VALERIO DE FILIPPIS – CONFITEOR
La Crocefissione e The Circle: la vita spirituale e la morte terrena, il sacrificio divino e l’esistenza umana costituiscono i temi, opposti e complementari, delle due opere d’arte in mostra. Grandi nelle dimensioni, enormi nella profondità dei significati legati all’iconografia scelta: l’uomo e Dio, Cristo e la coscienza umana. Valerio de Filippis, dopo due anni in cui esperienze artistiche diverse dalla pittura lo hanno impegnato a tempo pieno, torna all’antico e portentoso “mestiere” del pennello e del colore con un’esposizione intima, focalizzata sul tema dell’esistenza.
I due dipinti verranno allestiti al centro delle due stanze della galleria di Trastevere, sospese dal soffitto come una presenza non solo fisica, ma realmente viva. La Crocifissione, per altro, non è un dipinto unico, ma si tratta di un’opera composta da una serie di tele che figurano i dettagli del corpo martoriato di Cristo. Il dolore fisico, però, non è descritto attraverso il segno evidente del sacrificio e delle ferite, ma viene assurto a emblema spirituale, a segno che rimanda alla memoria senza indulgere nel dettaglio truculento. Una pittura, dunque, sofisticata e carica di letture simboliche.
The Circle, invece, è dipinta su una tavola e raffigura un uomo dalle dimensioni reali: in basso al centro un teschio richiama al memento mori che costituisce l’elemento fondamentale della coscienza umana, ossia la consapevolezza della vita e la sua normale conseguenza.
In occasione di questa mostra, ART G.A.P., e in particolare il curatore Cecilia Paolini, è particolarmente e profondamente grata a Valerio de Filippis per aver dato ancora una volta fiducia a coloro che, ormai da quasi un decennio, seguono la sua intensa e importante carriera artistica.