbandonato a New York: la rinascita diventa cinema VULNERARE approda al Festival di Cinema di New York – Il cortometraggio di Sergio Mario Illuminato trasforma due secoli di dolore in arte.

New York, 1-10 Agosto 2025. Sei mesi dentro un carcere abbandonato. Celle vuote da trent’anni, muri scrostati, silenzio pesante. Un gruppo di artisti italiani entra dove nessuno vuole stare e trova qualcosa di inaspettato: la bellezza nascosta nel dolore.

Ora quella scoperta arriva in America. “VULNERARE”, il cortometraggio nato dall’ex-Carcere Pontificio di Velletri, è stato selezionato dal Festival of Cinema NYC, l’unico festival cinematografico della città sostenuto dal National Endowment for the Arts, dal New York State Council on the Arts e
dal New York City Department of Cultural Affairs.

Quando l’arte abita le ferite
L’ex-Carcere Pontificio di Velletri racconta una storia che attraversa i secoli. Costruito nell’Ottocento sotto l’autorità papale, quando la Chiesa Cattolica governava gran parte dell’Italia centrale, questa imponente struttura fungeva sia da tribunale che da centro di detenzione per quello che allora erano gli Stati Pontifici. Per oltre un secolo ha ospitato prigionieri, ha assistito a processi, incarnando il sistema giudiziario di un’epoca ormai passata.

Chiuso negli anni ’90 con la modernizzazione del sistema penitenziario italiano, l’edificio è rimasto vuoto per tre decenni: un monumento dimenticato al potere istituzionale trasformato in reliquia. Nel 2023, di fronte alla demolizione programmata, sembrava destinato alla cancellazione dalla storia.

Ma prima che accadesse, pittori, fotografi, danzatori e musicisti ne hanno fatto casa. Per sei mesi hanno abitato celle decadenti e corridoi bui, trasformando ogni angolo in un laboratorio creativo – trasformando gli spazi abbandonati d’Italia in luoghi di resurrezione artistica.

Il risultato è “VULNERARE”: 13 minuti e 30 secondi che sfuggono a ogni definizione. Non è solo cinema sperimentale, non è solo videoarte. È un viaggio nell’anima umana attraverso quello che il regista Sergio Mario Illuminato chiama “Organismi Artistici Comunicanti”- opere vive che cambiano, fermentano, si trasformano davanti agli occhi dello spettatore.

Questi elementi, come spiega lo psicologo di cinema Giulio Casini, “agiscono come lampi di colore puro, permettendo ai mondi della pittura e della realtà di comunicare profonde pulsioni interiori”. “Pareti, pavimenti, soffitti diventano tagli, ferite, faglie”, aggiunge lo storico dei media Bruno di Marino. “I gesti coreografici e la materia pittorica si fondono in un’unica partitura visiva grazie al montaggio chirurgico e ai giochi di luce.”

Vulnerabile dunque vivo “Questo luogo non è solo un carcere abbandonato, ma una cattedrale contemporanea della vulnerabilità”, dice Illuminato. “È un luogo di rinascita ed è l’arte che deve esprimere questa trasformazione.”

Il film si chiude con una scritta incisa su una parete del carcere: “Vulnerabile dunque vivo, arte è amare la realtà” e un messaggio: IOSONOVULNERABILE, che in codice morse viene nascosto nella traccia audio del cortometraggio.

La metodologia di Illuminato, che lui chiama “CINEMA DELLA SOGLIA” della presenza e della relazione, cattura l’autenticità delle emozioni attraverso improvvisazione e spontaneità. Niente copioni, solo vita che accade.

Un cast che danza tra le macerie. Le coreografie di Patrizia Cavola e Ivan Truol della Compagnia Atacama, con Camilla Perugini e
Nicholas Baffoni, trasformano spazi claustrofobici in palcoscenici di libertà. La fotografia di Federico Marchi e Roberto Biagiotti gioca con il passaggio dal bianco e nero del passato all’esplosione di colori della rinascita. La colonna sonora di Andrea Moscianese e il sound design di Davide Palmiotto accompagnano lo spettatore dalla drammaticità carceraria verso un orizzonte di possibilità creative.

Dalla performance al riconoscimento mondiale.
Prima di diventare cinema, “VULNERARE” è stato esperienza dal vivo. Migliaia di visitatori hanno attraversato l’ex-carcere, poi l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, poi il Museo di Villa Altieri a Roma. Ogni volta la stessa scoperta: la vulnerabilità come forza, non come debolezza. “Aprire quei faldoni impolverati significa far scorrere agli spettatori una storia personale forse perduta per sempre”, scrive il critico cinematografico Sergio Battista. “Un corto che cerca di aprire un canale comunicativo con i contemporanei parlando di memoria e di luoghi dove questa memoria si è condensata.”
Su un muro del carcere c’è scritto: “I tagli sulla pelle non sono un’illusione non guariscono più”. Parole che suggellano come la realtà impatti nella vita senza chiedere permesso, lasciando segni indelebili. Ma anche come questi segni possano diventare arte.

Dall’Italia al mondo. Il Festival of Cinema NYC rappresenta l’approdo internazionale di un progetto: IOSONOVULNERABILE, che ha già cambiato il modo di guardare agli spazi abbandonati. In un’epoca in cui i muri che dividono e luoghi dimenticati, “VULNERARE” offre una risposta concreta: l’arte come strumento di trasformazione, la vulnerabilità come generatrice di bellezza.

Il cortometraggio partecipa alla sezione competitiva dal 1 al 10 agosto 2025, portando in America una voce italiana che parla al mondo intero. Perché “VULNERARE” non racconta solo la storia di un carcere diventato cattedrale dell’arte: racconta la storia di tutti noi, esseri vulnerabili che attraverso la creatività trasformano le ferite in bellezza.

Sergio Mario Illuminato sta già preparando il suo film d’esordio “La soglia di Basalto”, che verrà girato nel 2026 nell’isola di Pantelleria.

Contatti per la stampa: Roberta Melasecca, Responsabile Comunicazione Movimento VulnerarTe APS
Email: movimentovulnerarteaps@gmail.com; Tel. +39.3494945612

Disponibili: materiali video backstage, immagini ad alta risoluzione, interviste al regista e al cast artistico. Link MEDIA-KIT

Sergio Mario Illuminato

Nato a Catania (Sicilia) nel 1963, nato all’arte nel 2019, attualmente vivo e lavoro a Roma. Corso certificato di Arte Contemporanea del MOMA di New York. Diploma Accademico Biennale di II Livello, Arti Visive, Accademia di Belle Arti di Roma. Laurea in Lettere e Filosofia, indirizzo Teatro e Spettacolo, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Membro dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Ho sempre portato avanti il processo artistico al pari di quello socio-culturale. Numerose le partecipazioni a concorsi di pittura e esposizioni personali e collettive in Italia, Francia, Emirati Arabi Uniti, Lettonia, Regno Unito, Russia. Mostre permanenti nelle piattaforme d’Arte internazionali: Wikiart - SaatchiArt - Artid - Singulart - Kaboomart - Rome Art Week - Absolute Arts - ArtSted - Pitturiamo - Arte Laguna World - Yicca Community - IoArte - Artabus - Life Beyond Turism.


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