Un tale che osservo da un po’ di tempo
Giovedì 21 settembre 2017 alle ore 19.00, l’Istituto Polacco di Roma e la Fondazione Pastificio Cerere presentano la mostra collettiva Un tale che osservo da un po’ di tempo, con opere di Alicja Bielawska, Cezary Poniatowski, Dominik Ritszel e Jakub Woynarowski, a cura di Simone Ciglia, Alessandra Troncone, Marco Trulli e Saverio Verini. La mostra sarà aperta al pubblico dal 22 settembre al 14 ottobre 2017.
L’esposizione – il cui titolo fa riferimento a una poesia dell’autrice polacca Wislawa Szymborska e che allude alla fase di “studio” e osservazione della scena artistica da parte dei curatori coinvolti – chiude il progetto What’s the Weather in Poland?, ideato da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Pastificio Cerere, e da Ania Jagiello, responsabile del programma d’arte contemporanea dell’Istituto Polacco. Il progetto si è articolato in due momenti principali: un viaggio di studio in Polonia, durante il quale i quattro curatori hanno visitato le città di Bytom, Cracovia, Varsavia e Lodz e hanno avuto modo di entrare direttamente in contatto con la realtà artistica contemporanea del paese, e un ciclo di due incontri alla Fondazione Pastificio Cerere, alla presenza degli artisti invitati a margine del viaggio: Alicja Bielawska, Cezary Poniatowski, Dominik Ritszel e Jakub Woynarowski.
A conclusione di questa attività di ricerca, la mostra mette al centro il dialogo tra le opere come ulteriore tassello di un processo basato sullo scambio tra artisti e curatori durante i mesi di sviluppo del progetto. Piuttosto che identificare una linea di connessione tra gli artisti invitati, Un tale che osservo da un po’ di tempo intende riconoscere ed enfatizzare la molteplicità di approcci e temi affrontati, sottolineando sia le assonanze che le discordanze in un gioco di conversazioni strutturate sul piano visivo che coinvolge mezzi espressivi differenti: dall’installazione alla pittura, dal video fino al disegno e all’architettura.
La ricerca di Alicja Bielawska sugli aspetti materiali della vita di ogni giorno e sulle relazioni tra oggetti, interni e memorie tradotta in sculture e installazioni dove forme e colori sono perfettamente calibrati; la pittura di Cezary Poniatowski che si fonda su un lessico di forme fantastiche, spesso sconfinando nello spazio; i video di Dominik Ritszel dove i concetti di controllo e disciplina trovano forma in un approccio visivo carico di tensione; e infine, le teorie “cospirazioniste” sull’arte di Jakub Wojnaroski, disegnano uno scenario complesso che intende restituire la vivacità della produzione artistica polacca nella generazione nata negli anni Ottanta.
Con questo progetto la Fondazione riconferma il suo ruolo di hub culturale, centro vitale di sperimentazione e formazione in cui si intersecano diverse discipline, uno spazio per la rigenerazione delle energie creative che operano e convivono nel territorio, con uno sguardo sempre attento alla scena artistica internazionale.
Un tale che osservo da un po’ di tempo rientra nelle iniziative organizzate nell’ambito dell’Anno della Vistola.